Due amici in gita a Roma. Si
imbattono in un centro di benessere cinese. Mario decide di entrare per
verificare se il centro è simile a quelli di Milano, dove si pratica il
massaggio completo, esteso anche al pene.
Il pullman ci lasciò nei pressi di piazza di Spagna.Rimanemmo incantati davanti alla bellezza della scalinata di Trinità dei Monti, della splendida fontana di Trevi, di piazza del Popolo e di Villa Borghese.
Quando siamo giunti nei pressi di piazza della Repubblica, facciamo una sosta per prendere un po di ristoro all'ombra degli ampi porticati.
La Guida ci comunicò che potevamo fare un po’ di shopping nei dintorni, ma dovevamo ritornare entro due ore in quel luogo, nei pressi del piazzale della Stazione Termini, ove ci attendeva il pullman che ci avrebbe riportato all'albergo.
Vi erano tanti negozi da vedere, e così con Gino imboccammo una strada a caso. Fatti pochi passi trovammo l'ingresso di uno dei quei negozi esotici cinesi con tante scritte nella loro lingua e vetrine colorate. Incuriositi ci siamo avvicinati per capire che tipo di commercio si faceva lì dentro.
Finalmente dopo aver letto tutte
le insegne Gino capì di cosa si trattasse.
“Mario lo sai che cosa è questo
negozio?
“Non è ho proprio idea!
“ E' un centro di benessere
cinese. Qui dentro sono specializzati in massaggi!
“Caspita non sarà come quelli
famosi di cui ne parla Cesare al Bar?
“Già! Cesare non la smette di
rompere con i centri di benessere di Milano!
“Si! Ma lui dice che li dentro si
fa di tutto meno che i massaggi!
“Quello non capisce un cazzo di
massaggi! Per lui una casa di tolleranza e un centro di benessere cinese sono
la stessa cosa! Nella cultura orientale invece il benessere è considerato come
un stato psicofisico in perfetto equilibrio! E' una filosofia di Vita! Sono
molti avanti rispetto a noi! Non hanno alcun pregiudizio o tabù religioso! Per
questo la sega è ritenuta a buona ragione una pratica rilassante! Perché
contribuisce a dare un senso di benessere e un rilassamento psicofisico!
“Sarà così! Ma una sega è sempre
una sega! Anche se è fatta con scopi nobili! Secondo te? Qui faranno quelle
cose? Come dice Cesare?
“Non lo so! Comunque è un centro
di benessere cinese! Forse sarà come quello di Milano!
“Per saperlo non ci resta che
entrare e constate di persona! Che facciamo? Entriamo?
Gino mi fissò perplesso per
quello che avevo detto. Ma le sue parole mi avevano incuriosito. Il pensiero
che qualcuno mi manipolasse il cazzo mi intrigava. Magari avrei trovato una
bellissima fanciulla dagli occhi a mandorla, occhi color giada e pelle bianca
come le neve.
“Mario stai scherzando? La cosa
sinceramente non mi attira! Sono sposato!
“Ma come? hai esaltato la cultura
superiore dei mandarini, la loro libertà nei costumi e poi ti fai venire gli
scrupoli e i sensi di colpa? Dai entriamo!
“Un conto è la conoscenza di
alcune filosofie di vita come cultura personale, un conto è metterle in
pratica!
“Io invece sono per le esperienze
dirette! Una cultura se vuoi capirla la devi conoscere da dentro, vivendola! Io
entro! Che fai mi segui?
“No! preferisco aspettarti qui!
Anzi vado in quel bar!
“Fai come vuoi! A dopo!
Varcato l'ingresso mi trovai in
un altro mondo. I locali erano stati arredati con i tipici mobili del sol
levante, in canna di bambù grezza e laccata con tonalità indefinibili. La luce
era soffusa e ben distribuita. I colori dei muri, i quadri, le colonne, tutto
ricordava i tipici stili dell'architettura delle pagode. Sembrava di essere
tornato indietro di secoli.
“Buon giorno signore!
Mi girai e vidi una splendida
signora dagli occhi a mandorla. Capelli erano neri e lisci, come spaghetti, con
una frangia perfettamente tagliata dritta. Un fiore rosso adornava una
caschetto di capelli color ebano.
Aveva un corpo snello e magro,
coperto da un vestitino con fantasia di fiori e draghi rossi. Cortissimo.
Le braccia e le gambe erano
scoperte. Le pelle era bianca come la neve. Il viso truccato con gusto, che ne
esaltava i tratti orientali. Bocca rossa e carnosa.
“Buon giorno!
“E' venuto per un massaggio?
“Si!
“Mi segua! Adesso le ragazze sono
tutto impegnate! Se vuole attendere un pochino!
“Veramente non ho tanto tempo a
disposizione! Appena due ore!
“Un momento! vengo subito da lei!
Vidi la donna aprire una porta
rossa ed entrare. Dopo alcuni secondo ne uscì mi sorrise e andò verso la porta
di ingresso. La chiuse a chiave e ritornò verso di me.
“Venga con me! Lo stanzino è
laggiù!
Mi precedeva di un passo. Era una
donna molto sensuale. Il suo profumo era molto forte, mi inebriava, stordendomi
la mente.
“Questo è lo spogliatoio. Qui ci
sono gli asciugamani. Lì c'è la doccia, e dopo averla fatta, entri in quella stanza, oltre
quella porta laggiù!
Appena la donna uscì, mi spogliai
e feci la doccia. Quindi mi asciugai e mi avvolsi un asciugamano attorno ai
fianchi e poi mi diressi verso la porticina.
Entrai nel locale dove c'era un
lettino al centro della stanza. Sui mobili di stile sol levante vi erano delle
candele accese, dalle quali si spandeva un fumo aromatizzato.
La stanza era di color rosso.
Sui muri erano appesi degli arazzi con fantasie di paesaggi agresti, sui
quali correvano ragazze orientali, vestite con il tipico costume cinese, un
kimono, aperto davanti da cui si intravedeva la loro nudità.
“Si stenda su lettino!
Mi girai verso il suono della voce e ritrovai davanti
nuovamente l'affascinante signora che mi aveva accolto all'ingresso. Ora non
indossava più il vestitino con la fantasia di fiori e draghi, ma un camice
bianco.
Mi allungai sul lettino con il
ventre sotto. Tenevo ancora l'asciugamani attorno ai fianchi. La signora, dopo
aver spalmato un unguento aromatizzato, inizio a massaggiarmi le spalle, ponendosi davanti
al mio capo.
Le sue mani scivolavano sul dorso
verso i lombi. L'azione costringeva la donna ad allungarsi sopra di me.
Il profumo del suo corpo mi
sollecitava le narici provocandomi una reazione che non avevo prevista.
Il cazzo cominciò ad ingrossarsi
e lo sentì sotto di me mentre pressava contro il materassino. Una
vera tortura cinese.
Più la donna incalzava con le sue
manine e più il mio cazzo pulsava.
Quando finì di massaggiarmi la
schiena, le gambe e le braccia.
“Ora si giri e si adagi sul
dorso!
Dopo aver esitato un pochino, mi
girai cercando di tenere nascosta l'erezione del cazzo, come meglio potevo.
Ma fu tutto inutile. Il grosso
palo teneva sollevato l’asciugamano. Ero imbarazzato perché quel centro non mi
sembrava uno di quelli che aveva descritto Cesare, quindi non avevo il coraggio
di guardare la signora dagli occhi di giada.
Le sentì mentre riprendeva a
massaggiarmi il petto, le spalle e il ventre.
Ad un tratto la tipa mi tira via
l’asciugamano e l'erezione appare completamente visibile al suo sguardo. Lei
non si scompose e lo fissò per alcuni secondi, poi con tono gentile mi disse:
“Se lei vuole, il massaggio
comprende anche il suo pene!
Cazzo avevo fatto bingo. Il
centro di benessere includeva anche la sega. Contento come un bambino che aveva
ricevuto il più bel giocattolo, rispose subito, entusiasta.
“l'avverto che il servizio costa
venti euro in più! Cinquanta con il bacio!
Pensai tra me – Il bacio? - che
cavolo era? Incuriosito da quella proposta :
“Va bene! anche il bacio!
Appena diedi il mio consenso,
le sue mani iniziarono a manipolarmi il cazzo.
Lo serrarono con
delicatezza, poi prese a muovere la pelle, con dolcezza; un tocco di leggerezza
sublime, agitando solo i polsi, su e giù.
Tirava la pelle verso l’alto,
completamente, poi tenendola chiusa in cima attorno alla cappella, tipo
pannocchia, massaggiava il cazzo con forza e nello stesso istante accarezzava
lo scroto e i coglioni.
Uno stimolo
meraviglioso. Una combinazione idilliaca di sensazioni interiori e della pelle.
La donna
riusciva a stimolarmi l'inguine e le zone circostanti con un’azione continua e
senza soluzione di continuità.
Ad un tratto china il capo e
inizia a leccarmi la cappella.
Quello, sicuramente, era il bacio.
Appena la lingua cominciò a
muoversi velocemente sul glande, fui aggredito da brividi alla schiena. Era una
sensazione incredibile.
La tipa era bravissima a brandire
il cazzo, leccarlo e a succhiarlo. La sua bocca scendeva lungo le pareti del
pene serrandolo con le sole labbra carnose. Scivolando lungo l'asta evitava di
farmi sentire i denti. Era straordinaria.
Tutto stava procedendo a
meraviglia. La bambola cinese mi stava praticando un pompino da oscar, come da
copione. Ma qualcosa cambiò il programma che mi ero immaginato.
Mentre mi stavo godendo quel
piacevole massaggio orale sentì la sua mano che iniziava a strusciare la
fenditura dei glutei. Ad un tratto avverto un dito che comincia a lavorarmi il
buco del culo.
Stavo quasi per fermarla, ma il
piacere che mi stava suscitando era talmente forte che non ebbi il coraggio di
bloccarla.
Il lavoro di trapanamento del
culo continuò con accanimento, fino a quando non avvertì un dito che iniziava a
penetrarmi l'ano.
Cribbio era una sensazione
incredibile. Una combinazione di stimoli estremi. La sua bocca stimolava il cazzo,
mentre una mano, ficcata tra i glutei, mi stava in sostanza chiavando il culo.
Era impossibile resistere a quell’uragano
di sensazioni. Una miscela di emozioni forti che mi stavano provocando vigorosi
brividi lungo tutta la spina dorsale.
Non riuscivo più a controllare
quelle sollecitazioni estreme; il cazzo pulsante come un cuore impazzito,
iniziò a dare segni di cedimento, impaziente di sborrare.
La tipa si accorse subito del mio
cambiamento di umore, infatti aumentò lo sforzo e diede alcuni colpi di pompa
in sequenza con la bocca, poi continuò a menarlo con la mano.
Intanto il suo dito stava
scavando profondamente nello sfintere dandomi un godimento che non riuscivo più
a contenere.
“Sei straordinaria
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mmmmmmmmmmmmmmm
Mi lasciai andare sborrandole
nella mano e nello stesso istante serrai i glutei, bloccando il suo dito nel
buco del culo. Una sensazione che mai avevo provato prima di allora.
Alla fine ero completamente
rilassato, in ogni parte del corpo.
Quando uscì dal centro di
benessere, mi sentivo leggero e felice. Gino aveva ragione; la cultura
orientale era superiore alla nostra.
“Allora? Come è andata!
“Meravigliosamente! E' stata un’esperienza
incredibile! Non so come descrivertela!
“Allora Cesare aveva ragione!
“Assolutamente si! ma viverla di
persona è certamente meglio che immaginarla ascoltando quel fesso!
“Raccontami tutto! Voglio sapere
tutto!
Il suo sguardo era in preda ad
una morbosa curiosità. Dovevo accontentarlo; altrimenti mi avrebbe stressato
per molto tempo.
Gli raccontai tutto, tranne la
circostanza del dito nel culo. Quello è meglio non divulgarlo, non vorrei che
qualcuno potesse fraintendere.
Così va la vita
guzzon59 (claudiogusson@ymail.com)