Ilaria e Sara sono due
amiche di lunga data, cresciute praticamente insieme; entrambe sono molto belle
ed hanno un fisico dolce e armonico grazie a lunghi anni di danza.
In particolare però tra
le due spicca Ilaria per il suo seno prorompente e lo sguardo da cerbiatta
indifesa, che rivelerebbe essere apparentemente la più ingenua tra le due. Non
è così
Ha anche un lato che
esalta la sua personalità di donna bellicosa, che spesso la porta a scontrarsi
con i ragazzi che cercano di prenderla in giro allo solo scopo di portarsela a
letto. Lei, intuendo le intenzioni lascive dei maschietti, li bistratta con
atteggiamenti anche aggressivi.
Sara ha anche un
fratello, Antonio, che ha da poco compiuto 18 anni: nonostante la sua relativa
giovane età, si è già dato da fare molto col gentil sesso, complice il suo
splendido fisico scolpito dai duri allenamenti della boxe e il suo viso sempre
strafottente e impudente, da vera canaglia.
Siamo in pieno luglio e
Sara confessa alla sua migliore amica Ilaria, di essere ormai esasperata dal
comportamento del fratello: non c'è un giorno che lei non lo trovi in compagnia
di qualche sua amichetta a fare sesso sfrenato e rumoroso.
e riempiva di volgarità
una biondina molto giovane e carina che, abbracciata alle sue possenti cosce
muscolose, spompinava con difficoltà il suo enorme membro.
Sara vorrebbe quindi che
suo fratello si calmasse un po' e iniziasse a rispettare le ragazze, smettendola
di considerarle un sollazzo da incitare con un frasario degno di uno
scaricatore di porto.
Le poche volte che ha
tentato un approccio in tal senso, purtroppo non ha avuto alcun ascolto e lei
non vorrebbe mettere in mezzo i genitori per evitargli ulteriori problemi oltre
a quelli scolastici (è già stato bocciato due volte).
Ilaria, dispiaciuta per
la sua amica, ergendosi paladina delle povere ragazze utilizzate da quel
maniaco egoista e fallocratico, decide di darle una mano spiegandole che
parlerà lei con suo fratello; con la scusa di dover aspettare Sara a casa sua
per poi uscire insieme, ne approfitterà per fare una chiacchierata con Antonio,
cercando di farlo ragionare un po'.
L'indomani, la nostra
eroina formosa si presenta a casa della sua amica per compiere la sua
importante missione, degna del coraggio di Giovanna d’Arco: da brava sprovveduta
però, ha indossato qualcosa di poco idoneo al caso, ovvero una canotta un po'
troppo aderente per il suo seno prosperoso, ed un paio di shorts un po' troppo
corti. D'altronde è anche una torrida estate e di certo non si può andare in
giro col cappotto.
Le apre la porta proprio
il fratello di Sara, che la squadra lascivamente soffermandosi proprio sulle
sue tette; Ilaria, dopo averlo guardato male, lo liquida dicendogli che deve
aspettare sua sorella per un impegno.
Mormorando qualche frase
sconcia sotto i denti e toccandosi ripetutamente il davanti dei suoi logori
jeans, Antonio accompagna Ilaria nella stanza della sorella. Lungo il
corridoio, da perfido gaglioffo qual era, gli cede il passo al solo scopo di
potersi godere il lato B di Ilaria , immaginando scenari erotici con quel
postribolo della cuccagna; poi ritirandosi nella sua, con una incipiente
erezione, decide di contattare un sua amichetta al fine di sfogare il desiderio
che gli tormentava l’inguine.
In quel momento Ilaria lo
sente parlare con qualcuno al telefono: è una delle sue "amichette"
con la quale intavola una volgarissima conversazione, invitandola a
raggiungerlo il prima possibile a casa perché ha proprio bisogno di svuotarsi
le palle.
Sfortunatamente per lui
la sua "amichetta" non sembra essere disponibile per qualche ragione,
e la telefonata si conclude con una serie di improperi dovuti alla sua
frustrazione.
Ilaria, infastidita dall’atteggiamento
irriverente di Antonio verso l’amichetta di turno, decide che quella era
l’occasione adatta al caso, quindi si reca nella stanza di Antonio per
intavolare quella famosa conversazione promessa a Sara: lo troverà a torso nudo
stravaccato sul letto mentre si massaggia lascivamente il vistoso rigonfiamento
sui jeans.
La nostra eroina proverà
a spiegare ad Antonio che le fanciulle vanno trattate con gentilezza e
delicatezza:
“Posso entrare?
“Certo! In questo momento
saresti la persona giusta!
Il giovane più che mai
allupato la fissò avendo in testa un progetto adatta all’amica del cuore di sua
sorella.
“Giusta per che cosa?
“Non sei una bambina! Sei
più grande di me! E certamente più esperta!
“Che cosa vorresti
insinuare?
Antonio, tutto sommato
era un bel ragazzo, il lato ribelle della sua personalità lo rendeva anche un
soggetto affascinante. Ilaria, in fondo ne era attratta; una donna dal
carattere forte contro un ragazzo, che in sostanza non era diverso da lei; poi
in quella posa rilassata sembrava un dio; fissava i muscolo del petto con
sguardo lucido e rapita dalla plasticità del torso; Antonio, che a fronte di
una giovane età aveva acquisito molto esperienza in fatto di donne, come un
rapace, colse quel leggero sbandamento emotivo, si alzò dal letto, senza
distogliere il suo sguardo, con una mossa improvvisa e repentina, sollevò la
canotta, iniziando a soppesare i suoi grossi e sodi seni come fossero meloni,
per poi leccarli e succhiarli con gesto famelico.
La nostra eroina, presa
in contropiede dall’azione impensabile del giovane diavolo, si bloccò impotente,
incapace di respingere l’azione lasciva del ragazzino.
Antonio, in mancanza di
una risposta contraria di Ilaria, estese il campo d’azione verso il basso,
conquistando la successiva piazzaforte: le natiche.
In pochi minuti la
situazione si era ribaltata. La battagliera Ilaria si trovò completamente in
balia della focosità di Antonio, che stava incalzando come un vero guerriero
impavido.
La bocca di Antonio si
nutriva avida dei capezzoli del seno di Ilaria, che suo malgrado si erano
inturgiditi, perché si era lasciata sedurre da quell’adone ed eccitata dalle
carezze delle sue mani da pugile che spaziavano in ogni dove.
Non riuscendo più ad
arginare quella furia della natura, aveva lasciato il suo corpo alle mercé del
ragazzo, facendolo diventare un vero e proprio gingillo del divertimento delle
sue intenzioni lascive; quindi si ritrovò bloccata in una condizione quasi di
stordimento mentale; rassegnata a subire senza reagire, da qui in poi, una serie
di azioni devastanti del giovane che la porteranno a soddisfare le sue voglie.
“ora succhiami il cazzo!
Voglio vedere quanto sei brava!
Si abbassò mutande e
jeans ostentando una enorme erezione. Il cazzo si manifestò borioso davanti
agli occhi di Ilaria, che pur avendolo immaginato dalle parole della sua amica
del cuore, vederselo davanti era tutta un'altra storia. Faceva impressione. Il
corpo gli tremò appena le sue mani si impossessarono di quel grosso palo caldo
e palpitante, come se avesse un anima propria.
Antonio, senza tanti
complimenti, la fece abbassare e gli presentò la grossa cappella davanti alla
bocca.
“Ora succhia! Mmm così
tutto in bocca mmm mmmm
Ilaria in pochi gesti si
ritrovò con le gote gonfie e, con difficoltà cercava di ingollare parte di un
cazzo lunghissimo e voluminoso.
“Basta. Ora voglio
chiavarti! Ho le palle piene e non resistono più!
Ilaria, spinta supina sul
letto si ritrovò nuda, gambe in aria, a subire una estenuante scopata. Antonio
prese a muoversi in lei, facendo scivolare il grosso palo in profondità, tutto
dentro, fino alla base dell’inguine, incalzando poi con rabbia:
“che cosa volevi dirmi! E?
Mmm to to mmmmm mi sembravi così decisa mmmmm
“niente! Mmmm niente!
Mmmmmm dai chiavami mmmmmmmm fammi godere!
“Tutto qui? Tu sai tutto
di me vero? To mmmm te te te mmmmm
I movimenti del bacino
erano energici e veloci. Un giovane stallone, nel pieno del vigore fisico che
si stava scatenando con tutta la sua forza:
“Si! Haaaaaaaaa Mmmmm
mmmm non abbastanza! Adesso si! Mmm sei una animale…. Meraviglioso mmmmmm
hhhhhhhhhhhh godo oooooooo godo ooooo
“So riconoscere le troie!
Mmmmm quando le vedo mmm sei venuta con una scusa del cazzo! solo per farti
scopare da me vero?
“si si si si mmmmm si ci
speravo mmmmm
“troia! Lo sai che sei
una troia! Mmmm
“Ti piacciono le troie?
mmmmm lo so mmmm si mmmmmm non mi importa di come mi tratti! Sono una troia?
Si! Sono una puttana! se ti fa piacere! Insultami! Mmm ora chiavami mmmm e
chiavami forte mmmmmmmmmmmm bastardo figlio di puttana! Voglio godere mmmm
godere eeeeeee
“ahahahahha con vero
piacere! Troia aaaaaaaaa ahahahah lo so che voi donne siete tutte puttane! E vi
piace il bastardo figlio di puttana come me! Che sa trattarvi come meritate! Da
zoccole! Ahahahah
“Si mmmm si… sei un bastardo
mmmmmmmm e mi fai morire mmmmmm godo mmm cazzo sto godendo mmmmmmmm
Gli orgasmi si ripetevano
con una frequenza impressionante. Il giovane capì che dipendevano dal suo
comportamento arrogante e dagli insulti, così continuò ad infierire con i
peggiori impropri, che alla amica della sorella piacevano. Per Antonio, un metodo efficace,
appreso sul campo di battaglia ed era diventato il suo stile di vita; Ilaria venne
scopata con violenza in tutte le posizioni possibili ed immaginabili; Antonio,
in quel marasma dei sensi, dopo avergli lavorato il buco del culo, dilatandolo
in modo osceno; prima di arrivare al capolinea di quel tormentone sessuale; passò
al condotto anale, sconquassandolo con
impeto e deformandolo in modo sconcio a causa dalle enormi dimensioni del suo cazzo; era il suggello
della sua impresa, la firma d’autore di quel focoso giovane ribelle.
Sara, nello stesso
istante, stava degustando una calda cioccolata, al bar, di sotto.
Il gusto dolce del cacao
si conciliava perfettamente con quanto stava immaginando, gli sembrava di
vedere la sua amica Ilaria, maschiaccio combattente, che sapeva mettere a posto
i ragazzi prepotenti come Antonio, in quel momento impegnata come un’eroina d’altri
tempi ad impartire una sonora lezione di vita a quel maniaco.
Si sentiva in ogni caso seccata
che fosse Ilaria a mettere a posto la focosità irrazionale del fratello, quando
doveva esser lei a mettere le cose in chiaro.
Affronto che ha sempre
rinviato a “sine die”, a causa del suo carattere schivo, che gli impediva di
reagire: relegandola in una silente mortificazione e rassegnazione a
condividere con quel mostro esecrabile lo stesso tetto.
Per lei era una
situazione avvilente, perché stonava con la sua personalità perbene, avendo
fatto del rispetto della persona la regola di vita. Ora ci pensava la sua amica
a sistemare le cose.
Bevve l’ultimo sorso di
cioccolata, si leccò le labbra carnose; dopo avere pagato il conto, si avviò
verso casa.
Aprì la porta titubante.
In cuor suo temeva il peggio per la sua amica. Conosceva il carattere del
fratello, arrogante e irrispettoso verso tutti, soprattutto le donne.
Sara, appena entrata in
casa, fu aggredita da urli disumani; provenivano dalla stanza del fratello.
Pensò: “cazzo la sta picchiando!
Si disperò per la sorte dell’amica
del cuore. Con il fiato bloccato in gola corse lungo il corridoio fino alla
porta d’ingresso della stanza da letto del fratello; le urla di Ilaria si
sentivano perfettamente, ma anche gli impropri del fratello.
“Tè zoccola! Credevi di
essere più furba delle altre puttane che mi sono scopato! To ti spacco il culo!
Dai dimmi che ti piace prenderlo nel culo! To to sei una troia come tutte le
altre che non aspettava altro di prenderlo nel culo to!
“hahhahahaha aahahahhah
Sara rimase allibita da
quel frasario delirante e sconcio; ma ciò che sconvolse la sua mente era lo
scenario che immaginava: “il fratello stava violentando la sua amica Ilaria!
Sconvolta da quella idea
spalancò la porta ed irruppe dentro; nello stesso istante la sua amica Ilaria:
“Si si si mmmmmm trattami
da puttana! Ho desiderato da tempo farmi chiavare da te! Mmm si mi piace prenderlo
nel culo! Quella smorfiosa di tua sorella, con i suoi racconti su di te, sulle
dimensioni mostruose del tuo cazzo! Dio! Immaginarlo mi faceva impazzire dal
desiderio! Invidiavo le stronzette che ti scopavi! Si si mmm godo mmmmm sto
godendo come una vacca! la tua vacca si si mmmmm
“ahahahha La cara
sorellina! Mi ha aiutato con la pubblicità subliminale ahahaha to Ilaria hai
culo rotondo e sodo prendi! voglio fartelo rosso mmmmmm prendi! Ti fa male!
Ahah
“si si picchiami! Fammi
la bua! Mmmm godo mmmm
Antonio si stava
accanendo con sonori schiaffi che impattavano con violenza sulla pelle delicata
delle natiche di Ilaria, arrossandola.
“skiaf skiaf skiaf…
Il rumore secco delle
sberle aleggiava nella stanza, coperto solo dai singulti di
Ilaria, acuti lirici
degni dei grandi teatri, che segnalavano un godimento intenso, dovuto
all’effetto sinergico degli schiaffi e del cazzo che martellava nel culo.
Sara, sbigottita da
quella scena inaudita ed incomprensibile, lanciò un urlo isterico che attirò
l’attenzione del fratello e della amica del cuore.
“aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah
Ilaria si girò verso
l’amica: “Cazzo Sara!
Si divincolò con
l’agilità di un gatto, spezzando il rapporto passionale; imbarazzata dalla
presenza dell’amica del cuore che urlava dalla rabbia si liberò dalla presa di
Antonio, afferrò i pantaloncini in jeans e la canotta fuggendo via come un
coniglio braccato dai segugi.
Antonio, in silenzio,
rimase inginocchiato sul letto come un baccalà, con un’appariscente e possente
erezione, che spuntava dal suo grembo come un grosso ramo.
Braccia incrociate, espressione
furente e incazzata, fissò sua sorella.
“Testa di cazzo che non
sei altro! La finisci di farti i cazzi miei! Non ti piaccio come fratello?
allora togliti dai coglioni! Vai via! Le devi smettere di ficcare il tuo lurido
naso nei miei affari! Sei una cretina!
Sara, spaventata dall’ira
del fratello, indietreggiò verso la porta, nel tentativo di fuggire da quella
stanza.
Antonio esasperato dall’ennesima
intromissione della sorella, che tra l’altro aveva interrotto una inculata
galattica con la sua amica; saltò dal letto come un leone feroce, agguantò il
collo di Sara e la sollevò in aria e la spinse con forza contro la porta.
Poi la placcò con il suo
corpo massiccio.
La presa di Antonio era
energica e Sara non riusciva a muoversi.
Antonio si avvicinò con
il viso a quello di Sara.
“Tu.. tu, stronza… devi
finirla.. non sarai tu a cambiare le mie abitudini! Le tue amichette me le
sbatto tutte! Co sto cazzo! lo vedi!
Quando Antonio abbassò lo
sguardo, quello che scorse gli fulminò la mente, era una scena incredibilmente
eccitante.
Nel parapiglia, aveva
attaccato la sorella alla porta, sollevandola dal pavimento; Sara, agitando le
gambe, aveva spostato la gonna in jeans oltre i fianchi, restando in mutande
dal busto in giù; inoltre aveva allargato le cosce permettendo al cazzo del
fratello di incunearsi nel cavallo della fica.
Quando Antonio vide il
suo cazzo infilato in mezzo alle cosce della sorella, rimase folgorato e un
idea folle si fece strada nella sua testa bacata.
frustrate! Il tuo inconscio è marcio e tu lo rimuovi aggredendomi! Tu… sono sicuro… vorresti essere al posto delle puttanelle che mi chiavo vero? Dimmi che non sogni altro?
Sara stava strabuzzando
gli occhi, gli mancava il respiro; sentiva il fratello delirare con quelle
insinuazioni assurde per lei; ma era incapace di rispondere.
Antonio, eccitato come un
satiro, afferrò gli orli delle mutandine
e le strappò via; lasciando la sorella nuda dalla cintola in giù.
Il suo cazzo ora si trovò
a diretto contatto con la figa della sorella; lo vede dentro, interrotto a meta
dalla crine nera del pelo pubico; una scena da infarto, che mostrava un posto
dove poter sollazzarsi strofinando il grosso palo rimasto all’asciutto.
Antonio, eccitato, pressò il suo
bacino contro quello di sua sorella, imitando la scopata; prese a spingere
nello scoscio, stimolando con le parti molli della fica il cazzo duro, in tutta
la sua lunghezza.
Rivolgendosi a Sara:
“Adesso tu finisci quello
che ha iniziato quella troia della tua amica! Oggi è stata una giornataccia! E
non ho nessuna voglia di finirla in bianco! O peggio con una sega! Hai capito?
Sara, impedita dalla
presa della mano di Antonio, pietrificata dal terrore, gli fu impossibile
reagire all’azione soverchiante e prepotente del fratello.
Antonio si abbassò quel
tanto da permettere alla punta del cazzo di razzolare tra le labbra arrossate
della fica di Sara; quando senti che la vulva stava cedendo alla sua aggressività
diede una possente spinta di reni, facendo sparire il resto del corno dentro
il cunicolo vaginale della sorella, poi prese a chiavarla con colpi possenti
dal basso verso l’altro.
Sara, liberatasi dalla
presa, riprese a respirare, e sconvolta, rivolto al fratello gli urla:
“aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
dio mio oooooooooooo cosa hai fatto? haaaaaaaaaaaaaaaaaaa E’ peccato .. sei un
mostro maniaco haaaaaaaaaaaaaa
“Quello che avrei dovuto
fare da molto tempo! Non avevo capito che razza di puttana avevo in casa! Non
sei diversa da quella zoccola della tua amica! Ora recuperiamo il tempo
perduto!Da oggi sarai tu a sollazzarmi il cazzo! Hai capito? Troia!
Le mani di Antonio non
serravano più il collo di Sara, le aveva spostate sotto, sulle natiche, per
tenere la sorella sospesa in aria e rendere agevole ed efficace gli affondi del
suo bacino tra le cosce aperte di Sara.
Sara da quel momento era
sottoposta da una travolgente chiavata. Il fratello l’aveva placcata con le
spalle contro la porta, tenendogli le cosce sospese ed allargate attorno ai suoi
fianchi; la sorreggeva e la scopava con grande slancio ed energia. Sara non
poteva fare a meno di incassare impotente; il cazzo di grosse dimensioni del fratello la
penetrava fino alla base dei coglioni, sconquassandogli la fica. Era un vero
tormento ormonale.
“aaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
mmmmmmmmmmmmmm aaaaaaaaa
Suoni acuti e gutturali,
che si alternavano nei momenti in cui il cazzo di Antonio entrava e usciva
dalla profondità dell’utero.
La mente di Sara si trovò
stordita e confusa da quella situazione inaudita.
In pochi minuti, suo
malgrado, venne coinvolta in una scopata incestuosa, impensabile, che vedeva
lei al posto delle amichette, trattata come la peggiora puttana di strada. Gli
sembrava di vivere un incubo.
Man mano che il fratello
incalzava nella sua fica, il godimento aumentava fino a diventare soverchiante
rispetto al sentimento di sdegno che provava per lui; Stava diventando
difficile resistere all’impeto di suo fratello. Il godimento era troppo intenso
per rifiutarlo.
Alla fine lo sdegno venne meno.
Pensò:”Era questo che
volevo?
“Tonio? mmmmmm
“Si! Che cazzo vuoi?
“Sto godendo! Mmmmm Dio
mmm sto godendo! mmmmmmmm
“ahahahha Troiona hahahah
Va! ahahahah
Così va la vita.
Ilarisally & Guzzon59
2 commenti:
Ciao claudio, ottimo racconto!
Come si chiama l'attrice pornostar della quarta immagine??
O sai dirmi dove l'hai trovata in modo da poter rintacciare quella scena??
Grazie, ti ho mandato anche una mail :)
Ciao,
-Damiano
Ciao Claudio, ottimo racconto!
Comq si chiama l'attrice pornostar, e\o la scena nella quarta immagin???
Sai cmq dove posso trovarla? in modo da rintracciare la scena??
Grazie, ti ho inviato una mail :)
Aspetto un tuo riscontro :)
Ciao,
-Damiano
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