Negli anni settanta facevo parte della scuderia di
equitazione della nazionale.
Ero tra i giovani talenti dell'equitazione italiana, che si distingueva sul
prato, gareggiando contro le blasonate scuole equestri tedesche e inglesi, le
migliori. La mia specialità era il trotto con percorso e salto ad ostacoli.
Nella mia lunga carriera sportiva ho vinto
tantissimi gran premi.
Dopo essermi ritirato dall’attività agonistica,
sono riuscito a crearmi una scuola ippica tutta mia, di notevole pregio, molto
apprezzata dagli allievi che l’hanno frequentata.
Tra questi ci sono stati anche dei grandi
campioni e altri che promettano di diventarlo.
Negli anni dei successi mi son preso molte
soddisfazioni.
La notorietà e l’aspetto fisico mi hanno aiutato a sedurre le più belle donne della borghesia romana ed europea.
Oggi, a distanza di trenta anni, sono un vecchio
singolo e le soddisfazioni me le prendo con le allieve, le più troie.
Faccio sesso con diverse ragazze che frequentano
la mia scuola equestre.
Tra queste la preferita è Margherita. Una
splendida ragazza di diciannove anni, figlia di un direttore bancario.
La cosa curiosa è che venti anni prima mi
ero scopato la madre; era stata una delle prime allieve della mia scuola.
All’epoca avevo terminato da poco la carriera
equestre e alle soglie dei quaranta anni stavo iniziando i primi passi
nell’attività d’istruttore.
La madre di Margherita era una ragazza libertina
e molto ossessionata dal sesso. Le piaceva scopare nei modi più strani.
Aveva visto un film francese in cui la
protagonista seduta sul cazzo del fantino, si faceva scopare mentre il cavallo
era lanciato al galoppo, godendosi gli
affondi indotti dal movimento del destriero.
Volle fare la stessa esperienza con me. Debbo ammettere
che le sue fantasie anche se erano folli mi eccitavano, così accettavo di metterle
in pratica con grande partecipazione emotiva.
Quando si sposò, lasciò l’Italia seguendo il
marito negli Stati Uniti. Ho saputo che alcuni anni dopo si era separata da lui
ed era andata a vivere in un Ranch Texano.
Margherita all’età di quindici anni rientrò in
Italia scegliendo di vivere con il padre.
La prima cosa che chiese fu di iscriversi alla
mia scuola di equitazione.
Margherita dimostrò subito di avere talento come
amazzone, ma anche come estimatrice del cazzo.
Quando iniziò a frequentare la scuola, non
credevo che potesse avere inclinazioni per il sesso estremo. Era una ragazza a
modo, delicata, con un’educazione apparentemente pudica.
Generalmente le più puttane tra le allieve le
individuo subito. E quando ci provavo, andavo sempre in meta.
Con Margherita all’inizio non fu così, anzi fui
sorpreso nel scoprire che aveva una natura libertina e degna di essere messa
alla pari con quella zoccola di sua madre, molto simile all’imperatrice
Messalina .
La famosa sovrana Romana, moglie dell’imperatore
Claudio, che uscendo da un lupanare (il bordello dell’antica Roma), in cui si
era introdotta camuffata da matrona per soddisfare la fame di cazzo, confidò
alla sua ancella di essere stanca ma non sazia.
Margherita la sera in cui manifestò la sua
attitudine ai piaceri del cazzo si era trattenuta intenzionalmente nella scuola, raggiungendomi nelle
scuderie.
Quel giorno ero intento a strigliare “morello”, uno stupendo
esemplare di cavallo andaluso scuro come la pece, quando una voce proveniente
dalle mie spalle mi destò da quel momento magico.
Il tempo che passavo a governare il mio morello
lo consideravo sacro perché si conciliava perfettamente con la contemplazione. Non
essendo sposato ho sempre trattato i miei cavalli come membri della mia
famiglia.
Morello è una creatura mansueta e
intelligente. Quando lo accarezzo, mi trasmette l’essenza della sua anima. C’è
un rapporto empatico tre noi.
“Il suo cavallo è bellissimo!
Mi girai e trovai Margherita. Il suo viso angelico
era incorniciato in lunghi capelli biondi. I suoi occhi azzurri fissavano
quelli scuri di Morello. Il contrasto cromatico risaltava subito. Sembrava che
fosse in estasi.
Margherita, sebbene avesse diciannove anni,
sembrava ancora un’adolescente. Il suo viso era bello come quello di un angelo
dipinto da Botticelli.
Il corpo era esile ma resistente agli sforzi che
il cavallo le imponeva nelle dure esercitazioni.
Aveva molto talento, che ha curato quando era bambina nel ranch di sua madre. Forte di questa esperienza ha appreso subito le basi del dressage,
sapendo interpretare le intenzioni dei movimenti del suo cavallo, e guidarlo quindi
nelle combinazioni e nel trotto, con una eleganza raffinata.
Era l’allieva preferita e contavo di farla
diventare una vera campionessa.
La rispettavo molto come atleta, per questo non
mi sarei mai permesso di insidiare la sua virtù, che ritenevo una cosa sacra.
Le allieve che mi scopo sono ragazze lascive,
di facili costumi, poco inclini all’equitazione, quindi non sono interessate a diventare delle atlete ma discrete cavallerizze.
Frequentano la scuola solo per uno status simbolo, piuttosto
che per passione, scelta connessa all'agiatezza economica. Sono figlie di ricchi annoiati, ciniche
e disposte a tutto pur di avere vantaggi personali.
Alcune sono delle belle fighe, le più snob le
prendo subito nel mio gruppo, poi con la scusa di impartire lezioni private, la sera
nelle scuderie mi diverto a sollazzare il cazzo con le loro giovani fiche vogliose.
Con Margherita, invece, nonostante fosse una
bella ragazza, giocavo pulito, perché dimostrava molto attaccamento e passione
per la disciplina equestre.
“Come mai sei ancora qui?
“Papà ha avuto un imprevisto! Mi ha detto che
avrebbe fatto tardi!
“Ma sono già le sei passate! Ti accompagno io?
Se vuoi?
“Grazie! Adesso chiamo papà e gli chiedo il
permesso!
Tirò fuori il cellulare dallo zaino. Dopo aver
discusso per alcuni minuti.
“Papà si scusa! E’ rammaricato per il disturbo
che le sto creando ed acconsente perché, purtroppo, non essendoci soluzioni ha
bisogno del favore!
“Per me non è un disturbo? Vieni ti accompagno!
“Maestro? Prima di andare via vorrei che lei
finisse di governare il suo cavallo! Mi dispiacerebbe che per colpa mia lo
privasse delle carezze e delle attenzioni con cui lo sta strigliando!
“Tranquilla Margherita! Continuo dopo!
“Ma ci vuole almeno un ora per arrivare a casa
mia, e sono due se considera il tragitto di ritorno! La prego finisca il
lavoro?
“D’accordo, però dovresti informare tuo padre!
Si preoccuperebbe se tu arrivassi in ritardo!
Prese il cellulare.
“Papà! Volevo informarti che il maestro dovrà
finire un lavoro! Si! Ne ha per almeno un ora! Come? Per mangiare! Si! Ci
fermiamo al Mac donalds? Si! Si! Glielo dico! Va bene papà glielo dico!”
Dopo aver posato il cellulare nella tasca dei
jeans:
“papà mi ha detto di offrirle la cena al Mac
Donalds!
“ahahah Stai scherzando? Quella te l’offro io!
Mi farebbe molto piacere!
Sorrise: “Adesso occupiamoci di Morello!
Getto lo zaino in un angolo, si tolse il
pullover rimanendo in maglietta e jeans. La scuderia era climatizzata, la
temperatura non scendeva mai sotto i diciotto gradi.
“Cosa faccio?
“ahahahah ok! To! Prendi questa spazzola e
comincia dal collo! Mi raccomando delicatamente!
Era uno spettacolo ammirarla, mentre si curava di
Morello. Lo accarezzava con dolcezza, baciandolo delicatamente sulle guance. I
suoi lunghi capelli biondi si confondevano con la lunga criniera nera dello
stallone.
Tutto stava procedendo bene quando accadde
l’episodio che sconvolse i miei sensi.
Ero intento a spazzolare la schiena di Morello e
Margherita era dalla parte opposta.
Ad un certo punto non la vedo più e nello stesso
istante sento le sue mani che tastano la mia cerniera lampo. Mi blocco e fisso
basito il mio grembo.
Scorgo le sue manine delicate che si muovono sullo
zip dei pantaloni. Aprono la cerniera e dopo alcuni secondi,i sentono le sue
dita che cingono lo spessore del cazzo.
Somatizzo immediatamente quella situazione eccitandomi
con una rapida erezione. Il cazzo diventa duro come la roccia, e pulsante come
un motore a scoppio.
Margherita, dopo aver macchinato all’interno dei
pantaloni, riesce ad estrarre il cazzo facendolo spuntare dal mio grembo, grosso
e pulsante, facendo urtare la cappella contro il ventre del cavallo.
Le sue manine bianche si impossessano con forza del
palo scuro, maneggiandolo con delicatezza.
La sega fu prima lenta, poi diventa frenetica.
Margherita per dare più efficacia alla sua
azione si era inginocchiata sotto la pancia del cavallo, che in quegli istanti se
ne stava calmo e mansueto.
Dopo aver menato il cazzo in tutta la sua
lunghezza, vedo avvicinare la sua bocca alla cappella.
Inizia un lavoretto di lingua che spazzola lungo
le linee e sul tronco del cazzo. Poi, le sue labbra si avvolgono attorno al
nerbo e si spostano verso la base facendomi sentire il tepore delizioso della
cavità orale.
Chiudo gli occhi per gustare quel piacevole
pompino.
Fu una sorpresa scoprire che quella ragazza, oltre
ad avere talento nell’equitazione, aveva anche una buona attitudine al
bocchino. Segno che non era così angelica come pensavo.
La mente ritornò al passato, nello stesso luogo,
richiamando le sensazioni che provavo dai meravigliosi pompini che mi pratica
sua madre.
Dopo essermi ripreso da quel terremoto di
adrenalina, cha mi stava sconvolgendo la mente. Gettai la spazzola, afferrai la
sua chioma bionda e tenendola ferma iniziai a chiavarla in bocca, facendo
oscillare come onde i suoi lunghi capelli.
Dovetti fermarmi più volte per dargli la
possibilità di fargli sputare i conati di saliva mischiata al vomito, e quindi farla respirare.
“Vieni! Andiamo laggiù! Saremo più comodi!
In un angolo c’erano alcune balle di fieno. Mi
tolsi la giacca e la posai sopra la paglia.
Ero eccitato e la mente era alterata dalla
libidine. Mi sedetti e cinsi il corpo giovane di Margherita, tastandolo in ogni
dove. Lo trovai sodo e vigoroso. Le tolsi la maglietta e notai che non portava
il reggiseno.
Fui sorpreso nello scoprire che era una finta
magra. Il suo corpo esile era in realtà sodo e le sue tette erano molto
sviluppate.
Ci immersi subito la faccia, baciandole e
succhiando i capezzoli induriti dall’eccitazione.
“mmmmmm si mmmm mi piace…
Gli sfilai la cintura dei pantaloni.
Lei mi aiuto nell’azione di svestimento
dell’indumento, muovendo le sue anche, fino a far scendere i jeans attillati.
Le mutande fecero la stessa fine.
Quando la vidi nuda rimasi senza fiato. Bella e
slanciata. I suoi capelli biondi, lunghi, le cadevano sulle spalle e sulla
schiena. Sembrava una ninfa. Una giovane dea. La pelle era candida come la neve.
Labbra carnose e rosse, occhi azzurri, sembrava una figura fantastica, un
immagine erotica disegnata da une mente ispirata dalla bellezza.
In quel contesto, in mezzo alla paglia, appariva
come una ragazza di Playboy. Era un
bocconcino prelibato. Giovane e tonica. In passato non mi ero mai soffermato ad
osservarla in modo così attento.
Fu una piacevole sorpresa scoprire che aveva un
corpo ben sviluppato e proporzionato nel complesso.
Se non si fosse dimostrata così aggressiva non avrei
mai avuto la possibilità di scoprire la sua bellezza.
La feci sedere al mio posto. Mi inginocchiai tra
le sue gambe spalancate, poi, incuneato tra le sue cosce aperte, come un cane
idrofobo, con la bava sulle labbra, immersi la bocca nelle sue parti intime.
“Mmmmmmmmmm si mmmm mi piace mmm
“non pensavo che fossi così troia! Mmm Un
diavolo travestita da angelo hahahaha
“ahahah non mi andava che ti scopassi solo le
altre! non mi guardavi neanche di striscio! Non sai quanto ho sofferto,
aspettando questa occasione mmmmmmm
“Se me lo avessi chiesto! Ti avrei accontentata!
A me piacciono le puttane!
“a me piace sorprendere hahaha mmmmm ti ho
sorpreso? Hahah mmmmm si leccami! Sei fantastico mmmmmmmm
“tu sei una fantastica troia mmmmmmm
“lo so! Non si direbbe vero ? mmmmm
“l’aspetto inganna sempre! Hahahah adesso ti
mangio la fica! Diavoletta! Mm
“Si mmmmm mangiala è tutta tua mmmmm
La figa era coperta da un pelo biondo e riccio.
Le labbra erano candide come la neve. La carne viva era rosa e unta di umori.
Appena ci ficcai le dita si inumidirono di una sostanza appiccicosa. Era
bagnata fradicia.
Le sue mani mi scompigliavano i capelli grigi, e
mi tiravano in mezzo alle sue cosce, come se volessero farmi entrare in quella
tana infuocata dal desiderio.
Dopo averle lavorato la figa, divorandola in
ogni parte:
“Ti prego chiavami! Ora!
“Ti accontento subito! E’ anche il mio
desiderio! Ho il cazzo che mi sta esplodendo!
“fallo esplodere dentro di me! mmmm
Mi alzai con il busto, restando inginocchiato
tre le sua cosce oscenamente divaricate. Nella tipica posizione della
cortigiana.
Brandendo il cazzo come una mazza, schiacciai la
cappella tra le fenditure della fica. Diedi una leggera spinta e vidi il resto
del cazzo scivolare dentro quella giova passera bionda.
Aaaaaaaaaaaaaaaa si si mmmmmmmmmmmmm chiavami
forte mmmmmmm son la tua puttana e voglio essere la migliore mmmmmmm
“sei sulla strada giusta! To to to to mmmm
“si si mmmmm fottimi forte mmmma cavalcami come
il tuo morello! Mmmm sono la tua cavalla mmmm
Dopo alcuni colpi penetranti, lei si allungò con la schiena
sopra la balla di paglia, io la seguo distendendomi sopra di lei, con le sue gambe appoggiate
alle spalle, ficcando il cazzo profondamente, con maggiore impeto, fino a schiacciare
con forza i coglioni tra i suoi glutei.
“Si si godo mmmm si godo mmmmmmmmmm
“si si mmmm sei una piccola troia mmmmmm mi
piacciono le puttane mmmm
“si si scopami forte mmmmm
Mi faceva impressione scopare una ragazza con il
viso da adolescente, mentre il suo corpo era sviluppato e forgiato per il
sesso. I suoi occhi azzurri mi fissavano incantati. Adesso che li vedevo da
vicino mi resi conto che la tonalità dell’azzurro era molto simile ai miei occhi.
Strana coincidenza.
Mentre la ficcavo, la sua bocca si contorceva
dal piacere, e le pareti vaginali pulsavano a causa dello stimolo che il mio cazzo
le provocava durante la selvaggia penetrazione.
Il pelo grigio del mio ventre urtava contro il
suo pelo riccio e biondo. Era un’evidente differenza cromatica che risaltava la
differenza di età che mi separava da lei.
Dopo averla chiavata per un quarto d’ora la feci
mettere a pecorina, con le ginocchia poggiate sulle balle di paglia.
Vederla in quella posizione era come ammirare una
meraviglia del mondo. Margherita era nata negli Stati Uniti, e sembrava una
tipica teenager americana.
In passato avevo molto apprezzato le Playmate
apparse sul famoso quotidiano e, in quel momento, mi sembrava di averne una
davanti al mio cazzo.
I colpi furono devastanti, e tali da suscitare il suo impeto con acuti che riempivano la scuderia,
e nello stesso tempo iniziai anche a ficcarle il dito medio nel culo.
Il dito penetrò senza alcuna resistenza. Fu una
sorpresa trovare quella tana completamente sfondata. Faceva impressione vedere
quel buco così slabbrato tale da poterci vedere dentro.
Quando passai all’ano, il cazzo scivolò dentro
ballandoci. Mi sentivo a disagio. Il mio cazzo non era piccolo, anzi, ma
trovare un buco così largo mi dava una sensazione strana. Comunque, dopo quel
momento di perplessità, mi ripresi e continuai a ficcare dentro il suo culo con
lo stesso impeto con cui l’avevo scopata.
“Mmmm si mi piace prenderlo nel culo! È la mia
passione!
“vedo che qualcuno te lo ha allargato per bene!
“In America ho avuto dei ragazzi di colore! C’e
n’era uno che aveva un cazzo enorme! A lui piaceva scopare nel culo a me pure
hahahah
“quando si dice ti spacco il culo! Lui te lo ha
rotto a dovere ahahah mi hai fatto venire in mente una cosa!
In ufficio custodivo un grosso vibratore, un
regalo di un’allieva che le piaceva scopare e, nello stesso istante, sentirsi
il culo riempito da quello oggetto artificiale.
“Aspetta! Vengo subito!
Ritornai subito.
“Questo è quello che ci vuole! Credo che abbia
il volume giusto!
“mmmm si iiiiiiiiii dai infilamelo nel culo
mmmmmm
“prima lo devi bagnare con la tua saliva! Dai
succhialo!
Glielo infialai in bocca spingendolo in fondo
alla gola. Lo mossi fino a quando la sua saliva lo rese brillante alla luce
delle lampade.
Quindi le andai dietro, puntai la cappella di quel grosso cazzo di plastica contro il buco del culo oscenamente
sfondato e iniziai a spingere nello sfintere.Entrò senza problemi.
Mmmm lo sento mmmm si mi piace mmmm
“questo è grosso! Ma vedo che il tuo culo è
bello aperto to to
“si si si spingilo dentro lo sento mmmm mi piace
mmmm
Era lungo e grosso, ma il suo culo era molto dilatato e lo accoglieva tutto dentro. Una volta all'interno presi a muoverlo velocemente,
facendolo entrare fino alla base.
Mmmm si mmmm si mmmm è bellissimo mmmmmmmm
“adesso mi stendo sulla balla e tu vieni sopra
di me! Ti lascio il cazzone nel culo!
Dopo alcuni minuti la ragazza si fece impalare
dal mio cazzo, in un piacevole smorza candela. Il fallo artificiale era profondamente
conficcato nel suo culo.
Mmmmm si mmmmm sto impazzendo nmmmmmm
Mentre la scopavo da sotto, con una mano
spingevo il grosso fallo nell’ ano, coordinando le spinte con il movimenti del suo
scoscio sul mio grembo.
Mmmm mio dio ooo mmm non resisto! È bellissimo!
Mmmm
In quel momento sentivo le pareti della sua fica
che si contorcevano. Nello stesso istante anche i miei coglioni si erano
induriti nello scroto e anelavano a dare al cazzo il suo momento di gloria.
In preda al desiderio di sborrare, da sotto
diedi alcune spinte che la sollevarono, poi, dopo una serie di colpi
devastanti…
“Mmmm si si si mmmm si sborrami dentro mmmm
“Troia, sei una troia… puttana aaaaaaaa mmmmmm
“Ooooooooo si sono una puttana mmmmmm si i mmmm
Fluidi di sborra uscirono copiosi riempiendole
l’utero. Continuai a muovermi fino all’ultima stilla di seme. Me la baciavo, la
stringevo e le succhiavo le meravigliose tette. Era un’emozione indescrivibile
scoparmi quella ragazza, bella, angelica, ma dannatamente puttana.
In poco tempo divenne la mia ninfetta preferita.
Anche lei volle scopare nuda in groppa a
morello, mentre ere lanciato al galoppo.
Le emozioni che provavo con lei, erano diverse. Possedeva un fascino diverso dalle altre, che mi attirava come la calamita. Le avrei dato anche la
luna se me lo avesse chiesto.
Un pomeriggio, mentre ero appoggiato sulla
staccionata del recinto ad ammirare la grazia con cui Margherita eseguiva gli
esercizi ippici.
“Ciao Alberto!
“Ciao Giacomo!
Era il papà di Margherita.
“ti devo parlare.
“Dimmi!
“E’ una cosa delicata! Preferirei parlarti in
privato!
Pensai – cazzo aveva capito! Lo guardai, non era incazzato. Quindi mi
aspettavo una scenata moderata. Forse mi avrebbe solamente chiesto di smettere
di scoparle la figlia. Pensai a venti anni prima. Mi sono sempre chiesto se lui
fosse stato a conoscenza della tresca che c'era tra me e la sua ragazza.
“Vieni siediti! Prendi un whisky?
“Si grazie! Forse ci vuole per quello che sto
per dirti!
Quella frase mi fece preoccupare. Non sarà
successo qualcosa alla madre di Margherita?
“Adesso ti pregherei di ascoltare senza
interrompermi. E’ da anni che cerco dirti una cosa che ti riguarda!
“Mi devo preoccupare? Riguarda Margherita?
“Si riguarda lei! No! nulla di preoccupante!
Anzi!
“Dimmi hai tutta la mia attenzione!
“Margherita è tua figlia!
Il bicchiere mi cadde dalle mani.
“Cosa? Spiegati?
“Venti anni fa tu avevi una relazione con mia
moglie.
Imbarazzato feci cenno solo con la testa.
“Tranquillo, ero consapevole di avere come
ragazza una grandissima puttana. Tra me e lei c’era un accordo, potevamo fare i cazzi nostri salvaguardando il
rapporto.
“Lo avevo sospettato, eri troppo sereno per i
miei gusti!
“Già, torniamo alla paternità! allora quando
lasciammo l’Italia, Sara era incinta di due mesi!
“Coma fai ad essere certo che sono il padre?
“Perché io sono sterile!
Rimasi basito. Fui colto da un senso di angoscia,
perché mi resi conti di essermi scopato mia figlia.
“Avrei dovuto venire prima a parlarti! Prima che te la scopassi! Sono arrivato tardi!
“Che cazzo dice? Sei uno stronzo! Per colpa tua
ho fatto un’azione deplorevole! È incesto!
Mi appoggiai disperato allo schienale della
poltrona. Sapeva tutto. Sapeva anche che stavo scopando con mia figlia naturale.
“Tranquillo non sono qui per giudicarti! Son qui
per farti una proposta!
“Una proposta? Che cazzo vuoi? E’ un
ricatto?
“ahahah no! Nessun ricatto! Da un anno circa, anch’io
ho una relazione con mia figlia! In sostanza viviamo come marito e moglie!
“Dovevo immaginarlo! Cosa ti aspetti da un
debosciato come te! Ora cosa vuoi da me?
“ahahah Certo! adesso arriviamo al motivo
dell’incontro! Sono sicuro che ti piacerà!
Che faccia di bronzo, rideva delle mie disgrazie.
“Che favore vuoi da me?
“Margherita mi ha raccontato i
particolare dei vostri incontri! Sei un mandrillone, non c'è dubbio, e ti piacciono le troie come lei, anche come me!
L’altra sera mi ha confessato che gli piacerebbe scopare con tutte e due,
contemporaneamente. Ha lasciato intendere che lo prenderebbe volentieri nel culo e nella figa!
“Sei un animale! Perché vuoi coinvolgermi nelle tue turpitudine?
“perché ti conosco bene! del resto siamo le sole persone al mondo che possono dare a Margherita emozioni forti! Mio caro amico l’incesto ha infiammato anche la sua
mente! Perché, lei sapeva benissimi che tu eri suo padre!
Ero sbalordito, non avevo
più nulla da dire.
Mi sembrava un incubo, era incredibile: in un solo giorno avevo trovato una figlia che non ti aspettavi, scoprendo che era la più grande troia che abbia mai conosciuto.
Pensai: "questo o lo pesto! oppure......
Comunque: L’idea non mi dispiaceva.
Cosi va la vita
Guzzon59 (Claudiogusson@ymail.com)
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