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domenica 25 luglio 2021

Marco se ne andato......

Mi pare, di avervi già raccontato della sveltina? La più naturale espressione di un rapporto sessuale, soprattutto, perché capita in circostanze del tutto imprevedibili. Buona lettura.

Domenica mattina. Stavo consumando la prima colazione. Mia moglie Cristina, in tuta ginnica, dopo aver bevuto una bevanda energetica. Mi bacia e via, a correre nel vicino parco.

“Dai! Cambiati e vieni anche tu!

“No! Il jogging non fa per me! Lo sai che preferisco il bowling! Stasera, grande seratona con gli amici!

“Birra e bocce, non fa per me! Ciao tesoro! Ci vediamo dopo! Ah! Per cortesia, controlla che Laura, studi! Da quando Marco è andato via, passa molto tempo incollata a quel cellulare! Mi fa venire una rabbia! Certo che quel ragazzo le manca molto! Speriamo che superi il momento!

“Ah la solitudine del mal d’amore! Ve bene! Dopo vado a controllare! Tranquilla!

Sergio, dopo colazione, andò in giardino. Mentre innaffiava le piante, alzò lo sguardo, e diede un occhiata alla finestra della camera da letto di Laura, e, le venne in mente le raccomandazione di Cristina.


Mise a posto la manichetta dell’acqua, salì le scali. Bussò, ma non ebbe risposta. Allora aprì la porta. Trovò Laura stesa sul letto. Indossava le cuffie del cellulare. Non vedeva il display, ma dalle parole capì che stava parlando con Marco.


“Marco! Mmmmm perché tuo padre ti ha portato via! Mmmmm Hai lasciato un vuoto incolmabile! Hoooooooo si! Tantissimo! Soprattutto lì! mmmmmm


Ad un tratto notò le dita della sua mano, far capolino tra le cosce aperte. Si muovevano, intrufolate dentro i pantaloncini in jeans. Da come le spostava si capiva che si stava stimolando la fica. Ipotesi confermata dalla parole di Laura.


“mmmmm Marco! Mmmmm mi manchi! Mi manchi! Torna da me! Dio, quanto mi manchi! Noooo mmmmmm si! Mi sto toccando! Hooooooo si lì! Mmmmm tu? Anche tu? Mmmmmmmm aspetta, mi tolgo i pantaloncini! Mmmmm


Sergio, come ipnotizzato! Assisteva all’evoluzione di quello che si stava trasformando in una evidente scena erotica, che vedeva sua figlia protagonista, in un rapporto virtuale con il suo ragazzo. Non l’aveva mai immaginata, prima di allora, nella vesti di una donna eccitata. Restò ad osservarla mentre si spogliava. Ebbe un sussulto quando la vide nuda dalla cintola in giù. Poi, la guardò mentre si stendeva sul letto, sul ventre, con le cosce aperte. La vista della fica di sua figlia ebbe un impatto devastante nei suoi sensi, che scatenò un vero terremoto di adrenalina.


“Hooooooooo Marco! Mmmmm si ho infilato le dita nella fica! La tua fica! Che sofferenza, senza di te! Mmmmm hoooooooooooooooo Dio! Mi manca il tuo cazzo! Ho voglia del tuo cazzo! Hooooooooooo


Sergio si sorprese ad ascoltare sua figlia pronunciare quelle frasi lascive, che esaltavano una mente eccitata. Altro che amore platonico, Laura, soffriva di astinenza di sesso. Le mancava Marco, dal punto di vista sessuale. E lui, sicuramente, parlava con lo stesso linguaggio, provocando i suoi sensi. Parole che scatenavano il movimento della mano di Laura, ficcata in mezzo alle cosce. Si era talmente accanita, che avendo le cuffie infilate nella orecchie, non sentiva alcun rumore.


Sergio, a sua volta sconvolto da quanto stava accadendo sotto i suoi occhi, si avvicinò al bordo del letto, per avere una migliore visuale della fica di sua figlia. Si leccava le labbra, mentre la fissava, strattonata violentemente dalle dita di Laura. L’accanimento della mano, esaltava la sua fantasia. Fremeva quando la vedeva infilarsi nella carne viva, e poi sparire dentro. 

 

Sospirando, comprimeva la compattezza del cazzo, che, a quel punto, aveva raggiunto un rigidezza estrema. Era eccitato da quello che vedeva e dalle parole proferite da Laura, che lasciavano ampio spazio alla sua immaginazione.


“Mmmmmmm Marco…. Mmmmmmm mmmmmmmmm quando torni? Ho voglia di te! Hoooooooooo ho voglia del tuo cazzo! Mmmm dio quando mi manca! Ho la fica in fiamme! Ho difficoltà a placare il prurito che la consuma dentro!


Quelle parole, sottolineate da un comportamento simmetrico, era di una potenza erotica incontenibile. Era assolutamente impossibile restare inerti davanti a quella provocazione letale, dannatamente eccitante. Di conseguenza, Sergio, come un automa, si spogliò, mettendosi nudo davanti alle gambe di sua figlia, che erano completamente spalancate, sporgendo dal letto con i piedi.


“mmmmm ti prego! Hoooooooooo marco! Marco! Mmmmmmm ritorna!


Sergio, travolto emotivamente da quello uragano di parole, iniziò a masturbarsi di brutto, in perfetta sinergia con i movimenti della dita della mano di sua figlia, mentre amalgamavano le piccole labbra e infiammavano la carne viva.


In quella situazione infernale, con i freni inibitori ridotte in macerie, dopo alcuni potenti colpi di mano, la testa andò completamente in tilt. La sua mente divenne fuori controllo. Il desiderio carnale aveva preso il sopravvento sulla ragione. Quindi, come un animale, mosso da puri istinti bestiali, salì sul letto, inginocchiandosi tra le cosce aperte di sua figlia. 

Contemporaneamente, brandendo il cazzo duro, infilò la grossa cappella tra le labbra della fica e, sfruttando il peso del suo corpo, spinse in avanti, separandole.


Laura era talmente preda dal piacere delle sue dita, che non si avvide di quanto stava succedendo alla sue spalle. Ma, quando avvertì la grossa cappella del cazzo di suo padre, sostituire le sue dita e spingere tra le labbra della sua fica, arrossata dal desiderio, si girò. Incrociò lo sguardo del padre, completamente perso dall’eccitazione, che la fissava con espressione estasiata. Fu un attimo di perplessità, perché il grosso cazzo paterno, nel frattempo, continuò la sua corsa folle, penetrando interamente nel condotto vaginale. 

Il padre, appena avvertì il tepore della fica di sua figlia, si bilanciò in avanti, sulle braccia, ed iniziò a chiavare come un toro inferocito.


I primi affondi trovarono Laura spiazzata. Il godimento che percepiva, tuttavia, era cento volte più intenso di quello che le dava le sue dita. Non reagì. Rimase ferma, come una bambola inanimata. Mentre il padre da tergo stava martellando duro nelle sua fica.


“Bambina! Il tuo papà! Ti vuole bene! Ti manca marco!? Ti manca? Qualcosa? Ora c’è il tuo papà! Che pensa a tutto! Hooooooooooo mmmm Non soffrirai più di solitudine!


Dopo qualche minuti di completo silenzio e potente penetrazioni, Laura, malgrado tutto, venne sopraffatta dalla forza della natura, dall’effetto coinvolgente dell’azione possente del cazzo paterno nella sua fica. Chiuse gli occhi, gustandosi quel cazzo duro, che le scivolava dentro veloce e che le stava scompigliando i sensi.


Laura, presa nel girone infernale del godimento, si rese conto che era impossibile sottrarre la sua fica infiammata dal desiderio sessuale, dall’azione prevaricante del cazzo paterno, in corso d’opera, un cazzo duro, che la stava facendo orbitare in uno stato psicofisico completamente in estasi. Per cui, non restò indifferente, e superato il trauma del primo impatto, supportata da un indole trasgressiva, superò l’imbarazzo. Si adeguò alla situazione inaudita, emettendo un urlo liberatorio. Poi fu l’apoteosi del godimento, a sottolineare il piacere che stava ricevendo da quella inattesa chiavata incestuosa. Dopo tutto, si stava realizzando il desiderio di riempire il vuoto, che Marco le aveva lasciato andandosene via.


“haaaaaaaaaaaaaaaaaa mmmmmmmm si hooooooooooooooo si hooooooooooooo si! Era quello che mi mancava! Hooooooooooo papà! Hooooooooooo

“Si! Piccola! Hooooooooooooooooo papà! Ti vuole bene! Ora il vuoto che sentivi, lo sto colmando!

“Si hoooooooooooo si hooooooooo riempilo tutto! Hoooooooooooo si hoooooooooooooo


Sergio, dopo alcuni minuti di accanimento nella fica di sua figlia, la girò supina, trascinandola fino al bordo letto, e, ponendosi in mezzo alle cosce aperte, riprese subito a chiavarla, mentre la fissava negli occhi.


“hoooooooooo si hoooooooooo papà! Hoooooooooooooooooo

“Piccola! Hooooooooooooo sei magnifica! Mmmmmmmmm la tua fica è meravigliosa! Evitarle la sofferenza è quanto di bello posso fare hooooooooo

“Si! Ora… non soffre più… la sento piena e felice hoooooooooooooo papà! Si hoooooooooooo si


La chiavò alla missionaria, per un lungo periodo. Laura era completamente in estasi, mentre la sua fica incassava i potenti affondi del cazzo di suo padre.

 

“Hoooooooooooooo si hooooooooooooooo si hoooooooooooooo


Sergio, quando raggiunse il supremo momento catartico, si allungò sopra sua figlia, e, tenendole le gambe sollevate in aria, appoggiate sulle braccia, iniziò una lunga sequenza di affondi, robusti e penetranti.


“Hoooooooooooooo hoooooooooooooooo si hooooooooooooo godo hooooooooooooooooooo

“Si! Piccola! Lo sento! Hoooooooooooooooooooo mmmmm


Un intensa sborrata segnò l’apice di quella sublime sveltina. Ma, anche l’inizio di una nuova vita familiare.


Cristina rientrò dalla corsa. Trovò suo marito in giardino, intento a strappare le erbacce. Laura, allungata su una sdraio, intenta a studiare. La salutò con un sorriso smagliante.


Un quadro perfetto. Marco se ne andato! Chissà se gli manca ancora!


Così va la vita.


Guzzon59 Claudiogusson@ymail.com