Il social net, un luogo virtuale
nel quale,
ti estranei dalla vita reale
e diventi
qualsiasi
cosa.
Ti
improvvisi
poeta,
scrittore
o canaglia,
una
catarsi
totale
dello
spirito
che
ti
permette
di
tirare
fuori
una
personalità inedita,
anche
perversa,
quella offuscata dalla prepotenza dalle regole sociali.
Per me non era così. Per quello che mi riguarda
il
legame
al
social net
si
limitava
soltanto
alla
navigazione
di interesse culturale e
visione
di
immagini
e
foto
pubblicate
dai
miei
contatti.
In rete ero molto coerente con la mia personalità reale.
Sapevo che alcuni amici cuccavano in rete.
Le ragazze preferivo conoscerle nella vita reale, nell'ambito delle amicizie, in discoteca o in vacanza.
Le ragazze preferivo conoscerle nella vita reale, nell'ambito delle amicizie, in discoteca o in vacanza.
Mia sorella Elisa invece era tutto il contrario
di
me.
Libertina e spregiudicata, aveva una
pletora
di
contatti
che
ogni
giorno
gli
intasavano
la
pagina
del
diario; pubblicandogli
fiori,
tramonti
e
immagini
fantastiche,
accompagnati da frasi
e aforismi sdolcinati
o
richieste
esplicite anche di
sesso.
In rete dovevi
adeguarti, altrimenti eri considerato un solitario sfigato.
Elisa super contattata, si permetteva di cambiare ragazzo con la stessa frequenza con cui sostituiva il colore della cover dello smartphone.
Elisa super contattata, si permetteva di cambiare ragazzo con la stessa frequenza con cui sostituiva il colore della cover dello smartphone.
La ritenevo una spersonalizzazione totale che minava la libertà
individuale, che io valorizzavo ed evitavo di sprecarla in cose futili.
Per la sorellina internet era una spietata
competizione
con
le
sue
stupide amiche, ed i
successi si contavano nel numero dei contatti e dei like.
Per lei, l'accanimento mediatico
virtuale
era
diventato
una
vera
a
propria
ossessione
compulsiva. La sua vera
realtà. Quindi per mantenere il primato
dei
like, osava
sempre
di
più, con gesti estremi.
Le
foto
che
pubblicava
si
stavano
spingendo
ogni
giorno
oltre ogni limite della decenza, con il nudo esplicito.
Un pomeriggio, mentre ero nella mia
camera a studiare, fui colto dalla curiosità di visionare le sue foto.
Mi prese
un colpo, quando vidi quella che aveva appena pubblicato; era oscena e mostrava
le
sue
forme fisiche senza lasciare nulla all'immaginazione; se non avesse indossato il reggiseno e le
mutandine, praticamente
era
nuda
integrale,
immortalata in
un autoscatto
preso
davanti allo specchio della sua camera.
Corsi nella sua stanza.
La
trovai
allungata
sul
letto
che
contava
i
like
e
leggeva
i
commenti
compiacendosi
con
se
stessa.
“Ma sei impazzita
a
postare
quella
foto?
Se
la
vedessero
i
nostri
genitori,
ti
scorticherebbero
viva!
“Che cazzo vuoi? Se non ti piacciono
le
mie foto,
puoi
fare
anche
a
meno
di
vederle!
Anzi
adesso
ti
blocco!
Cosi,
non
le
guardi più!
“Non è una questione
di estetica,
che
ti
sto
rimproverando!
Ma
il
contenuto
osceno!
Sei
ancora
una
adolescente!
Sicuramente
se
continui
così
attirerai
le
attenzioni
di
qualche
vecchio
maniaco!
“Non c'è pericolo!
Do
l'amicizia
solo
a
quelli
che
conosco,
ai
ragazzi
della
mia
età
o quelli
che
non
superano
i
venti
anni!
“Ma sei cretina!
Lo
sai
quanti
vecchi
maniaci
si
nascondono
dietro
un’apparente
faccia
di
teenager!
Sono
profili
falsi!
lo
sai?
Scommetto
che
nei
tuoi
contatti
hai
un
esercito di
questi
porci!
“Sei invidioso!
Lo
so!
Perché
tu
non
hai
tanti
amici
sulla
rete!
“Sei una cretina!
Quelli non sono amici! Non hai capito un cazzo! Lo vedi questo?
Che
t’invita
in
cam!
“Si lo vedo!
“Adesso ti
dimostrerò quanto ti ho detto! Digli
si a questo Dio Greco!
“Ma! Adesso
no! Devo chattare con Marco!
“Lo farai dopo!
Adesso scrivi a questo!
E
ti
faccio
vedere
che ho ragione!
Elisa, seccata, invitò il ragazzo
in
cam.
“Finalmente! Accendi
la
cam
e
fammi
vedere
come
sei
fatta!
Ho visto che
sei
molto carina!
“Scrivi: accendi
prima la
tua!
Vorrei
vederti
anche
io!
Scrisse e lui rispose:
“la mia non funziona
bene!
Forse
ho
un
problema
con
l'assetto
o
i
driver!
Domani
ne
compro
una
nuova!
Dai!
Accendi
la
cam!
La fermai.
“Hai visto! Non ti sembra strano?
Uno
che
mette
le
foto
da
modello,
da
fanatico
della
bellezza,
come
narciso,
poi
non
si
mostra
in
cam?
“Forse è vero che non gli funziona
la
cam!
“porca miseria!
Che
cazzo
hai
nella
testa!
Prova
con
quello!
Accettò l'invito
di quel ragazzo, che
rispose:
“Ciao! Finalmente ti degni di rispondere principessa!
“
“grazie” Ti mostri in cam?
“Si, prima vorrei conoscerti meglio!
“Hai visto le mie
foto? Tu ne hai
pochine!
“Certo che le ho
viste! Sei meravigliosa! Non si vedono bellezze come te in rete!
“Grazie! Da dove
digiti?
“Se ti fai un
giretto nel mio profilo, scoprirai che abitiamo nella stessa città!
“Che scuole
frequenti?
“Sono al quinto
anno del liceo classico Petrarca! E tu?
“Al quarto anno
del liceo scientifico! Secondo per il mio istituto!
“E' per caso il
liceo Volta?
“Si!
“ho degli amici
nel tuo Liceo!
Colpendogli la
spalla la incitavo a scrivere di accendere la cam!
Elisa scrive:
“Allora che fai? Accendi
la cam? Mi piacerebbe vederti!
“E' reciproca! Ma
ho bisogno di sapere se sei trasgressiva? Nell’ultima foto si
direbbe che tu sia d’indole libertina e trasgressiva!
Vorrei
constatare se nella
realtà
tu
lo
fossi
veramente!
Elisa si girò verso di me, chiedendo
che
cosa
dovesse
rispondere: “Digli di si!
“Lo sono! E tu?
“Lo scoprirai! Ora chiedo la tua attenzione.
Non
sono
da
solo!
Al mio fianco c'è mia
sorella!
Tu
con
chi
sei?
Elisa, in quel momento, era in
posizione prona sul
letto
a fissare
lo
schermo,
muovendo
le
dita
velocemente
sulla
tastiera
del
portatile.
Io stavo
in
piedi,
dietro
le
sue
spalle, quando
per caso mi cadde lo sguardo sul suo culo.
Mi prese un colpo, appena vidi un particolare sconvolgente.
Indossava
pantaloncini corti di cotone. Notai che in corrispondenza dell'incontro delle cosce
si
erano
attorcigliati
e
in sostanza
non
celavano più
nulla
di
quello
che
c'era
sotto.
Elisa
non
portava
le
mutande;
per
questo
potevo
scorgergli
la
figa.
Una
leggera
peluria
copriva
le
grosse
labbra
e
lo
spacco
in
mezzo,
rosso,
si
delineava
perfettamente;
Il
clitoride era
schiacciato contro il
materasso.
Era stupefacente, un quadro d’alto contenuto erotico che produsse immediatamente
conseguenze devastanti nella mia zona inguinale.
La peste aveva uno scoscio fantastico
e in quel momento lo esibiva tenendo le gambe leggermente divaricate
e giocando con
la
punta
dei
piedi.
In un attimo quella scena s’impossessò
dei
miei
sensi
inducendomi un’incipiente
erezione, che
stava
già somatizzando pensieri
proibiti.
Elisa si girò verso di me e mi
sorprese
con lo sguardo sul suo
culo.
D'istinto chiuse le cosce e non disse
nulla,
ma
i
suoi
occhi
apparivano perplessi
per
quell’occhiata
inopportuna.
“Allora cosa gli rispondo?
“Cosa?
Mi ero distratto
a
guardare
il
suo
meraviglioso
tempio
di
venere.
“A sto tipo! Vuole sapere se sono
trasgressiva e se accetto alcune condizioni! Con lui c'è anche la sorella! A me puzza sta cam!
“E' proprio
quello
che
cercavo
di
dirti!
Vedrai
che
è
un
vecchio
porco!
Ti
sta
preparando
un
tranello
per
vederti
in
cam!
Digli
che
anche
tu
sei
con
tuo
fratello!
Scrisse: “Vicino a me c'è mio fratello!
Il tipo:
“benissimo!
Mmmm
Elisa...
era
proprio
quello
che
speravo!
Ora
ci
divertiremo
un casino se
farai
quello
che
ti
chiederò!
“continuo
a
non
capire!
Che
cosa
intendi?
“sei trasgressiva?
“Si!
“allora dove è il problema?
M’intromisi io.
“facciamola
finita con la trasgressione!
Accendi
la
cam!
E
vediamo
con
chi
abbiamo
a
che
fare!
Sicuramente con un vecchio pervertito!
“Va bene!
Elisa pigiò sul tasto e magicamente
si
aprì
la
finestrella.
Il monitor era ad
alta
definizione
e
la
luce
era
abbondante
e
sufficiente
a
mettere
in
chiaro
l'immagine del nostro
amico.
Sullo schermo apparve
un adone.
Capelli
ricci
e
biondi.
Occhi
azzurri
e
viso
rotondo e angelico.
Era
un
nostro
coetaneo.
Elisa
s’incollò
allo
schermo; a fissarlo
affascinata dalla sua bellezza, poi si girò verso di me facendomi
un
segnaccio.
Come
dire; sei
un
coglione!
Alzai
le
spalle:
come
dire
uno
su
mille
capita che sia giovane!
Ci rimasi male. Il tipo non sole era giovane,
ma
era
anche un
bel
ragazzo.
Poi
allargò
la
visuale
e
vicino
a
lui
comparve
una
dea,
che
gli
somigliava
come
una
goccia
d'acqua.
Bionda
e
bella
come
lui.
“Ciao Elisa! Mi chiamo Matteo!
Lei
e
mia
sorella
gemella
Beatrice!
Il
moretto
che
vedo
dietro
di
te
presume
che
sia
tuo
fratello?
“Si è mio fratello
Roberto!
S’intromise la ragazza.
“Ciao Roberto! Piacere di conoscerti!
Elisa mi fece segno di stendermi
accanto
a
lei
e
rispondere.
“Ciao Beatrice! Il piacere
è
anche mio!
Elisa mi sussurrò
nell'orecchio
di
scrivere
che
era
bellissima.
“Sei molto bella!
“Anche tu! E mi piaci molto!
Appena lessi quelle parole,
il
sangue
cominciò
a
bollirmi
nelle
vene.
Beatrice
era
bellissima, sembrava una modella e gli piacevo. Mi sembrava di sognare ed
ero turbato, e sorpreso delle mie reazioni, perché per la prima volta mi ero
lasciato coinvolgere emotivamente da un contatto virtuale. Elisa spostò il portatile
e
d'impeto
scrisse.
“Sentite ho una proposta!
A
me
Matteo
piace
un
sacco, e pare che
Beatrice abbia fatto colpo su Roberto! Che cosa ne direste
se
c’incontrassimo
per
conoscerci
meglio? Potremmo andare
tutti al Fanny! Sabato sera! Vi va?
Incrociai le dita sperando che rispondesse di si, invece
Matteo rispose:
“Certo! Ma solo dopo aver fatto amicizia!
C'era qualcosa
che stonava.
Elisa ribatte:
“Ormai lo siamo!
“Si! Ma noi vogliamo
approfondire l'amicizia,
in modo particolare!
“Non capisco!
“Mettete il viva voce! Cosi non siamo costretti
a
scrivere
e
possiamo
parlare liberamente!
Spostò il computer
e
inquadrò
Beatrice.
Poi
lo
punto
contro
il
muro
e
vidi
la
mia
faccia
su
un
grande
schermo!
Avevano un proiettore. Poi
m’interpellò.
“Roberto
ti
piace
Beatrice!
“Si! Moltissimo!
“E' una bella ragazza!
vero?
“Si!
“A Beatrice
piaci molto anche tu! Così vorrebbe farti un dono speciale! Si spoglierà per
te!
Mi venne un crampo allo stomaco e non fui capace di
rispondere.
Elisa mi diede una gomitata
su
un
fianco
e
a
bassa
voce.
“Sei impazzito!
Questo
è
pazzo!
Fa
spogliare
la
sorella in cam! Chiudo!
“No! Ti prego, vediamo
fino
a
che
punto
vuole arrivare!
“Ho capito!
Ti
piace
la
ragazza!
Vero?
Beatrice era un
incanto; non mi sarei perso il suo spettacolino erotico per tutto l'oro del
mondo, anche a costo di strozzare mia sorella. Elisa insiste:
“Digli che
vorresti continuare in privato solo con lei!
Matteo rispose
che non era possibile. Se volevamo conoscerci dovevamo farlo a modo suo. Elisa
alla fine, sebbene scocciata, accettò, anche lei era curiosa di vedere fino a
che punto si sarebbe spinto quel folle. Meglio così avrei evitato di strozzarla.
Matteo aveva messo una musica di sottofondo.
Beatrice
era
al
centro
della
stanza.
Indossava
un
top
e
una
gonna
cortissima.
Seguendo il ritmo della melodia muoveva il corpo sinuosamente.
Si stava cimentando in una
lap
dance
conturbante
che
mi
stava
facendo
sballare
i
sensi.
Ero
eccitato.
Il
cazzo
si
era
infossato
nel
materasso
e
mi
dava
fastidio. Avrei voluto
tirarlo fuori e menarmelo. Ma la presenza di mia sorella m’impediva di fare
gesti inconsueti. Che sofferenza, seguire quella danza erotica, senza poterla
toccare.
Lo spogliarello si stava svolgendo
lentamente, al ritmo di
quelle note sensuali; quando arrivò
all'ultimo indumento, un perizoma sconvolgente, si fermò.
Matteo riprende a parlare.
“Bene! Elisa! Mi aspetto da te lo stesso
dono!
Elisa scattò sulle ginocchia, come una molla,
sottraendosi
dalla
visuale della
telecamera.
“Scusami
Matteo!
Mi
dai
qualche
minuto?
Beatrice era stupenda.
Mi
aveva
incantato. Avrei voluto che portasse a termine lo spogliarello. Mi aveva messo
il pepe in corpo. Fremevo dalla voglia di vederla nuda, completamente.
Elisa, non visti
dalle telecamere, mi stava strattonando violentemente.
“Ma ti sei
rincoglionito? Vieni qua, a farmi la morale sui pericoli insiti in Internet e
poi tu ci caschi come un scemo! Io non ci sto al suo gioco! Anche se mi piace,
non vuol dire che devo fare quello che vuole lui!
“Ma che ti costa!
Lui ha fatto spogliare la sorella!
“Per fare un
piacere a te! E secondo lui io dovrei fare la stessa cosa?
“E una multi chat!
Ho capito come funziona! Ci alterniamo! Beatrice interagisce con me e tu con
lui!
“nella stessa
chat? Ma ti rendi conto che cavolata! E poi io certe cose non le faccio in
pubblico, addirittura davanti a te!
“Ma fammi il
piacere! In giro dicono che non è così! Non sono un idiota! E so che cosa
combini con quel computer! Adesso vorresti farmi credere il contrario! Ti piace
Matteo?
Esito un pochino,
poi.
“Si! Mi piace! È
un figo della madonna! Uno ragazzo così non l'ho mai incontrato in rete!
“E allora? Se lo
vuoi conquistarlo e conoscere dal vivo, gli devi fare vedere qualcosa! Sei una
bella ragazza e sono sicuro che lo affascinerai! Se vuoi chiudo gli occhi! Così
ti vede solo lui!
“Giuri che non
guardi!
“Te lo prometto!
Anzi mi giro verso il muro!
Ritornammo nel
campo visivo della cam.
“Allora? Elisa
che fai?
Elisa, non
rispose, prese il lettore mp3, scegliendo un motivo che gli piaceva. Poi si
piazzò davanti alla telecamera del portatile iniziando a ballare. Mi fece segno
di girarmi verso il muro.
Sentivo la musica
e immaginavo quella peste, mentre si mostrava a Matteo. La voglia di guardare
era troppo forte. Sentivo Matteo che incitava Elisa, apprezzando le sue qualità
di danzatrice e la bellezza delle sue grazie.
“Sei bellissima! Dai!
Muovi i fianchi, così! Come un’odalisca! Cazzo! Sei magnifica! Ora guarda
Beatrice e fai come lei!
Pensai: Che
cavolo doveva guardare Elisa?
Ci fu un silenzio
tombale, poi sentì il suo respiro. Era forte e sembrava in affanno. Ero curioso
e alla fine la voglia di guardare ebbe la meglio e mi voltai.
Elisa si stava
mostrando in una superba pecorina. Era sul letto con il culo girato verso
l'obbiettivo, fissando lo schermo; nello stesso istante vidi Il culo stupendo di
Beatrice in primo piano, con le cosce spalancate, mentre si sgrillettava la
fica. Sembrava che si stessero specchiando, una simmetria sessuale
incandescente. Beatrice ed Elisa si stavano masturbando in perfetta sinergia.
“Adesso cambiamo
musica! Bea vieni qua! E mostra alla nostra Elisa quando sei brava a succhiare
il cazzo de fratellino!
Ero ipnotizzato
da quella situazione assurda, che stava degenerando in sesso esplicito. La
situazione c’era sfuggita di mano. Non avevo previsto quello sviluppo incredibile.
Guardavo lo schermo osservando quello che stava eccitando Elisa. Sul monitor
campeggiava il cazzo di Matteo che era stimolato dalla sorella. La mano di
Beatrice lo impugnava totalmente e spostava velocemente la pelle, su e giù, in
una sublime pugnetta.
Anche Elisa,
sembrava incantata da quelle immagini e stava seguendo l'evoluzione di quella
scena con lo sguardo fisso sul monitor, aumentando il movimento delle dita
sulla fica.
Ma la cosa sconvolgente era che io mi stavo eccitando a guardare lei,
mentre si sgrillettava le labbra della vagina, infiammata dal desiderio. Non
sapevo cosa fare. Mi sentivo in imbarazzo!
“Roberto! Non
stare lì impalato come un baccalà! Unisciti alla sorellina! E spogliati anche
tu!
Ero completamente
succube di quel diavolo di Matteo. Ubbidì subito alla sua richiesta. Mi tolsi
gli indumenti. Mi trovai nudo al cospetto di mia sorella, con una imponente
erezione che oscenamente spuntava dal mio grembo.
“Roberto!
Complimenti! Hai un bel cazzo! Guarda Beatrice!
La biondona
avvicinò la faccia alla telecamere e si leccò le labbra in modo voluttuoso.
“mmmmmmm è
bellissimo… lo voglio.
Elisa era
perdutamente in preda al delirio. La mano strofinava una figa infiammata dal
desiderio. Man mano che Elisa incalzava sulla sua figa menavo il mio cazzo con
violenza. A volte ci guardavamo con occhi lucidi.
Quello che arrivò
in seguito fu una scena che ci sconvolse ancora di più, come se fossimo stati
colpiti da un fulmine ad alto voltaggio.
Beatrice, s’inginocchia
davanti al fratello, afferra il cazzo lo stimola con alcuni
colpi di mano, poi si avvicina
con la bocca e attacca a pompare con grande slancio, facendo oscillare la
criniera bionda che incorniciava il suo bellissimo viso. Le labbra incarnate e
rosse come fragole, erano aperte e scivolavano lungo i bordi di un cazzo
bagnato dalla sua saliva.
Una scarica d’adrenalina
mi fece vibrare la schiena. La zona lombare fremeva e la mente sembrava sciogliersi
in un inferno di fuoco.
Quel diavolo di
Matteo c’incalza:
“Elisa! Ora
voltati e fai un lavoretto di bocca a tuo fratello! Lentamente! Davanti alla
telecamera! Voglio godermi ogni istante! Fai finta di farlo a me! Come la mia
bella sorellina sta facendo immaginando di avere in bocca il cazzo di tuo
fratello!
Elisa sembrava in
preda al demone dell'eros! Matteo come Dionisio, con il suo fascino
irresistibile aveva corrotto la sua mente. Si era trasformata in una menade, in
stato d’ebbrezza ascetica, che voleva godere e far godere il suo dio. La stava
manovrando come voleva lui.
Elisa si girò
verso di me. Mi fissò negli occhi senza dire nulla. Sembrava
posseduta dal quel demone
di Matteo. Poi abbassò lo sguardo sul mio cazzo in tiro. Sorrise. Lo afferrò
con una mano e iniziò a segarlo per alcuni istanti. Poi si accostò con la bocca
e le sue labbra carnose divennero la cornice perfetta del mio pistone. Le due
scene erano similari. La bionda e la mora, impegnate a pompare, unite in una
legame simbiotico.
Non avrei mai
immaginato che Elisa fosse così brava con la bocca. Fu una vera sorpresa
scoprire il suo talento. Non avevo molta esperienza di donne, ma da come succhiava
mi pareva che la cara sorellina fosse esperta in materia. La guardai con
lussuria, mentre stava gattoni sul letto. Il suo fondo schiena sembrava una
pera. Sotto il suo petto si notavano le grosse tette che oscillavano come dei
grossi provoloni, seguendo il movimento della testa. La piccola demone sapeva
farci con il cazzo.
“Wowwwwwwwww
Elisa! Che pompinara! Mmm dai fino in fondo! Prendilo tutto in gola! Come fa mia sorella! mmmmm Roberto! Ti piace! Il lavoretto di Elisa?
“Si mmmm è brava
mmmmm
La voce di Matteo
ci stimolava. Aveva messo il suo cazzo in primo piano in modo che potessi
vedere la sorella, mentre lo succhiava e lo leccava. L'ambiente si era
scaldato. Il godimento era molto intenso. Il calore della bocca di Elisa mi
stava sconvolgendo l'anima. In un impeto di adrenalina gli afferrai il seno e
attaccati a stringerlo forte mentre lei continua senza fermarsi a pompare il
mio cazzo.
“Roberto! Fai come me! Chiavala in
bocca!
Quel dannato, aveva afferrato la testa dorata di Beatrice e
stava scopando nella sua bocca. Muoveva il bacino velocemente. Emulare quel demone era per me la cosa più piacevole che
potessi fare.
Dopo i primi colpi vidi Elisa che stava soffrendo e la
sentivo soffocare, mentre spingevo il cazzo nella sua gola profonda. Dovetti
fermarmi per permettergli di respirare e sputare i conati di vomito e saliva.
“Ora invertite i
ruoli! Tu Elisa girati e mostra il culo a tuo fratello! Tu Roberto fai come me!
Guardai lo
scherma e vidi quel diavolo biondo che aveva la faccia immersa nei glutei di
Beatrice! Cribbio che culo! Quel satanasso lo stava scavando fino in fondo con
un enfasi incredibile.
Elisa, nello
stesso istante, aveva esposto il suo lato b davanti ai miei occhi alterati.
Appena lo vidi senza veli rimasi incantato. Non era inferiore per beltà a
quello di Beatrice. Posai le mani sulla pelle morbida e calda dei glutei. Era
liscia come il velluto. Poi m’inginocchiai e feci lo stesso gesto di Matteo.
Afferrai i fianchi e introdussi la faccia nel suo meraviglioso scoscio. La
nicchia vaginale era stupefacente, una conchiglia deliziosa a vedersi, con
l'incavo anale formava un immagine superba.
Nutriti gli occhi
e la mente di quella meraviglia della natura, attaccai a
spazzolare quella
cavità delle delizie. Era stupefacente leccare la sua fichetta umida e
profumata come una rosa. Separai le piccole labbra crestate e con la lingua
rovistai nella carne viva, unta dagli umori segreti in abbondanza.
“mmmmm si mi
piace! Mmmm Matteo! Mmmm ti voglio mmmmm
Elisa si era
calata perfettamente nel personaggio. Gemeva immaginando che la mia bocca fosse
quella di Matteo. Era lui che la faceva godere. Io ero solo una protesi. L'altra
parte speculare. Beatrice gemeva come Elisa invocando il mio nome. In sostanza c’eravamo
fusi a distanza. Non esisteva il teletrasporto, ma quella era una soluzione
perfetta. Quello che sentiva Elisa lo sentiva anche Beatrice e io e Matteo
eravamo in sintonia con le nostre sorelle.
Dopo aver
rovistata con grande energia tra il buco del culo ed il clitoride,
soffermandomi con grande gusto a leccare e mordere le morbide labbra vaginali,
Matteo ci invitò a fare il supremo passo.
Esitai un attimo
prima di continuare. Pur avendo i sensi alterati capivo che il
passo successivo
richiedeva un atto di coraggio che avrebbe infranto una legge morale. Era un
atto che avrebbe sancito l’inizio di una avventura che ignorava un tabù
condannato dalla morale e dall'etica. Sarebbe stato incesto. Un atto estremo
che ci avrebbe cambiato la vita, e fatti cadere in un girone di lussuria
peccaminosa senza alcun ritorno alla vita di prima.
Vidi Matteo che si avvicinava con la punta del cazzo allo
scoscio di sua sorella. Impugnando il nerbo come una mazza. Lo fece razzolare
su e giù e poi spinse dentro fino a farlo sparire completamente nel tempio di
Afrodite. Nello stesso istante Beatrice emise un singulto che mi fece tremare
la schiena:
“mmmm siiiiiiii aaaaaaaaaaaa Roberto
mmmmmmmm si scopami mmmm forte mmmmm
Sentire gemere Beatrice che gridava il mio nome era come se
un tornado di adrenalina mi stesse tormentando i sensi. Mi alzai e mi accostai
al culo di Elisa che, accettando la situazione sconvolgente, aspettava trepidante,
a gattoni, davanti a me, in una straordinaria pecorina. Aveva le cosce
divaricate, la fica umida e lucida, che lei teneva in caldo masturbandosi con
frenesia e si mostrava in tutta la sua magnificenza.
La grossa cappella, ingrossata fino all'estremo, iniziò a
rovistare tra le piccole labbra; fu il primo contatto con la parte intima di
mia sorelle che mi fece vibrare la schiena; incalzai con forza eccitato
cercando di divaricare le piccole labbra crestate, poi prevaricando
ulteriormente in quella morbidezza, individuai l'ingresso vaginale, quindi una
leggera spinta e subito feci sparire il bulbo bagnato in quell'inferno, poi una
altra più forte e la nicchia accolse il resto del corno.
“Aaaaaaaaaaaaaaa mmmm Matteo mmmmmmm
Un caldo intenso avvolse il cazzo e la mente cominciò a
turbinare di emozioni inaudite, mai provate prima di allora. Il gemito di Elisa
esalto le mie prestazioni.
Mi afferrai alla vita stretta di Elisa e cominciai a pompare
con enfasi dentro di lei. Il cazzo, lucidato da un strato di sostanza oleosa,
scivolava nel pertugio vaginale fino in fondo, fermandosi in profondità. Era una
immagine straordinaria, assistere a quell'invasione sensuale del cazzo,
circondato dai bordi della fica in tensione, che spariva tra i glutei rotondi e
bianchi come la neve. Nello stesso istante Elisa continua a gioire invocando il
nome di Matteo:
“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mmmmmm
aaaaaaaaaaa Matteo... mmmm chiavami forte... voglio impazzire mmmmm Matteo
siiiii iii fammi sentire il tuo ardore mmmmmm si si si
Dall'altra parte si sentiva un eco che ripeteva le stesse
parole, solo il nome invocato era diverso.
Matteo spingeva nelle fica di sua sorella chiamando il nome
di Elisa e lei rispondeva a lui, venendomi incontro con i glutei. Lui la
incitava e lei rispondeva. Poi toccò a me fare la stessa cosa. Incitare
Beatrice e cercare le sue parole, per me.
Era una situazione infernale. Dopo qualche minuto Matteo
espresso un desiderio:
“Elisa.. mmm ho voglia di incularti!
Te lo voglio mettere nel culo! Senti le mie dita!
Era un invito a ficcare alcune dita nel culo di Elisa.
Infilai il medio e presi a chiavarla in sinergia con il movimento del mio
grembo.
“Si si si mmm le sento mmm è bellissimo
oooooooooo Matteo... nmmmm mi fai morire mmmm dal godimento....
“Ora ti inculo mia bella morettina!
Ti voglio spaccare il culo in due!
Guardai lo schermo e vidi Matteo davanti alla telecamera.
Beatrice era seduta sopra il suo grembo a smorza candela, con le cosce aperte.
La punta del cazzo stava rovistando alla ricerca del buco del culo. Poi lo vidi
mentre schiacciava la cappella contro l'orifizio anale, avere la meglio e
dilatarlo, infine affondare nel condotto anale della sorella.
Ripetei la stessa azione. Eravamo speculari, come se ci
stessimo riflettendo allo specchio.
Per quanto mi riguardava ho trovato un po’ di resistenza a
introdurre il cazzo nel culo di Elisa, ho dovuto lubrificarlo con una
abbondante sputata, e poi lavorarlo a dovere per riuscito a farlo entrare.
Poi, dopo le prime sofferenza, il culo di Elisa si adattò alle dimensioni del mio cazzo e per lei divenne subito un diletto e un un piacere immenso prenderlo nel culo.
“Aaaaaaaaaaaa si si Matteo ... mmmmm è....mm è mmm .. mmmmm
fantastico mmm godo mmmmm
Era una delizia inculare la sorellina.
Beatrice era stimolante, ma in quel momento iniziai a
prendere coscienza che lei era solo un immagina virtuale, mentre quello che
stava seduta su di me era Elisa, una donna reale, che godeva, gemeva, si
agitava sul mio cazzo dandomi la sua anima.
Il corpo accaldato di Elisa vibrava ed era piacevole a
toccarsi. Mente la inculavo l’accarezzavo, la baciavo. Ma la mia voluttà non riguardava Beatrice ma
Elisa.
Mi ero talmente concentrato su Elisa che avevo perso di
vista lo schermo e l’azione di quel demonio di Matteo e sua sorella.
Elisa era straordinaria, tutti mi piaceva di lei, la pelle
morbida e sudata, la
schiena il culo rotondo e
liscio, tutto era magnifico. In quello istante presi consapevolezza di averla
desiderata da sempre. Matteo aveva fatto emergere un sentimento intimo che già
esisteva tra me e Elisa. Era stato l'elemento catalizzatore degli istinti
incestuosi che già animavano le nostre intenzioni. In quel momento capivo perché
andavo spesso a visionare le sue foto. La rabbia che mi tormentava nel vederla
chattare con altri ragazzi, era solo gelosia.
Mentre inculavo Elisa con un piede chiusi lo schermo.
“Ma che cosa hai fatto? Matteo? Beatrice?
“Elisa apri gli occhi! Non è lui che ti sta facendo godere
mmm! Sei una scoperta fantastica! Guardami e dimmi che cosa provi in quest’istante?
mmm
“Roby! Si mmmm si oooooooooo Roby! Ho voglia di te! Si mmmm
fammi godere fratellino mmmmmm mmmmmm si si ho voglio solo di te! Ho ancora
impresso nella mente il tuo sguardo quando ti ho sorpreso a guardare le gambe!
Mmmmm sei tu che mi hai sconvolto! Ho immaginato il tuo sguardo su di me,
mentre mi mostravo nuda a Matteo!
“mmm Elisa! Sei un diavolo mmmmmmmmm
Poi fu il delirio dei sensi a dettare il ritmo di quella
straordinaria, unica e meraviglioso chiavata. La prima sborrata gliela feci
sulla faccia e sulle tette.
Tra me e mia sorella cambiò tutto; si era creato una
complicità forte, e nonostante che la vita continuasse su binari di vita
diversi, riuscivamo comunque a ritagliarci dei momenti intimi solo per noi, e
qualche volta in chat con altre coppie di pervertiti.
Così va la vita.
Guzzon59