Oggi i criteri estetici sono stabiliti dalle società leader nella gestiscono della bellezza, direi in modo esclusivo, attraverso la suggestione pubblicitaria, in tutte le sue forme mediatiche. Il fine è l'affermazione di uno stile di moda adatto ad un particolare tipo di donna e alla sua linee di prodotti cosmetici.
Tra
questi mezzi mediatici, la rete virtuale e la televisione, ritenuti più incisivi, sono diventati la cassa
di risonanza ideale ed efficace per imporre un tipo di bellezza: Quello delle top
model più famose e delle attrici più belle del mondo. Un vero e proprio
manifesto dell’estetica anoressica.
Tutta
questa vanità e falsa apparenza, ha avuto una influenza negativa anche nella vita
reale. Tra noi, infatti, ci sono persone che per adattarsi agli schemi mentali
della gente lobotomizzate dalla pubblicità e dalla moda fugace, fa scelte
ciniche che ledono i sentimenti di chi gli sta accanto.
Per
quanto mi riguarda cerco di essere il più originale possibile.
In fatto di gusti estetici, sono particolarmente eclettico. Non ho un modello fisso a cui riferirmi, e non ho le fisime che mi ghettizzano in scelte limitate. Sono aperto a tutto quanto di bello il mondo offre.
In fatto di gusti estetici, sono particolarmente eclettico. Non ho un modello fisso a cui riferirmi, e non ho le fisime che mi ghettizzano in scelte limitate. Sono aperto a tutto quanto di bello il mondo offre.
Ora
andiamo al racconto.
Mio
fratello Alberto è sposato con Loredana da cinque anni. Anche lui, come tanti
idioti, si è fatto abbindolare dalla bellezza estetica ridondante in ogni dove,
della televisione e della rete.
Sicuramente,
quando si è sposato, di sua moglie non conosceva nulla, nemmeno il suo colore
preferito. Conosceva benissimo la misura delle sue tette, credo una quinta
abbondante.
Come
dicevo! Loredana, arrivata al quinto anno di matrimonio, forse appagata dalla
vita, che gli aveva dato un marito e fatto partorire un erede, si era lasciata
andare, trascurando il proprio aspetto fisico.
Il
peso del suo corpo è raddoppiato, soprattutto nel giro vita. Insomma è
diventata una cicciona.
Mio
fratello Alberto è sempre stato un patito della ragazza magra e figa. Quando Loredana
ha iniziato a prendere qualche chilo di troppo, il furbastro, invece di cercare
di capire che tipo di problema affliggesse sua moglie, ha iniziato a
trascurarla cercando ristoro tra le cosce di ragazze più consone ai suoi gusti
estetici. Si sa che in giro troie disponibili al dialogo ce ne sono quante ne
vuoi, più numerose delle mosche.
Loredana,
trascurata dal marito, si è lasciata andare ancora di più, facendosi trascinare
in un vortice di depressione senza alcun rimedio, se no quello di rifugiarsi
nel cibo.
In
famiglia, ero l’unico che aveva capito che mia cognata stava vivendo un disagio
psicologico dovuto al fatto che suo marito la trascurava e lei, forse aveva
intuito anche che tradiva.
In
genere l’aspetto trasandato di una donna è la manifestazione palese di una mancanza
di attenzioni da parte del partner o degli amici.
Questo
aspetto è importante per capire come si sono svolti i fatti.
Un
pomeriggio, mentre ero intento a smanettare negli ingranaggi del motore della
mia piccola mini, suona il cellulare.
“Pronto?
“Ciao
Claudio! Sono Lory!
“Ciao!
“Scusa
se ti disturbo!
“Tranquilla!
“Ho
un grosso problema!
“Dimmi!
“si
è rotto il rubinetto della cucina e se non fermo l’acqua rischio di allagare i
vicini che stanno sotto! Claudio! Aiutami!
Sono disperata, non so cosa fare!
“Hai
chiamato l’idraulico!
“Di
sabato pomeriggio? Quelli sono signori!
“Alberto?
Non è lì?
“No!
Mi ha detto che doveva accompagnare un amico! Credo che sia andato a Udine!
“A
Udine? Ma che cazz… OK, arrivo subito!
Pensavo:
“Quell’incosciente! So io dove cazzo è andato! Imbecille! Lasciare a casa da
sola una donna fragile come Loredana, con un bambino di due anni!
Dieci
minuti dopo ero a casa di mia cognata.
“Dio
mio guarda quanta acqua!
“Calmati!
Dove è la cassetta degli attrezzi?
“E’
nel ripostiglio! Vado a cercarla!
“No!
Ci vado io! Adesso calmati! Stai seduta!
“Va
bene!
Per
fortuna, non era nulla di grave. Si era allentato un giunto. Mi è bastato
serrarlo e il flusso dell’acqua si è interrotto. Ero bagnato fradicio.
Con
Loredana abbiamo asciugato il pavimento della cucina.
Loredana
indossava una gonna nera e una maglietta rossa. Ogni tanto quando raccoglieva
l’acqua con lo straccio, si inginocchiava assumendo la posizione di una superba
pecorina. In quei momenti si muoveva senza badare a me. Ogni tanto si piegava
talmente in basso con il busto che le cosce si scoprivano tutte mostrando un
culo grosso e rotondo. La pelle era bianca e tirata.
Ho
sempre avuto un debole per le ragazze ciccione. Perché, mi piaceva pensare che
tanta abbondanza di carne mi avrebbe dato maggiori sensazioni. Dentro di me
dicevo che erano donne di peso, perché riempivano un letto e le immaginavo come donne
da monta.
Cercavo di distrarmi asciugando con il mio straccio, era inutile, quella dannata visione era come la calamita, non riuscivo a togliere lo sguardo dal suo culo.
Inoltre la
sentivo in affanno. Mi faceva venire i brividi perché, mentre strofinava lo straccio respirava forte, come se stesse
gemendo. Pensavo al coito. In quei momenti era di una sensualità
straordinaria. Poi si alzava con movenze sinuose per andare a strizzarlo nel secchio. Inoltre quando era di
fronte a me non potevo fare a meno di dare una sbirciatina al petto. Cristo,
non portava il reggiseno, quindi, quando agitava il mocio per terra, si muovevano
anche le grosse tette. Era uno spettacolo grandioso vedere quei due provoloni pendenti,
oscillare avanti a indietro.
Ad
un certo punto si siede sul pavimento della cucina. Con le cosce aperte
rivolte verso di me.
Il
sangue cominciò a bollirmi nelle vene. Le mutande nere si perdevano tra i
glutei paffuti e grossi. La fica era racchiusa in uno spazio ampio. Il volume a
collina della stoffa faceva immaginare una vagina grassa e corpulenta.
Non
stavo più nella pelle. Il cazzo si era ingrossato e pulsava al ritmo impazzito
del mio cuore agitato dall’emozione.
“Magari
tuo fratello mi guardasse così! come fai tu ora!
“Scusami!
Io non volevo…
“No!
Mi piace essere guardata! Non succedeva da anni che un uomo mi fissasse in
questo modo!
Dopo
fece un gesto che mi lasciò di sasso. Si tolse la maglietta. Le sue grosse
tette spuntavano dal petto enorme e bianche. Il respiro si bloccò nella gola e dovetti deglutire per riprendermi dallo shock.
Erano
due candide montagne.
“Mi
farebbe piacere se mi toccassi!
“Ma,
io…
“Lo
so che ti piacciono! Non hai fatto altro che guardarle!
Lory, gattonando
in ginocchio si avvicinò. Stavo ancora piegato con lo straccio in mano. Non
sapevo cosa fare. L’audacia di Loredana mi aveva spiazzato.
Faceva tutto lei. Incalzando nella provocante iniziativa:
Mi
prese una mano e l'adagiò su un seno. I suoi occhi verdi mi fissavano
in un modo così intenso che mi venne la pelle d’oca.
“Ti
piaccio come donna?
“Si!
Sorrise.
Sovrappose la sua mano sulla mia e la schiacciò contro il seno. Poi prese a
massaggiare.
Aveva
una pelle morbida e fresca a causa del sudore. L’umidità rendeva la cute liscia.
Inizialmente era lei a muovere la mia mano, poi preso coraggio ho continuato da solo.
La
sua bocca era quasi attaccata alla mia. Fu lei ad avvicinarsi per primo.
Così
le labbra si fusero e le lingue iniziarono a danzare. Le sue erano morbide e
dolci. Mollai lo straccio e cominciai a far scorrere le mani sul suo possente
corpo, poi giù, sul culone e sulle grandi cosce. Quindi, mentre continuavamo a
baciarci, azzardai a toccargli la corpulenta fica.
Era
calda come la fucina di una fornace. Le cosce erano accaldate dai movimenti che
aveva fatto, quando stava asciugando il pavimento, quindi erano tiepide e
lisce.
Mi
venne naturale pressare il cazzo contro quel caldo scoscio.
“Sapevo
che eri in queste condizioni! Ahahah
“per
forza! Non hai fatto altro che mettermi davanti agli occhi, tutto sto ben di
dio o hhah
“quanto
mi piace sapere che ti piaccio mmmm non sai quanto sono felice eee
“Lo
so! Lo so!
Oramai
il dado era stato tratto. Il gioco era andato avanti e non c’era più
possibilità di interromperlo.
Dopo
averci scambiato carezze e baci, ci spogliammo frenetici. La sentivo eccitata e
vogliosa di fare sesso, mentre il suo corpo fremeva tutto.
Sembrava
di sognare, avere tra le braccia la donna che poco prima mi aveva provocato e sconvolto i
sensi con le sue ciclopiche grazie. Così possente e grande fisicamente rispetto
a me.
Mi
piaceva stringere un corpo tanto voluminoso. Qualsiasi cosa toccassi, era
bellissimo, morbidissimo e sensuale.
Loredana, intanto, con naturalezza si era inginocchiata impossessandosi del mio cazzo.
Lo
menava e lo succhiava divinamente.
Dall’alto,
era uno spettacolo fantastico ammirare le sue enormi tette, che catturavano il mio
cazzo stimolandolo come due rulli dell’autolavaggio.
Bella
e candida, la mia cognatina; si stava rivelando un portento. Sapeva manovrare la
verga con maestria, stimolandola attentamente in ogni particolare, soprattutto lungo
le linee della cappella, e, dulcis in fundo, dedicando una lunga leccata ai
coglioni che mi faceva venire i brividi alla schiena.
Quando
mi sdraiai sul pavimento, Loredana mi venne sopra e ci unimmo subito in un
sublime sessantanove. Era un vero e proprio tornando. Devastante per i miei sensi.
Il
mio viso era scomparso, totalmente inghiottito dai suoi glutei. Era fantastico
accarezzare un culo così grosso, come un enorme mappamondo. Piacevole al tatto.
Tutto mi eccitava: Le natiche paffute, le sue tette e anche i suoi fianchi larghi.
Era
un gran pezzo di donna che mi sovrastava completamente.
Il
mio cazzo continuò ad essere un trastullo tra le sue mani e le sue tette. Lo
masturbava piacevolmente con quei due grossi cocomeri strizzandolo come uno straccio.
La
sua bocca golosa, di tanto in tanto, lo ghermiva succhiandolo fino alla base.
Era
piacevole sentire il calore delle sue tette e della sua bocca, nonché le mani,
mentre tastavano con delicatezza i coglioni e spostavano la pelle tirata del
cazzo su e giu.
Mi
stimolava con soavità, senza tregua.
Io
non ero da meno. La mia lingua raspava tra le fenditure della sua grassa fica. Le
lebbra erano paffute e chiuse e quelle interne invisibili. Il clitoride appena
percettibile.
La
nicchia vaginale, era un vero e proprio angolo di delizie. Gonfia e morbida
come la gommapiuma.
“mmmmmmmmm
si! mi piace eeee mmmmmm è da tanto che non sentivo un piacere simile mmmmmm
Pensai:
“quel coglione di mio fratello non deve averla molto considerata negli ultimi tempi. Loredana, con il suo impeto, stava dimostrando di avere una gran fame di cazzo, e anche arretrata! Mi veniva
da pensare, che il guasto del rubinetto fosse stato una scusa! Per attirarmi
nella sua trappola di mantide religiosa! Forse si era resa conto delle mie
attenzioni libidinose e notato che quando la guardavo la scopavo con gli occhi! Una vera
furbacchiona! E poi, detto tra me! A quel cornuto di mio fratello gli stava bene!
“ho
voglia di prenderlo dentro di me!
“anche
io ho voglia di chiavarti!
Si
sposto in avanti con il bacino. Si alzò sulle ginocchia, facendo collimare
l’ingresso della fica contro la punta del cazzo. Tenendo dritto il nerbo
strusciò la grossa cappella avanti e indietro. Alla fine, entusiasta, con una
mano si allargò le labbra della fica e nello stesso istante si abbassò facendo
entrare la cupola rotonda nel pertugio.
Gli
orli della vagina si estesero come elastici, adattandosi alle dimensioni del
cazzo, che favorito dagli umori secreti in abbondanza, scivolò in profondità
fino alla base dei coglioni. Che goduria percepire quel caldo intenso e
avvolgente.
“mmmmmmmm
si mmmmmm che bello aaa finalmente mmmmmmm
“era
un bel pezzo che non scopavi tu?
“mmmm
si! Da qualche mese! Quello stronzo di tuo fratello ormai non mi tocca più!
mmmm
“mmm
si! è proprio un coglione! Trascurare una donna come te! Mmm dai muoviti mmmm
“mmmmm
amo il tuo cazzo! Quello di tuo fratello non mi interessa più! Spero che tu non
mi trascurerai! Mmm
“Tranquilla!
Mmm a me piace scopare con donne come te… perché non faccio distinzioni
estetiche… anzi mmmm tu mi attizzi più ora che quando eri magra mmmmm
“Ti
piaccio così? Allora me ne frego della dieta! Hahahahah mmmmmm
“mmmm
dai muovi sto culo oooooooooo mmmm
Era
felice come una bambina, a cui avevano regalato il più bel giocattolo del
mondo. Da come reagiva si capiva che aveva trovato il suo buon umore. Non c’era
ombra di dubbio, la dolcezza di una donna desiderata e scopata, è quanto di
meglio puoi avere nella vita. Era felice di essere felice ed io ero felice per
lei. Gli diedi due schiaffoni sulle natiche che si sentirono nella stanza come
un secco eco.
Stavamo
scopando alla grande in cucina. Lei sopra di me, seduta come un amazzone. Era
sorprendente, grassa ma dannatamente sensuale ed agile. Il suo grosso corpo si
agitava in modo frenetico. La su grassa fica si era impadronita del mio cazzo
e lo tormentava senza dargli un attimo di tregua.
“mmmmmmm
godoooooooooo mmmmm diooooooo sto godendo ooooo
“Lo
sento… mmmmm
Sentivo
i movimenti delle pareti vaginali che si stringevano attorno al cazzo. Non era
una cosa tanto comune percepire quegli spasmi. Una donna difficilmente
raggiunge l’orgasmo se non è stimolata prima di tutto nella mente. Il godimento è
una questione mentale prima che fisiologico.
C’era
una buona intesa tra noi. Ma ciò che rendeva quel rapporto rovente come la lava
di un vulcano in eruzione, era il suo fondo peccaminoso: L’Incesto!
Io
e mia cognata stavamo scopando consapevolmente. Coscienti di commettere
quell’atto meraviglioso che solo a pensarci ti faceva venire i brividi sulla
pelle.
Stavo
violando l’intimità di una donna che era mia cognata. Loredana era la moglie di
mio fratello e la madre di mio nipote; che tra l’altro portava il mio stesso
nome. Più ci pensavo e più mi eccitavo, scatenando nella sua fica tutto il mio
ardore peccaminoso.
Chiavammo
in tutte le posizioni. Per comodità ci spostammo su un divanetto. Non gli
piaceva sentire il pavimento duro e freddo. Mentre la scopavo alla
missionaria voleva sentire la morbidezza del suo divano.
Vederla
sotto di me, con le cosce spalancate e sollevate in aria era uno spettacolo da
infarto. La pelle era bianca e gonfiata dalla massa adiposa, che vibrava ad
ogni affondo del mio cazzo, come la sostanza gelatinosa di un budino.
Non
ero solo sopra di lei, ma ero incuneato dentro di lei. Le sue cosce grosse, il
pube morbido come un cuscino e le sue enormi tette mi accoglievano stimolandomi
dolcemente.
Ogni
tanto mi perdevo tra le sue meravigliose tette. Era un sensazione sublime
affondare la faccia in quella immensa morbidezza.
Mi
sembrava strano che fossi io a muovere quella massa
notevole di carne. Come se Marte si stesse scopando Giove. Lei era grandissima e godeva come una cagna in calore, a
causa dell'azione veemente del mio cazzo, che duro come un monolite, la penetrava in profondità e senza
tregua, sconquassando quella corpulenta fica infiammata dal godimento.
“Mmmmm
sei magnifico oooo mmmm meglio di tuo fratello mmmm sto godendo mmmmmm
Venne
il momento che avevo già pregustato mentalmente, quando si mise a pecorina. Era
una visione divina. Il suo corpo grosso e tondo era una meraviglia. Le sue
natiche erano grosse e soffici. Mi sentivo al settimo cielo, avevo davanti un
panorama superbo che riempiva tutto il mio campo visivo, era come scopare non
una! ma dieci donne, tutte concentrate in quel conturbante corpo di mia
cognata.
"Lory mmm che piacere chiavarti a pecorina! hai un culo mmmmm te lo mangerei mmmm a morsi mmmmm
"mmm mi piaci quando mi parli così mmmmm si mi piace mmm molto mmmm
La tenevo dai fianchi larghi e pompavo da dietro dentro la sua fica corpulenta. Era un piacere affondare in quello inferno di fuoco.
"Lory mmm che piacere chiavarti a pecorina! hai un culo mmmmm te lo mangerei mmmm a morsi mmmmm
"mmm mi piaci quando mi parli così mmmmm si mi piace mmm molto mmmm
La tenevo dai fianchi larghi e pompavo da dietro dentro la sua fica corpulenta. Era un piacere affondare in quello inferno di fuoco.
Quando
si mise nuovamente a gambe all’aria, con la schiena sul divano, ripresi a
pompare dentro di lei, con maggiore enfasi. L'eccitazione aveva raggiunto la massima potenza. La chiavavo con forza, spingendo in profondità, fin quanto potevo.
"mmmmm mmmmm cazzo Claudio! non ho mai chiavato così... mmmmmm
"sei grandiosa! mmmm non sai quando mi piace chiavarti in questo modo mmm
"mmmmm mmmmm cazzo Claudio! non ho mai chiavato così... mmmmmm
"sei grandiosa! mmmm non sai quando mi piace chiavarti in questo modo mmm
Ero arrivato all'apice del godimento. I conati di sborra si
annunciarono prepotenti alle radici dei testicoli, che rimasero intrappolati
nello scroto irrigiditosi.
“mmmmmm
si! Chi se ne fotte se rimango incinta aaaa mmm anzi non mi dispiacerebbe eeeee
avere un figlio tuo ooooo mmmmm vai mmmmmm
"to to to mmmmm
"si si mmmmmm mmmm godo mmm
"to to to mmmmm
"si si mmmmmm mmmm godo mmm
La
dolce cognata era in estasi. Non sarebbe stato corretto tirarlo fuori e
interrompere quella goduria. Così, incastrandomi ancora di più tra le sue cosce spalancate e
fissandola negli occhi, stravolti dall’eccitazione, diedi alcuni colpi violenti, forti, possenti, schiacciandola contro il divano, le ginocchia erano completamente flesse verso il suo viso.
Mi ero appoggiato con tutto il corpo sulle braccia che placcavano le grosse cosce verso le sue spalle, lei, in quella posizione stava letteralmente morendo dal piacere intenso che stava provando a causa dei micidiali affondi del cazzo:
Mi ero appoggiato con tutto il corpo sulle braccia che placcavano le grosse cosce verso le sue spalle, lei, in quella posizione stava letteralmente morendo dal piacere intenso che stava provando a causa dei micidiali affondi del cazzo:
“mmmmm
si si si si mmmmm dio ooooo godo di nuovo mmmmm
“Stavolta
anche ioooooooooo mmmmmm toooooooooooooo mmmm
Incuneato dentro di lei, scaricai una tonnellata di sperma. Più spingevo e più eruttavo piacere,
tutto quello che si era accumulato nei miei coglioni. Ora, era tutto dentro il
suo utero, certamente alla ricerca di un ovulo da fecondare.
Loredana,
negli anni a venire si rivelò un terremoto di emozioni. Pur di farmi piacere
si era comprato molta lingeria intima sexy e arrapante, e quando la indossava
mandava in tilt tutti i miei sensi. Soddisfarli poi era un grandissimo piacere.
Quella
splendida grassona si era perfettamente adeguata al mio modo di vedere le cose.
Non
era più depressa. Perché era apprezzata per le qualità fisiche che possedeva. Quindi si sentiva desiderata e lo dimostrava generosamente quando scopava, perché dava il massimo senza porsi alcun limite. Come succede spesso: all'amante si da cio che al marito si nega.
Morale: Certo
che mio fratello ha dimostrato di essere un gran coglione ad andare a cercare altrove quello che abbondantemente aveva in casa. Per questo non finirò mai di ringraziarlo per avermi dato l'esclusiva di una donna meravigliosamente sensuale (qualcuno non coinvolto direbbe che la zoccolona lui la mantiene e io la scopo gratis).
Così
va la vita.
Guzzon59
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