Translate

martedì 21 maggio 2013

Mia cognata... una fantastica plumper...



Oggi i criteri estetici sono stabiliti dalle società leader nella gestiscono della bellezza, direi in modo esclusivo, attraverso la suggestione pubblicitaria, in tutte le sue forme mediatiche. Il fine è l'affermazione di uno stile di moda adatto ad un particolare tipo di donna e alla sua linee di prodotti cosmetici.

Tra questi mezzi mediatici, la rete virtuale e la televisione, ritenuti più incisivi, sono diventati la cassa di risonanza ideale ed efficace per imporre un tipo di bellezza: Quello delle top model più famose e delle attrici più belle del mondo. Un vero e proprio manifesto dell’estetica anoressica.

Tutta questa vanità e falsa apparenza, ha avuto una influenza negativa anche nella vita reale. Tra noi, infatti, ci sono persone che per adattarsi agli schemi mentali della gente lobotomizzate dalla pubblicità e dalla moda fugace, fa scelte ciniche che ledono i sentimenti di chi gli sta accanto. 
Per quanto mi riguarda cerco di essere il più originale possibile. 
In fatto di gusti estetici, sono particolarmente eclettico. Non ho un modello fisso a cui riferirmi, e non ho le fisime che mi ghettizzano in scelte limitate. Sono aperto a tutto quanto di bello il mondo offre.

Ora andiamo al racconto.

Mio fratello Alberto è sposato con Loredana da cinque anni. Anche lui, come tanti idioti, si è fatto abbindolare dalla bellezza estetica ridondante in ogni dove, della televisione e della rete.
Sicuramente, quando si è sposato, di sua moglie non conosceva nulla, nemmeno il suo colore preferito. Conosceva benissimo la misura delle sue tette, credo una quinta abbondante.

Come dicevo! Loredana, arrivata al quinto anno di matrimonio, forse appagata dalla vita, che gli aveva dato un marito e fatto partorire un erede, si era lasciata andare, trascurando il proprio aspetto fisico.
Il peso del suo corpo è raddoppiato, soprattutto nel giro vita. Insomma è diventata una cicciona.
Mio fratello Alberto è sempre stato un patito della ragazza magra e figa. Quando Loredana ha iniziato a prendere qualche chilo di troppo, il furbastro, invece di cercare di capire che tipo di problema affliggesse sua moglie, ha iniziato a trascurarla cercando ristoro tra le cosce di ragazze più consone ai suoi gusti estetici. Si sa che in giro troie disponibili al dialogo ce ne sono quante ne vuoi, più numerose delle mosche.

Loredana, trascurata dal marito, si è lasciata andare ancora di più, facendosi trascinare in un vortice di depressione senza alcun rimedio, se no quello di rifugiarsi nel cibo.

In famiglia, ero l’unico che aveva capito che mia cognata stava vivendo un disagio psicologico dovuto al fatto che suo marito la trascurava e lei, forse aveva intuito anche che tradiva.
In genere l’aspetto trasandato di una donna è la manifestazione palese di una mancanza di attenzioni da parte del partner o degli amici.

Questo aspetto è importante per capire come si sono svolti i fatti.

Un pomeriggio, mentre ero intento a smanettare negli ingranaggi del motore della mia piccola mini, suona il cellulare.

“Pronto?
“Ciao Claudio! Sono Lory!
“Ciao!
“Scusa se ti disturbo!
“Tranquilla!
“Ho un grosso problema!
“Dimmi!
“si è rotto il rubinetto della cucina e se non fermo l’acqua rischio di allagare i vicini che stanno sotto! Claudio! Aiutami!  Sono disperata, non so cosa fare!
“Hai chiamato l’idraulico!
“Di sabato pomeriggio? Quelli sono signori!
“Alberto? Non è lì?
“No! Mi ha detto che doveva accompagnare un amico! Credo che sia andato a Udine!
“A Udine? Ma che cazz… OK, arrivo subito!

Pensavo: “Quell’incosciente! So io dove cazzo è andato! Imbecille! Lasciare a casa da sola una donna fragile come Loredana, con un bambino di due anni!

Dieci minuti dopo ero a casa di mia cognata.

“Dio mio guarda quanta acqua!
“Calmati! Dove è la cassetta degli attrezzi?
“E’ nel ripostiglio! Vado a cercarla!
“No! Ci vado io! Adesso calmati! Stai seduta!
“Va bene!

Per fortuna, non era nulla di grave. Si era allentato un giunto. Mi è bastato serrarlo e il flusso dell’acqua si è interrotto. Ero bagnato fradicio.
Con Loredana abbiamo asciugato il pavimento della cucina.

Loredana indossava una gonna nera e una maglietta rossa. Ogni tanto quando raccoglieva l’acqua con lo straccio, si inginocchiava assumendo la posizione di una superba pecorina. In quei momenti si muoveva senza badare a me. Ogni tanto si piegava talmente in basso con il busto che le cosce si scoprivano tutte mostrando un culo grosso e rotondo. La pelle era bianca e tirata.
Ho sempre avuto un debole per le ragazze ciccione. Perché, mi piaceva pensare che tanta abbondanza di carne mi avrebbe dato maggiori sensazioni. Dentro di me dicevo che erano donne di peso, perché riempivano un letto e le immaginavo come donne da monta.
Cercavo di distrarmi asciugando con il mio straccio, era inutile, quella dannata visione era come la calamita, non riuscivo a togliere lo sguardo dal suo culo.

Inoltre la sentivo in affanno. Mi faceva venire i brividi perché, mentre strofinava lo straccio respirava forte, come se stesse gemendo. Pensavo al coito. In quei momenti era di una sensualità straordinaria. Poi si alzava con movenze sinuose per andare a strizzarlo nel secchio. Inoltre quando era di fronte a me non potevo fare a meno di dare una sbirciatina al petto. Cristo, non portava il reggiseno, quindi, quando agitava il mocio per terra, si muovevano anche le grosse tette. Era uno spettacolo grandioso vedere quei due provoloni pendenti, oscillare avanti a indietro.

Ad un certo punto si siede sul pavimento della cucina. Con le cosce aperte rivolte verso di me.
Il sangue cominciò a bollirmi nelle vene. Le mutande nere si perdevano tra i glutei paffuti e grossi. La fica era racchiusa in uno spazio ampio. Il volume a collina della stoffa faceva immaginare una vagina grassa e corpulenta.

Non stavo più nella pelle. Il cazzo si era ingrossato e pulsava al ritmo impazzito del mio cuore agitato dall’emozione.

“Magari tuo fratello mi guardasse così! come fai tu ora!
“Scusami! Io non volevo…
“No! Mi piace essere guardata! Non succedeva da anni che un uomo mi fissasse in questo modo!

Dopo fece un gesto che mi lasciò di sasso. Si tolse la maglietta. Le sue grosse tette spuntavano dal petto enorme e bianche. Il respiro si bloccò nella gola e dovetti deglutire per riprendermi dallo shock.
Erano due candide montagne.

“Mi farebbe piacere se mi toccassi!
“Ma, io…
“Lo so che ti piacciono! Non hai fatto altro che guardarle!

Lory, gattonando in ginocchio si avvicinò. Stavo ancora piegato con lo straccio in mano. Non sapevo cosa fare. L’audacia di Loredana mi aveva spiazzato.
Faceva tutto lei. Incalzando nella provocante iniziativa:

Mi prese una mano e l'adagiò su un seno. I suoi occhi verdi mi fissavano in un modo così intenso che mi venne la pelle d’oca.

“Ti piaccio come donna?
“Si!

Sorrise. Sovrappose la sua mano sulla mia e la schiacciò contro il seno. Poi prese a massaggiare.
Aveva una pelle morbida e fresca a causa del sudore. L’umidità rendeva la cute liscia.
Inizialmente era lei a muovere la mia mano, poi preso coraggio ho continuato da solo.

La sua bocca era quasi attaccata alla mia. Fu lei ad avvicinarsi per primo.
Così le labbra si fusero e le lingue iniziarono a danzare. Le sue erano morbide e dolci. Mollai lo straccio e cominciai a far scorrere le mani sul suo possente corpo, poi giù, sul culone e sulle grandi cosce. Quindi, mentre continuavamo a baciarci, azzardai a toccargli la corpulenta fica.
Era calda come la fucina di una fornace. Le cosce erano accaldate dai movimenti che aveva fatto, quando stava asciugando il pavimento, quindi erano tiepide e lisce.
Mi venne naturale pressare il cazzo contro quel caldo scoscio.

“Sapevo che eri in queste condizioni! Ahahah
“per forza! Non hai fatto altro che mettermi davanti agli occhi, tutto sto ben di dio o hhah
“quanto mi piace sapere che ti piaccio mmmm non sai quanto sono felice eee
“Lo so! Lo so!

Oramai il dado era stato tratto. Il gioco era andato avanti e non c’era più possibilità di interromperlo.

Dopo averci scambiato carezze e baci, ci spogliammo frenetici. La sentivo eccitata e vogliosa di fare sesso, mentre il suo corpo fremeva tutto.
Sembrava di sognare, avere tra le braccia la donna che poco prima mi aveva provocato e sconvolto i sensi con le sue ciclopiche grazie. Così possente e grande fisicamente rispetto a me.
Mi piaceva stringere un corpo tanto voluminoso. Qualsiasi cosa toccassi, era bellissimo, morbidissimo e sensuale.

Loredana, intanto, con naturalezza si era inginocchiata impossessandosi del mio cazzo.
Lo menava e lo succhiava divinamente.
I movimenti erano delicati e la sua bocca ingorda ingollava il nerbo in tutta la sua lunghezza.
Dall’alto, era uno spettacolo fantastico ammirare le sue enormi tette, che catturavano il mio cazzo stimolandolo come due rulli dell’autolavaggio.
Bella e candida, la mia cognatina; si stava rivelando un portento. Sapeva manovrare la verga con maestria, stimolandola attentamente in ogni particolare, soprattutto lungo le linee della cappella, e, dulcis in fundo, dedicando una lunga leccata ai coglioni che mi faceva venire i brividi alla schiena.

Quando mi sdraiai sul pavimento, Loredana mi venne sopra e ci unimmo subito in un sublime sessantanove. Era un vero e proprio tornando. Devastante per i miei sensi.
Il mio viso era scomparso, totalmente inghiottito dai suoi glutei. Era fantastico accarezzare un culo così grosso, come un enorme mappamondo. Piacevole al tatto. Tutto mi eccitava: Le natiche paffute, le sue tette e anche i suoi fianchi larghi.
Era un gran pezzo di donna che mi sovrastava completamente.

Il mio cazzo continuò ad essere un trastullo tra le sue mani e le sue tette. Lo masturbava piacevolmente con quei due grossi cocomeri strizzandolo come uno straccio.
La sua bocca golosa, di tanto in tanto, lo ghermiva succhiandolo fino alla base.
Era piacevole sentire il calore delle sue tette e della sua bocca, nonché le mani, mentre tastavano con delicatezza i coglioni e spostavano la pelle tirata del cazzo su e giu.
Mi stimolava con soavità, senza tregua.

Io non ero da meno. La mia lingua raspava tra le fenditure della sua grassa fica. Le lebbra erano paffute e chiuse e quelle interne invisibili. Il clitoride appena percettibile.

La nicchia vaginale, era un vero e proprio angolo di delizie. Gonfia e morbida come la gommapiuma.

“mmmmmmmmm si! mi piace eeee mmmmmm è da tanto che non sentivo un piacere simile mmmmmm

Pensai: “quel coglione di mio fratello non deve averla molto considerata negli ultimi tempi. Loredana, con il suo impeto, stava dimostrando di avere una gran fame di cazzo, e anche arretrata! Mi veniva da pensare, che il guasto del rubinetto fosse stato una scusa! Per attirarmi nella sua trappola di mantide religiosa! Forse si era resa conto delle mie attenzioni libidinose e notato che quando la guardavo la scopavo con gli occhi! Una vera furbacchiona! E poi, detto tra me! A quel cornuto di mio fratello gli stava bene!

“ho voglia di prenderlo dentro di me!
“anche io ho voglia di chiavarti!


Si sposto in avanti con il bacino. Si alzò sulle ginocchia, facendo collimare l’ingresso della fica contro la punta del cazzo. Tenendo dritto il nerbo strusciò la grossa cappella avanti e indietro. Alla fine, entusiasta, con una mano si allargò le labbra della fica e nello stesso istante si abbassò facendo entrare la cupola rotonda nel pertugio.



Gli orli della vagina si estesero come elastici, adattandosi alle dimensioni del cazzo, che favorito dagli umori secreti in abbondanza, scivolò in profondità fino alla base dei coglioni. Che goduria percepire quel caldo intenso e avvolgente.


“mmmmmmmm si mmmmmm che bello aaa finalmente mmmmmmm
“era un bel pezzo che non scopavi tu?
“mmmm si! Da qualche mese! Quello stronzo di tuo fratello ormai non mi tocca più! mmmm
“mmm si! è proprio un coglione! Trascurare una donna come te! Mmm dai muoviti mmmm
“mmmmm amo il tuo cazzo! Quello di tuo fratello non mi interessa più! Spero che tu non mi trascurerai! Mmm
“Tranquilla! Mmm a me piace scopare con donne come te… perché non faccio distinzioni estetiche… anzi mmmm tu mi attizzi più ora che quando eri magra mmmmm
“Ti piaccio così? Allora me ne frego della dieta! Hahahahah mmmmmm
“mmmm dai muovi sto culo oooooooooo mmmm

Era felice come una bambina, a cui avevano regalato il più bel giocattolo del mondo. Da come reagiva si capiva che aveva trovato il suo buon umore. Non c’era ombra di dubbio, la dolcezza di una donna desiderata e scopata, è quanto di meglio puoi avere nella vita. Era felice di essere felice ed io ero felice per lei. Gli diedi due schiaffoni sulle natiche che si sentirono nella stanza come un secco eco.
Stavamo scopando alla grande in cucina. Lei sopra di me, seduta come un amazzone. Era sorprendente, grassa ma dannatamente sensuale ed agile. Il suo grosso corpo si agitava in modo frenetico. La su grassa fica si era impadronita del mio cazzo e lo tormentava senza dargli un attimo di tregua.

“mmmmmmm godoooooooooo mmmmm diooooooo sto godendo ooooo
“Lo sento… mmmmm

Sentivo i movimenti delle pareti vaginali che si stringevano attorno al cazzo. Non era una cosa tanto comune percepire quegli spasmi. Una donna difficilmente raggiunge l’orgasmo se non è stimolata prima di tutto nella mente. Il godimento è una questione mentale prima che fisiologico.
C’era una buona intesa tra noi. Ma ciò che rendeva quel rapporto rovente come la lava di un vulcano in eruzione, era il suo fondo peccaminoso: L’Incesto!

Io e mia cognata stavamo scopando consapevolmente. Coscienti di commettere quell’atto meraviglioso che solo a pensarci ti faceva venire i brividi sulla pelle.

Stavo violando l’intimità di una donna che era mia cognata. Loredana era la moglie di mio fratello e la madre di mio nipote; che tra l’altro portava il mio stesso nome. Più ci pensavo e più mi eccitavo, scatenando nella sua fica tutto il mio ardore peccaminoso.


Chiavammo in tutte le posizioni. Per comodità ci spostammo su un divanetto. Non gli piaceva sentire il pavimento duro e freddo. Mentre la scopavo alla missionaria voleva sentire la morbidezza del suo divano.


Vederla sotto di me, con le cosce spalancate e sollevate in aria era uno spettacolo da infarto. La pelle era bianca e gonfiata dalla massa adiposa, che vibrava ad ogni affondo del mio cazzo, come la sostanza gelatinosa di un budino.
Non ero solo sopra di lei, ma ero incuneato dentro di lei. Le sue cosce grosse, il pube morbido come un cuscino e le sue enormi tette mi accoglievano stimolandomi dolcemente.
Ogni tanto mi perdevo tra le sue meravigliose tette. Era un sensazione sublime affondare la faccia in quella immensa morbidezza.

Mi sembrava strano che fossi io a muovere quella massa notevole di carne. Come se Marte si stesse scopando Giove. Lei era grandissima e godeva come una cagna in calore, a causa dell'azione veemente del mio cazzo, che duro come un monolite, la penetrava in profondità e senza tregua, sconquassando quella corpulenta fica infiammata dal godimento.

“Mmmmm sei magnifico oooo mmmm meglio di tuo fratello mmmm sto godendo mmmmmm


Venne il momento che avevo già pregustato mentalmente, quando si mise a pecorina. Era una visione divina. Il suo corpo grosso e tondo era una meraviglia. Le sue natiche erano grosse e soffici. Mi sentivo al settimo cielo, avevo davanti un panorama superbo che riempiva tutto il mio campo visivo, era come scopare non una! ma dieci donne, tutte concentrate in quel conturbante corpo di mia cognata. 

"Lory mmm che piacere chiavarti a pecorina! hai un culo mmmmm te lo mangerei mmmm a morsi mmmmm
"mmm mi piaci quando mi parli così mmmmm si mi piace mmm molto mmmm

La tenevo dai fianchi larghi e pompavo da dietro dentro la sua fica corpulenta. Era un piacere affondare in quello inferno di fuoco.
Quando si mise nuovamente a gambe all’aria, con la schiena sul divano, ripresi a pompare dentro di lei, con maggiore enfasi. L'eccitazione aveva raggiunto la massima potenza. La chiavavo con forza, spingendo in profondità, fin quanto potevo.

"mmmmm mmmmm cazzo Claudio! non ho mai chiavato così... mmmmmm
"sei grandiosa! mmmm non sai quando mi piace chiavarti in questo modo mmm

Ero arrivato all'apice del godimento. I conati di sborra si annunciarono prepotenti alle radici dei testicoli, che rimasero intrappolati nello scroto irrigiditosi.

“Nnnnn Lory mmmm non ce la faccio più ùùùù io vengo dentro!
“mmmmmm si! Chi se ne fotte se rimango incinta aaaa mmm anzi non mi dispiacerebbe eeeee avere un figlio tuo ooooo mmmmm vai mmmmmm
"to to to mmmmm
"si si mmmmmm mmmm godo mmm

La dolce cognata era in estasi. Non sarebbe stato corretto tirarlo fuori e interrompere quella goduria. Così, incastrandomi ancora di più tra le sue cosce spalancate e fissandola negli occhi, stravolti dall’eccitazione, diedi alcuni colpi violenti, forti, possenti, schiacciandola contro il divano, le ginocchia erano completamente flesse verso il suo viso. 
Mi ero appoggiato con tutto il corpo sulle braccia che placcavano le grosse cosce verso le sue spalle, lei, in quella posizione stava letteralmente morendo dal piacere intenso che stava provando a causa dei micidiali affondi del cazzo:

“mmmmm si si si si mmmmm dio ooooo godo di nuovo mmmmm
“Stavolta anche ioooooooooo mmmmmm toooooooooooooo mmmm

Incuneato dentro di lei, scaricai una tonnellata di sperma. Più spingevo e più eruttavo piacere, tutto quello che si era accumulato nei miei coglioni. Ora, era tutto dentro il suo utero, certamente alla ricerca di un ovulo da fecondare.

Loredana, negli anni a venire si rivelò un terremoto di emozioni. Pur di farmi piacere si era comprato molta lingeria intima sexy e arrapante, e quando la indossava mandava in tilt tutti i miei sensi. Soddisfarli poi era un grandissimo piacere.

Quella splendida grassona si era perfettamente adeguata al mio modo di vedere le cose.



Non era più depressa. Perché era apprezzata per le qualità fisiche che possedeva. Quindi si sentiva desiderata e lo dimostrava generosamente quando scopava, perché dava il massimo senza porsi alcun limite. Come succede spesso: all'amante si da cio che al marito si nega.

Morale: Certo che mio fratello ha dimostrato di essere un gran coglione ad andare a cercare altrove quello che abbondantemente aveva in casa. Per questo non finirò mai di ringraziarlo per avermi dato l'esclusiva di una donna meravigliosamente sensuale (qualcuno non coinvolto direbbe che la zoccolona lui la mantiene e io la scopo gratis).

Così va la vita.

Guzzon59

Nessun commento: