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venerdì 25 aprile 2014

Lezione di vita alla sorella.

Il social net, un luogo virtuale nel quale, ti estranei dalla vita reale e diventi qualsiasi cosa. Ti improvvisi poeta, scrittore o canaglia, una catarsi totale dello spirito che ti permette di tirare fuori una personalità inedita, anche perversa, quella offuscata dalla prepotenza dalle regole sociali.

Una volontà di potenza assoluta, in grado di renderti libero e di realizzare desideri impensabili.

Per me non era così. Per quello che mi riguarda il legame al social net si limitava soltanto alla navigazione di interesse culturale e visione di immagini e foto pubblicate dai miei contatti.

In rete ero molto coerente con la mia personalità reale.
Sapevo che alcuni amici cuccavano in rete. 
Le ragazze preferivo conoscerle nella vita reale, nell'ambito delle amicizie, in discoteca o in vacanza.

Mia sorella Elisa invece era tutto il contrario di me. Libertina e spregiudicata, aveva una pletora di contatti che ogni giorno gli intasavano la pagina del diario; pubblicandogli fiori, tramonti e immagini fantastiche, accompagnati da frasi e aforismi sdolcinati o richieste esplicite anche di sesso.
In rete dovevi adeguarti, altrimenti eri considerato un solitario sfigato. 
Elisa super contattata, si permetteva di cambiare ragazzo con la stessa frequenza con cui sostituiva il colore della cover dello smartphone.
La ritenevo una spersonalizzazione totale che minava la libertà individuale, che io valorizzavo ed evitavo di sprecarla in cose futili.

Per la sorellina internet era una spietata competizione con le sue stupide amiche, ed i successi si contavano nel numero dei contatti e dei like.

Per lei, l'accanimento mediatico virtuale era diventato una vera a propria ossessione compulsiva. La sua vera realtà. Quindi per mantenere il primato dei like, osava sempre di più, con gesti estremi. Le foto che pubblicava si stavano spingendo ogni giorno oltre ogni limite della decenza, con il nudo esplicito.

Un pomeriggio, mentre ero nella mia camera a studiare, fui colto dalla curiosità di visionare le sue foto.
Mi prese un colpo, quando vidi quella che aveva appena pubblicato; era oscena e mostrava le sue forme fisiche senza lasciare nulla all'immaginazione; se non avesse indossato il reggiseno e le mutandine, praticamente era nuda integrale, immortalata in un autoscatto preso davanti allo specchio della sua camera.

Corsi nella sua stanza. La trovai allungata sul letto che contava i like e leggeva i commenti compiacendosi con se stessa.

“Ma sei impazzita a postare quella foto? Se la vedessero i nostri genitori, ti scorticherebbero viva!
Che cazzo vuoi? Se non ti piacciono le mie foto, puoi fare anche a meno di vederle! Anzi adesso ti blocco! Cosi, non le guardi più!
“Non è una questione di estetica, che ti sto rimproverando! Ma il contenuto osceno! Sei ancora una adolescente! Sicuramente se continui così attirerai le attenzioni di qualche vecchio maniaco!
“Non c'è pericolo! Do l'amicizia solo a quelli che conosco, ai ragazzi della mia età o quelli che non superano i venti anni!
Ma sei cretina! Lo sai quanti vecchi maniaci si nascondono dietro un’apparente faccia di teenager! Sono profili falsi! lo sai? Scommetto che nei tuoi contatti hai un esercito di questi porci!
“Sei invidioso! Lo so! Perché tu non hai tanti amici sulla rete!
Sei una cretina! Quelli non sono amici! Non hai capito un cazzo! Lo vedi questo? Che t’invita in cam!
Si lo vedo!
Adesso ti dimostrerò quanto ti ho detto! Digli si a questo Dio Greco!
Ma! Adesso no! Devo chattare con Marco!
“Lo farai dopo! Adesso scrivi a questo! E ti faccio vedere che ho ragione!

Elisa, seccata, invitò il ragazzo in cam.

“Finalmente! Accendi la cam e fammi vedere come sei fatta! Ho visto che sei molto carina!

“Scrivi: accendi prima la tua! Vorrei vederti anche io!

Scrisse e lui rispose:
la mia non funziona bene! Forse ho un problema con l'assetto o i driver! Domani ne compro una nuova! Dai! Accendi la cam!

La fermai.

“Hai visto! Non ti sembra strano? Uno che mette le foto da modello, da fanatico della bellezza, come narciso, poi non si mostra in cam?
Forse è vero che non gli funziona la cam!
porca miseria! Che cazzo hai nella testa! Prova con quello!

Accettò l'invito di quel ragazzo, che rispose:

Ciao! Finalmente ti degni di rispondere principessa!
“grazie” Ti mostri in cam?
“Si, prima vorrei conoscerti meglio!
“Hai visto le mie foto? Tu ne hai pochine!
“Certo che le ho viste! Sei meravigliosa! Non si vedono bellezze come te in rete!
“Grazie! Da dove digiti?
“Se ti fai un giretto nel mio profilo, scoprirai che abitiamo nella stessa città!
“Che scuole frequenti?
“Sono al quinto anno del liceo classico Petrarca! E tu?
“Al quarto anno del liceo scientifico! Secondo per il mio istituto!
“E' per caso il liceo Volta?
“Si!
“ho degli amici nel tuo Liceo!

Colpendogli la spalla la incitavo a scrivere di accendere la cam!

Elisa scrive:
“Allora che fai? Accendi la cam? Mi piacerebbe vederti!
“E' reciproca! Ma ho bisogno di sapere se sei trasgressiva? Nell’ultima foto si direbbe che tu sia d’indole libertina e trasgressiva! Vorrei constatare se nella realtà tu lo fossi veramente!

Elisa si girò verso di me, chiedendo che cosa dovesse rispondere: Digli di si!

Lo sono! E tu?
“Lo scoprirai! Ora chiedo la tua attenzione. Non sono da solo! Al mio fianco c'è mia sorella! Tu con chi sei?

Elisa, in quel momento, era in posizione prona sul letto a fissare lo schermo, muovendo le dita velocemente sulla tastiera del portatile. Io stavo in piedi, dietro le sue spalle, quando per caso mi cadde lo sguardo sul suo culo.
Mi prese un colpo, appena vidi un particolare sconvolgente. Indossava pantaloncini corti di cotone. Notai che in corrispondenza dell'incontro delle cosce si erano attorcigliati e in sostanza non celavano più nulla di quello che c'era sotto. Elisa non portava le mutande; per questo potevo scorgergli la figa. Una leggera peluria copriva le grosse labbra e lo spacco in mezzo, rosso, si delineava perfettamente; Il clitoride era schiacciato contro il materasso. Era stupefacente, un quadro d’alto contenuto erotico che produsse immediatamente conseguenze devastanti nella mia zona inguinale.
La peste aveva uno scoscio fantastico e in quel momento lo esibiva tenendo le gambe leggermente divaricate e giocando con la punta dei piedi.
In un attimo quella scena s’impossessò dei miei sensi inducendomi un’incipiente erezione, che stava già somatizzando pensieri proibiti.

Elisa si girò verso di me e mi sorprese con lo sguardo sul suo culo. D'istinto chiuse le cosce e non disse nulla, ma i suoi occhi apparivano perplessi per quell’occhiata inopportuna.

Allora cosa gli rispondo?
Cosa?

Mi ero distratto a guardare il suo meraviglioso tempio di venere.

A sto tipo! Vuole sapere se sono trasgressiva e se accetto alcune condizioni! Con lui c'è anche la sorella! A me puzza sta cam!
E' proprio quello che cercavo di dirti! Vedrai che è un vecchio porco! Ti sta preparando un tranello per vederti in cam! Digli che anche tu sei con tuo fratello!

Scrisse: “Vicino a me c'è mio fratello!

Il tipo:
benissimo! Mmmm Elisa... era proprio quello che speravo! Ora ci divertiremo un casino se farai quello che ti chiederò!
continuo a non capire! Che cosa intendi?
sei trasgressiva?
Si!
allora dove è il problema?

M’intromisi io.

facciamola finita con la trasgressione! Accendi la cam! E vediamo con chi abbiamo a che fare! Sicuramente con un vecchio pervertito!
Va bene!

Elisa pigiò sul tasto e magicamente si aprì la finestrella. Il monitor era ad alta definizione e la luce era abbondante e sufficiente a mettere in chiaro l'immagine del nostro amico.
Sullo schermo apparve un adone. Capelli ricci e biondi. Occhi azzurri e viso rotondo e angelico. Era un nostro coetaneo. Elisa s’incollò allo schermo; a fissarlo affascinata dalla sua bellezza, poi si girò verso di me facendomi un segnaccio. Come dire; sei un coglione! Alzai le spalle: come dire uno su mille capita che sia giovane!

Ci rimasi male. Il tipo non sole era giovane, ma era anche un bel ragazzo. Poi allargò la visuale e vicino a lui comparve una dea, che gli somigliava come una goccia d'acqua. Bionda e bella come lui.

Ciao Elisa! Mi chiamo Matteo! Lei e mia sorella gemella Beatrice! Il moretto che vedo dietro di te presume che sia tuo fratello?
Si è mio fratello Roberto!

S’intromise la ragazza.

“Ciao Roberto! Piacere di conoscerti!

Elisa mi fece segno di stendermi accanto a lei e rispondere.

“Ciao Beatrice! Il piacere è anche mio!

Elisa mi sussurrò nell'orecchio di scrivere che era bellissima.

“Sei molto bella!
Anche tu! E mi piaci molto!

Appena lessi quelle parole, il sangue cominciò a bollirmi nelle vene. Beatrice era bellissima, sembrava una modella e gli piacevo. Mi sembrava di sognare ed ero turbato, e sorpreso delle mie reazioni, perché per la prima volta mi ero lasciato coinvolgere emotivamente da un contatto virtuale. Elisa spostò il portatile e d'impeto scrisse.

“Sentite ho una proposta! A me Matteo piace un sacco, e pare che Beatrice abbia fatto colpo su Roberto! Che cosa ne direste se c’incontrassimo per conoscerci meglio? Potremmo andare tutti al Fanny! Sabato sera! Vi va?

Incrociai le dita sperando che rispondesse di si, invece Matteo rispose:

Certo! Ma solo dopo aver fatto amicizia!

C'era qualcosa che stonava.

Elisa ribatte:
Ormai lo siamo!
Si! Ma noi vogliamo approfondire l'amicizia, in modo particolare!
“Non capisco!
“Mettete il viva voce! Cosi non siamo costretti a scrivere e possiamo parlare liberamente!

Spostò il computer e inquadrò Beatrice. Poi lo punto contro il muro e vidi la mia faccia su un grande schermo! Avevano un proiettore. Poi m’interpellò.

Roberto ti piace Beatrice!
Si! Moltissimo!
E' una bella ragazza! vero?
Si!
“A Beatrice piaci molto anche tu! Così vorrebbe farti un dono speciale! Si spoglierà per te!

Mi venne un crampo allo stomaco e non fui capace di rispondere.

Elisa mi diede una gomitata su un fianco e a bassa voce.

Sei impazzito! Questo è pazzo! Fa spogliare la sorella in cam! Chiudo!
“No! Ti prego, vediamo fino a che punto vuole arrivare!
Ho capito! Ti piace la ragazza! Vero?

Beatrice era un incanto; non mi sarei perso il suo spettacolino erotico per tutto l'oro del mondo, anche a costo di strozzare mia sorella. Elisa insiste:

“Digli che vorresti continuare in privato solo con lei!

Matteo rispose che non era possibile. Se volevamo conoscerci dovevamo farlo a modo suo. Elisa alla fine, sebbene scocciata, accettò, anche lei era curiosa di vedere fino a che punto si sarebbe spinto quel folle. Meglio così avrei evitato di strozzarla.
 
Matteo aveva messo una musica di sottofondo. Beatrice era al centro della stanza. Indossava un top e una gonna cortissima. Seguendo il ritmo della melodia muoveva il corpo sinuosamente. Si stava cimentando in una lap dance conturbante che mi stava facendo sballare i sensi. Ero eccitato. Il cazzo si era infossato nel materasso e mi dava fastidio. Avrei voluto tirarlo fuori e menarmelo. Ma la presenza di mia sorella m’impediva di fare gesti inconsueti. Che sofferenza, seguire quella danza erotica, senza poterla toccare.

Lo spogliarello si stava svolgendo lentamente, al ritmo di quelle note sensuali; quando arrivò all'ultimo indumento, un perizoma sconvolgente, si fermò.

Matteo riprende a parlare.

“Bene! Elisa! Mi aspetto da te lo stesso dono!

Elisa scattò sulle ginocchia, come una molla, sottraendosi dalla visuale della telecamera.

Scusami Matteo! Mi dai qualche minuto?

Beatrice era stupenda. Mi aveva incantato. Avrei voluto che portasse a termine lo spogliarello. Mi aveva messo il pepe in corpo. Fremevo dalla voglia di vederla nuda, completamente.

Elisa, non visti dalle telecamere, mi stava strattonando violentemente.

“Ma ti sei rincoglionito? Vieni qua, a farmi la morale sui pericoli insiti in Internet e poi tu ci caschi come un scemo! Io non ci sto al suo gioco! Anche se mi piace, non vuol dire che devo fare quello che vuole lui!
“Ma che ti costa! Lui ha fatto spogliare la sorella!
“Per fare un piacere a te! E secondo lui io dovrei fare la stessa cosa?
“E una multi chat! Ho capito come funziona! Ci alterniamo! Beatrice interagisce con me e tu con lui!
“nella stessa chat? Ma ti rendi conto che cavolata! E poi io certe cose non le faccio in pubblico, addirittura davanti a te!
“Ma fammi il piacere! In giro dicono che non è così! Non sono un idiota! E so che cosa combini con quel computer! Adesso vorresti farmi credere il contrario! Ti piace Matteo?

Esito un pochino, poi.

“Si! Mi piace! È un figo della madonna! Uno ragazzo così non l'ho mai incontrato in rete!
“E allora? Se lo vuoi conquistarlo e conoscere dal vivo, gli devi fare vedere qualcosa! Sei una bella ragazza e sono sicuro che lo affascinerai! Se vuoi chiudo gli occhi! Così ti vede solo lui!
“Giuri che non guardi!
“Te lo prometto! Anzi mi giro verso il muro!

Ritornammo nel campo visivo della cam.

“Allora? Elisa che fai?

Elisa, non rispose, prese il lettore mp3, scegliendo un motivo che gli piaceva. Poi si piazzò davanti alla telecamera del portatile iniziando a ballare. Mi fece segno di girarmi verso il muro.

Sentivo la musica e immaginavo quella peste, mentre si mostrava a Matteo. La voglia di guardare era troppo forte. Sentivo Matteo che incitava Elisa, apprezzando le sue qualità di danzatrice e la bellezza delle sue grazie.

“Sei bellissima! Dai! Muovi i fianchi, così! Come un’odalisca! Cazzo! Sei magnifica! Ora guarda Beatrice e fai come lei!

Pensai: Che cavolo doveva guardare Elisa?

Ci fu un silenzio tombale, poi sentì il suo respiro. Era forte e sembrava in affanno. Ero curioso e alla fine la voglia di guardare ebbe la meglio e mi voltai.

Elisa si stava mostrando in una superba pecorina. Era sul letto con il culo girato verso l'obbiettivo, fissando lo schermo; nello stesso istante vidi Il culo stupendo di Beatrice in primo piano, con le cosce spalancate, mentre si sgrillettava la fica. Sembrava che si stessero specchiando, una simmetria sessuale incandescente. Beatrice ed Elisa si stavano masturbando in perfetta sinergia.

“Adesso cambiamo musica! Bea vieni qua! E mostra alla nostra Elisa quando sei brava a succhiare il cazzo de fratellino!

Ero ipnotizzato da quella situazione assurda, che stava degenerando in sesso esplicito. La situazione c’era sfuggita di mano. Non avevo previsto quello sviluppo incredibile. Guardavo lo schermo osservando quello che stava eccitando Elisa. Sul monitor campeggiava il cazzo di Matteo che era stimolato dalla sorella. La mano di Beatrice lo impugnava totalmente e spostava velocemente la pelle, su e giù, in una sublime pugnetta.

Anche Elisa, sembrava incantata da quelle immagini e stava seguendo l'evoluzione di quella scena con lo sguardo fisso sul monitor, aumentando il movimento delle dita sulla fica. 

Ma la cosa sconvolgente era che io mi stavo eccitando a guardare lei, mentre si sgrillettava le labbra della vagina, infiammata dal desiderio. Non sapevo cosa fare. Mi sentivo in imbarazzo!

“Roberto! Non stare lì impalato come un baccalà! Unisciti alla sorellina! E spogliati anche tu!

Ero completamente succube di quel diavolo di Matteo. Ubbidì subito alla sua richiesta. Mi tolsi gli indumenti. Mi trovai nudo al cospetto di mia sorella, con una imponente erezione che oscenamente spuntava dal mio grembo.

“Roberto! Complimenti! Hai un bel cazzo! Guarda Beatrice!

La biondona avvicinò la faccia alla telecamere e si leccò le labbra in modo voluttuoso.

“mmmmmmm è bellissimo… lo voglio.

Elisa era perdutamente in preda al delirio. La mano strofinava una figa infiammata dal desiderio. Man mano che Elisa incalzava sulla sua figa menavo il mio cazzo con violenza. A volte ci guardavamo con occhi lucidi.

Quello che arrivò in seguito fu una scena che ci sconvolse ancora di più, come se fossimo stati colpiti da un fulmine ad alto voltaggio.

Beatrice, s’inginocchia davanti al fratello, afferra il cazzo lo stimola con alcuni
colpi di mano, poi si avvicina con la bocca e attacca a pompare con grande slancio, facendo oscillare la criniera bionda che incorniciava il suo bellissimo viso. Le labbra incarnate e rosse come fragole, erano aperte e scivolavano lungo i bordi di un cazzo bagnato dalla sua saliva. 

Una scarica d’adrenalina mi fece vibrare la schiena. La zona lombare fremeva e la mente sembrava sciogliersi in un inferno di fuoco.

Quel diavolo di Matteo c’incalza:

“Elisa! Ora voltati e fai un lavoretto di bocca a tuo fratello! Lentamente! Davanti alla telecamera! Voglio godermi ogni istante! Fai finta di farlo a me! Come la mia bella sorellina sta facendo immaginando di avere in bocca il cazzo di tuo fratello!

Elisa sembrava in preda al demone dell'eros! Matteo come Dionisio, con il suo fascino irresistibile aveva corrotto la sua mente. Si era trasformata in una menade, in stato d’ebbrezza ascetica, che voleva godere e far godere il suo dio. La stava manovrando come voleva lui.

Elisa si girò verso di me. Mi fissò negli occhi senza dire nulla. Sembrava
posseduta dal quel demone di Matteo. Poi abbassò lo sguardo sul mio cazzo in tiro. Sorrise. Lo afferrò con una mano e iniziò a segarlo per alcuni istanti. Poi si accostò con la bocca e le sue labbra carnose divennero la cornice perfetta del mio pistone. Le due scene erano similari. La bionda e la mora, impegnate a pompare, unite in una legame simbiotico.

Non avrei mai immaginato che Elisa fosse così brava con la bocca. Fu una vera sorpresa scoprire il suo talento. Non avevo molta esperienza di donne, ma da come succhiava mi pareva che la cara sorellina fosse esperta in materia. La guardai con lussuria, mentre stava gattoni sul letto. Il suo fondo schiena sembrava una pera. Sotto il suo petto si notavano le grosse tette che oscillavano come dei grossi provoloni, seguendo il movimento della testa. La piccola demone sapeva farci con il cazzo.

“Wowwwwwwwww Elisa! Che pompinara! Mmm dai fino in fondo! Prendilo tutto in gola! Come fa mia sorella! mmmmm Roberto! Ti piace! Il lavoretto di Elisa?
“Si mmmm è brava mmmmm

La voce di Matteo ci stimolava. Aveva messo il suo cazzo in primo piano in modo che potessi vedere la sorella, mentre lo succhiava e lo leccava. L'ambiente si era scaldato. Il godimento era molto intenso. Il calore della bocca di Elisa mi stava sconvolgendo l'anima. In un impeto di adrenalina gli afferrai il seno e attaccati a stringerlo forte mentre lei continua senza fermarsi a pompare il mio cazzo.

Roberto! Fai come me! Chiavala in bocca!

Quel dannato, aveva afferrato la testa dorata di Beatrice e stava scopando nella sua bocca. Muoveva il bacino velocemente. Emulare quel demone era per me la cosa più piacevole che potessi fare.
Dopo i primi colpi vidi Elisa che stava soffrendo e la sentivo soffocare, mentre spingevo il cazzo nella sua gola profonda. Dovetti fermarmi per permettergli di respirare e sputare i conati di vomito e saliva.

“Ora invertite i ruoli! Tu Elisa girati e mostra il culo a tuo fratello! Tu Roberto fai come me!

Guardai lo scherma e vidi quel diavolo biondo che aveva la faccia immersa nei glutei di Beatrice! Cribbio che culo! Quel satanasso lo stava scavando fino in fondo con un enfasi incredibile.

Elisa, nello stesso istante, aveva esposto il suo lato b davanti ai miei occhi alterati. Appena lo vidi senza veli rimasi incantato. Non era inferiore per beltà a quello di Beatrice. Posai le mani sulla pelle morbida e calda dei glutei. Era liscia come il velluto. Poi m’inginocchiai e feci lo stesso gesto di Matteo. Afferrai i fianchi e introdussi la faccia nel suo meraviglioso scoscio. La nicchia vaginale era stupefacente, una conchiglia deliziosa a vedersi, con l'incavo anale formava un immagine superba.
Nutriti gli occhi e la mente di quella meraviglia della natura, attaccai a
spazzolare quella cavità delle delizie. Era stupefacente leccare la sua fichetta umida e profumata come una rosa. Separai le piccole labbra crestate e con la lingua rovistai nella carne viva, unta dagli umori segreti in abbondanza.

“mmmmm si mi piace! Mmmm Matteo! Mmmm ti voglio mmmmm

Elisa si era calata perfettamente nel personaggio. Gemeva immaginando che la mia bocca fosse quella di Matteo. Era lui che la faceva godere. Io ero solo una protesi. L'altra parte speculare. Beatrice gemeva come Elisa invocando il mio nome. In sostanza c’eravamo fusi a distanza. Non esisteva il teletrasporto, ma quella era una soluzione perfetta. Quello che sentiva Elisa lo sentiva anche Beatrice e io e Matteo eravamo in sintonia con le nostre sorelle.

Dopo aver rovistata con grande energia tra il buco del culo ed il clitoride, soffermandomi con grande gusto a leccare e mordere le morbide labbra vaginali, Matteo ci invitò a fare il supremo passo.

Esitai un attimo prima di continuare. Pur avendo i sensi alterati capivo che il
passo successivo richiedeva un atto di coraggio che avrebbe infranto una legge morale. Era un atto che avrebbe sancito l’inizio di una avventura che ignorava un tabù condannato dalla morale e dall'etica. Sarebbe stato incesto. Un atto estremo che ci avrebbe cambiato la vita, e fatti cadere in un girone di lussuria peccaminosa senza alcun ritorno alla vita di prima.

Vidi Matteo che si avvicinava con la punta del cazzo allo scoscio di sua sorella. Impugnando il nerbo come una mazza. Lo fece razzolare su e giù e poi spinse dentro fino a farlo sparire completamente nel tempio di Afrodite. Nello stesso istante Beatrice emise un singulto che mi fece tremare la schiena:

mmmm siiiiiiii aaaaaaaaaaaa Roberto mmmmmmmm si scopami mmmm forte mmmmm

Sentire gemere Beatrice che gridava il mio nome era come se un tornado di adrenalina mi stesse tormentando i sensi. Mi alzai e mi accostai al culo di Elisa che, accettando la situazione sconvolgente, aspettava trepidante, a gattoni, davanti a me, in una straordinaria pecorina. Aveva le cosce divaricate, la fica umida e lucida, che lei teneva in caldo masturbandosi con frenesia e si mostrava in tutta la sua magnificenza.
La grossa cappella, ingrossata fino all'estremo, iniziò a rovistare tra le piccole labbra; fu il primo contatto con la parte intima di mia sorelle che mi fece vibrare la schiena; incalzai con forza eccitato cercando di divaricare le piccole labbra crestate, poi prevaricando ulteriormente in quella morbidezza, individuai l'ingresso vaginale, quindi una leggera spinta e subito feci sparire il bulbo bagnato in quell'inferno, poi una altra più forte e la nicchia accolse il resto del corno.

“Aaaaaaaaaaaaaaa mmmm Matteo mmmmmmm

Un caldo intenso avvolse il cazzo e la mente cominciò a turbinare di emozioni inaudite, mai provate prima di allora. Il gemito di Elisa esalto le mie prestazioni.

Mi afferrai alla vita stretta di Elisa e cominciai a pompare con enfasi dentro di lei. Il cazzo, lucidato da un strato di sostanza oleosa, scivolava nel pertugio vaginale fino in fondo, fermandosi in profondità. Era una immagine straordinaria, assistere a quell'invasione sensuale del cazzo, circondato dai bordi della fica in tensione, che spariva tra i glutei rotondi e bianchi come la neve. Nello stesso istante Elisa continua a gioire invocando il nome di Matteo:

Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mmmmmm aaaaaaaaaaa Matteo... mmmm chiavami forte... voglio impazzire mmmmm Matteo siiiii iii fammi sentire il tuo ardore mmmmmm si si si

Dall'altra parte si sentiva un eco che ripeteva le stesse parole, solo il nome invocato era diverso.

Matteo spingeva nelle fica di sua sorella chiamando il nome di Elisa e lei rispondeva a lui, venendomi incontro con i glutei. Lui la incitava e lei rispondeva. Poi toccò a me fare la stessa cosa. Incitare Beatrice e cercare le sue parole, per me.

Era una situazione infernale. Dopo qualche minuto Matteo espresso un desiderio:

Elisa.. mmm ho voglia di incularti! Te lo voglio mettere nel culo! Senti le mie dita!

Era un invito a ficcare alcune dita nel culo di Elisa. Infilai il medio e presi a chiavarla in sinergia con il movimento del mio grembo.

Si si si mmm le sento mmm è bellissimo oooooooooo Matteo... nmmmm mi fai morire mmmm dal godimento....
Ora ti inculo mia bella morettina! Ti voglio spaccare il culo in due!

Guardai lo schermo e vidi Matteo davanti alla telecamera. Beatrice era seduta sopra il suo grembo a smorza candela, con le cosce aperte. La punta del cazzo stava rovistando alla ricerca del buco del culo. Poi lo vidi mentre schiacciava la cappella contro l'orifizio anale, avere la meglio e dilatarlo, infine affondare nel condotto anale della sorella.

“Aaaaaaaaaaaa mmmmm Roberto mmmmm Si inculami mi piace  mmmmm

Ripetei la stessa azione. Eravamo speculari, come se ci stessimo riflettendo allo specchio.

Per quanto mi riguardava ho trovato un po’ di resistenza a introdurre il cazzo nel culo di Elisa, ho dovuto lubrificarlo con una abbondante sputata, e poi lavorarlo a dovere per riuscito a farlo entrare.
Poi, dopo le prime sofferenza, il culo di Elisa si adattò alle dimensioni del mio cazzo e per lei divenne subito un diletto e un un piacere immenso prenderlo nel culo.

“Aaaaaaaaaaaa si si Matteo ... mmmmm è....mm è mmm .. mmmmm fantastico mmm godo mmmmm

Era una delizia inculare la sorellina.
Beatrice era stimolante, ma in quel momento iniziai a prendere coscienza che lei era solo un immagina virtuale, mentre quello che stava seduta su di me era Elisa, una donna reale, che godeva, gemeva, si agitava sul mio cazzo dandomi la sua anima.
Il corpo accaldato di Elisa vibrava ed era piacevole a toccarsi. Mente la inculavo l’accarezzavo, la baciavo.  Ma la mia voluttà non riguardava Beatrice ma Elisa.
Mi ero talmente concentrato su Elisa che avevo perso di vista lo schermo e l’azione di quel demonio di Matteo e sua sorella.

Elisa era straordinaria, tutti mi piaceva di lei, la pelle morbida e sudata, la

schiena il culo rotondo e liscio, tutto era magnifico. In quello istante presi consapevolezza di averla desiderata da sempre. Matteo aveva fatto emergere un sentimento intimo che già esisteva tra me e Elisa. Era stato l'elemento catalizzatore degli istinti incestuosi che già animavano le nostre intenzioni. In quel momento capivo perché andavo spesso a visionare le sue foto. La rabbia che mi tormentava nel vederla chattare con altri ragazzi, era solo gelosia. 


Mentre inculavo Elisa con un piede chiusi lo schermo.

“Ma che cosa hai fatto? Matteo? Beatrice?
“Elisa apri gli occhi! Non è lui che ti sta facendo godere mmm! Sei una scoperta fantastica! Guardami e dimmi che cosa provi in quest’istante? mmm
“Roby! Si mmmm si oooooooooo Roby! Ho voglia di te! Si mmmm fammi godere fratellino mmmmmm mmmmmm si si ho voglio solo di te! Ho ancora impresso nella mente il tuo sguardo quando ti ho sorpreso a guardare le gambe! Mmmmm sei tu che mi hai sconvolto! Ho immaginato il tuo sguardo su di me, mentre mi mostravo nuda a Matteo!
“mmm Elisa! Sei un diavolo mmmmmmmmm
 
Poi fu il delirio dei sensi a dettare il ritmo di quella straordinaria, unica e meraviglioso chiavata. La prima sborrata gliela feci sulla faccia e sulle tette.

Tra me e mia sorella cambiò tutto; si era creato una complicità forte, e nonostante che la vita continuasse su binari di vita diversi, riuscivamo comunque a ritagliarci dei momenti intimi solo per noi, e qualche volta in chat con altre coppie di pervertiti.

Così va la vita.


Guzzon59

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