“Sandra!
Il
padre, la chiamava dal salotto, dove stava comodamente stravaccato sul divano, a
guardarsi la partita di calcio della nazionale italiana.
La
madre, che non condivideva la passione sportiva del marito, era andata a trovare
la vicina di casa, per dedicarsi al gossip sugli inquilini del condominio,
mentre centellinavano un caffè vaporoso.
“Si!
Papà!
Senza
distogliere lo sguardo dal televisore.
“Nel
frigo trovi le uova, il latte, il filetto di manzo, una confezione di sugo e la
pasta, che ho comprato stamattina! Sono di papà! Fammi la cortesia di
portarglieli!
“Ma
papà! Proprio adesso! Sono in contatto con le mie compagne di scuola! Lunedì
abbiamo la prova di latino! Non potresti farlo tu domani mattina?
“Sandra
è la cena del nonno! Lo sai quanta rogna quello? È un vecchio brontolone! Se
non gli arriva il cibo è capace che mi toglie il saluto!
“Non
capisco che cosa ci trovi a guardare ventidue imbecilli in maglietta e mutande
che corrono dietro ad un pallone! Preferisco gli sport individuali!
“De
gustibus non disputandum est!
“Sta
a vedere cha alla fine la scema di casa sarei io! Va bene! Vado! vado!
Sandra
uscì, facendo dondolare la borsa della spesa, e suo malgrado si avviò in
direzione dell’appartamento del nonno, che era a soli due isolati di distanza.
Suonò
e dopo qualche istante la porta si aprì.
Il
nonno:
“Veloce!
entra! L’Italia sta battendo un calcio di punizione! Stavolta segna!
Si
dileguò rapidamente verso la stanza da letto. Da quando era rimasto vedovo passava
la maggior parte della giornata a letto a guardare la tv. Il vecchio aveva
fatto spostare l’impianto nella camera, utilizzando il mobiletto con la
specchiera come supporto del televisore e telecomando in mano, via con lo
zapping.
“Nonno!
Caspita anche tu sei un patito del calcio! È proprio un vizio di famiglia!
“Scusami
tesoro! Se vuoi qualcosa da bere! serviti pure!
“Va
bene! Va bene! Metto la spesa in frigo!
“Mi
faresti un favore?
“Si!
“Sono
rimasti solo dieci minuti di partita, più il recupero! Potresti mettere una
pentola d’acqua sui fornelli?
“Certo
nonno! Volentieri! Se vuoi ti preparo anche il sugo?
“Magari!
Non mi dispiacerebbe se una sera mangiassi qualcosa di decente!
“Nonno!
Cosa ne pensi se ti preparassi la cena? Ho in menta qualcosa di sfizioso!
“Grandiosa
idea! Sei una dolce nipote!
Sandra,
gratificata da quel gesto di affetto, guardò il nonno e si accorse di un
particolare che gli era sfuggito, che suscitò la sua indole di crocerossina.
“Ma
nonno! Sei in accappatoio! E hai i capelli bagnati!
“Ero
sotto la doccia! Ho fatto appena in tempo ad uscire, quando mi sono ricordato
che stava iniziando la partita! Caspita non me la sarei persa per nulla al
mondo! Mi asciugherò i capelli dopo!
“No!
Non è una buona idea!Rischi di prenderti un malanno! Adesso ci penso io!
“Ma!
Sandra
corse in bagno a procurarsi l’asciugacapelli.
Ritornò
indietro con l’apparecchio e il filo della corrente elettrica in mano; guardò
in giro in cerca di una presa, dove attaccarlo.
L’avvistò
sotto il mobiletto posto su un lato del lettone matrimoniale. Congiunse la presa
e si sedette al fianco del vecchio.
“Sei
una testona! Mi ricordi tua nonna! Adesso addio telecronaca! Non sentirò più nulla!
“L’importante
è che vedi! Ormai dovresti sapere cosa dicono!
“Già!
Sandra
accese l’asciugacapelli ed inizio a soffiare l’aria calda sui capelli
brizzolati del nonno. Si era procurata una spazzola con la quale lo pettinava
tirando la zazzera all’indietro.
Il
vecchio stava fissando le ultime azioni della partita. Pensò che se avesse
alzato il volume forse poteva sentire uno scorcio di telecronaca. Cercò il
telecomando e quando lo trovò, sentì un brivido nella zona lombare.
Sandra
si era seduta incrociando le gambe come gli indiani d’america, poiché indossava
una succinta minigonna, si erano scoperte. Notò che il
telecomando era finito proprio in mezzo alle cosce, vicino all’angolo d’Afrodite,
che emergeva in tutta la sua superba sensualità. Ma ciò che fece venire i
brividi al vecchio, fu la visione delle mutandine che si perdevano in mezzo ai
glutei, la stoffa non era spessa e lasciava intravedere una leggera peluria del
pube e la fessura vaginale, costituendo uno scenario da infarto.
La
reazione fu immediata. Il vecchio rimase fulminato da quel panorama conturbante,
a prescindere dal fatto che appartenesse alla nipote.
Era
un uomo virile e certe immagine erano ancora al centro dei suoi interessi
vitali.
La
morte della moglie aveva lasciato un grande vuoto, soprattutto a letto. Rammentava
spesso quando si chiavava la vecchia sfogando le fantasie erotiche che lo
tormentavano. Dopo la sua morte, per placare i pungoli che sopravvenivano, quando lo stimolavano la visione di una bella gnocca o situazioni eccitanti,
ricorreva alla pratica tradizionale della pugnetta.
L’assenza
della moglie la sentiva, soprattutto quando era eccitato e con una gran voglia
di farsi una gaudente scopata, magari con una di quelle giovane donne che
vedeva aggirarsi per la città, in abiti succinti, e che erano diventate il
sogno ricorrente delle sue fantasie erotiche.
L'effetto di quella fonte conturbante fu l’erezione del cazzo, scontato, che in pochi secondi
raggiunse una dimensione ragguardevole.
In
quella situazione, essendo in posizione seduta, il palo, scuro coma la pece, s’innalzò
in alto, come un obelisco, fuoriuscendo dall’accappatoio. Era impossibile
nasconderlo.
Inoltre,
non fece in tempo a celarlo, a causa di un’azione concitata e congiunta tra lui
e la nipote.
Fu
una fatale coincidenza tra il gesto di impossessarsi del telecomando e lo
sguardo della nipote che si posò sul suo cazzo, simultaneamente.
Nel
momento in cui allungò la mano per impadronirsi del telecomando, toccò la
superficie di cotone, sotto la quale si percepiva la morbida e tiepida figa. Quel gesto attirò l’attenzione
di Sandra.
La
ragazza, sentendosi le parti intime sfiorate dalla mano del nonno, abbassò il
capo ed incrociò lo sguardo con il cazzo eretto del vecchio, che s’innalzava in alto in
tutta la sua potenza virile, esibendo una cappella grossa e
rotonda.
Il
nonno davanti allo sguardo scioccato della nipote rivolto sul cazzo, rimase bloccato in
quel gesto.
Quella
situazione gli provocò un sussulto all'inguine e la fantasia si accese come un
potente incendio. La mano stretta attorno al telecomando, tremò e restò ferma
nella posizione, incastrata in mezzo alle cosce di Sandra, con la sporgenza
delle nocche pressate contro la vagina.
Sandra
ebbe un brivido al basso ventre, quando sentì il dorso della mano che premeva contro la sua figa, e nello stesso tempo non riusciva a staccare lo sguardo dal
grosso cazzo scuro, che spuntava oscenamente dell’accappatoio. Una combinazione
incandescente, che gli provocò uno scombussolamento dei sensi.
La
situazione era molto imbarazzante e i nostri protagonisti, loro malgrado, si
erano lasciati coinvolgere emotivamente in un vortice di sensazioni che indebolivano
i freni inibitori, trascinandoli verso uno scenario infernale.
Entrambi,
fremevano dell’emozione.
Il
vecchio, esperto e opportunista, eccitato come un caprone, continuò a occupare
la calda nicchia vaginale, che alimentava un impulsivo libidinoso ormai senza
controllo.
Così,
accontentando un istinto primordiale compulsivo, da vecchio predone, soverchiò
la flebile reazione della giovane ed inesperta nipote, trasformando il tocco involontario
in un’azione esplicita, più incisiva e intenzionale.
Il
nonno fissando la nipote cercava di interpretare il suo atteggiamento. Era una
situazione incandescente che stava degenerando in una manifestazione morbosa di
voluttà.
Il
tempo passava e, in mancanza di resistenza della ragazza, l’arzillo anziano, seguendo
gli impulsi delle sue fantasie erotiche, proseguì nel gesto, accarezzando con
maggiore pressione lo scoscio della nipote, che gli appariva come una deliziosa
morbida nicchia. Si stava approfittando della situazione, come un ladro, poiché
la ragazza era completamente bloccata in uno stato di confusione.
Infatti, il vegliardo si era disinteressato completamente del telecomando e, intenzionalmente, rivolse
le sue attenzioni lascive ad altri argomenti.
Alla
fine, azzardò un contatto diretto, agendo a mano aperta, che si chiuse sulla
figa corpulenta.
Sandra
sussultò, come se fosse stata colpita da una folgore.
Le
dita cominciarono a razzolare sulla superficie delle mutandine, stimolando il
solco delle labbra, che si percepivano umide, attraverso la tenue stoffa.
Sandra
chiuse gli occhi e lasciò campo libero al vecchio, incassando, silente la sua
azione impetuosa, perché non riusciva più a reagire. Era totalmente soggiogata
dall'azione del nonno. Il gesto coraggioso ed imprevedibile, la trovò impreparata.
Non se l’aspettava e ancora non immaginava le conseguenze di
quella accondiscendenza e flebile reazione.
Così
si lasciava stimolare la figa, restando ferma con l’asciugacapelli in mano,
ancora in funzione.
In
quel momento ci fu il gol dell’Italia, ma, il vecchio caprone, ignorò
completamente le urla di giubileo del telecronista e il rumore degli spalti,
perché era totalmente concentrato a stimolare la figa della ragazza.
Facendosi
più audace, soddisfacendo così una brama sempre più esigente, infilò la mano
sotto la t-short alla ricerca delle tette. Quando le raggiunse, ne afferrò una
massaggiandola con grande impeto. Quasi stesse impastando farina.
I
capezzoli dei seni, erano diventati turgidi e sensibili, a causa degli stimoli
della figa, quindi nel momento in cui le mani sfiorarono la punta, Sandra si
lasciò andare ad un profondo singulto.
“Mmmmmmmmmmmmmmm
Il
vecchio gli tolse l’asciugacapelli dalle mani, lo spense e lo gettò a terra.
Il
vegliardo, continuando nella sua condotta depravata, senza dargli tregue, tirò
su i bordi della t-short, sfilandola dal corpo della ragazza.
Il
petto nudo, si svelò superbo e tonico davanti allo sguardo spiritato del
vecchio, quindi, attratto da quel santuario del piacere, si gettò come un pescecane,
azzannando con ingordigia le grosse ciliegie, succhiandole con forza.
“Mmmmmmmmmmmm
Sandra
era in estasi totale dei sensi. In balia completa delle sue emozioni e delle
morbose attenzioni del vecchio, mentre gli torturava il seno.
Il
nonno, intanto, gli aveva infilato la mano nelle mutandine e stava incalzando
direttamente la figa, stimolandogli le lebbre crestate, il clitoride e penetrando profondamente con il dito medio nella carne viva.
direttamente la figa, stimolandogli le lebbre crestate, il clitoride e penetrando profondamente con il dito medio nella carne viva.
“Mmmmmmmmmmmmmm
“sei
eccitata e bagnata! Ti piace! Ora toccami il cazzo!
Sandra
sembrava un robot telecomandato. Ubbidendo al vecchio afferrò il grosso palo e lo
menò, sporcandosi le dita di liquido seminale.
“Ti
piace il cazzo del nonno?
Non
rispose, assentendo con il capo.
“Quando
sei bella! Ti mangerei tutta!
Il
vecchio, in un impeto di adrenalina, si sfilò l’accappatoio, poi sulle ginocchia
si pose di fronte a Sandra. Fissandola
intensamente negli occhi, proseguì nelle sue intenzioni lussuriose abbassandogli le
mutande fino a meta coscia, poi, fremente e impaziente di gustarsi quel giovane corpo, gli infilò il cazzo in mezzo alle
gambe, serrandola forte a se.
In
quella posizione iniziò a muovere il bacino verso di lei, facendo scorrere la rigida
nerchia nel tempio di Afrodite, strofinando le morbide labbra della fica. Nello stesso istante le mani, affondate nella soffice pelle delle natiche, accarezzavano con energia, quasi a voler affondare in quella cute vellutata e pallida.
nerchia nel tempio di Afrodite, strofinando le morbide labbra della fica. Nello stesso istante le mani, affondate nella soffice pelle delle natiche, accarezzavano con energia, quasi a voler affondare in quella cute vellutata e pallida.
“mio
dio… mi sembra di sognare! Ho voglia di chiavarti! Ho voglia di penetrarti fino
ai coglioni! Non ce la faccio più a tenere a bada i miei istinti! Ho voglia di
ficcartelo nella fica m mmmm
Mentre
parlava sfogava il suo impeto con carezze vigorose. Il corpo di Sandra era
completamente in balia della sua libidine. Lo voleva, lo desiderava, lo
agognava, ma soprattutto lo voleva penetrare con la sua lancia.
Spinse
la nipote, facendola cadere su un fianco e poi si lanciò sopra di lei,
affondando la faccia tra le tette sode stringendole con entrambi le mani.
Afferrò gli orli delle mutandine e le trascinò giù, fino alle caviglie.
Quindi la mise sotto di se costringendola a flettere le cosce verso il viso. La fica leggermente pelosa
lo aggredì in tutta la sua stupefacente sensualità. Le labbra interne scure e
aggrovigliate in una cresta fitta, attirarono subito la sua voluttà. Si tuffò
in quella delizia addentando come un ingordo egoista e leccando con accanimento.
“Mmmmmmmmm
Sandra
non poteva trattenere i singulti. Il nonno gli stava stimolando la figa in modo
impetuoso. Sembrava un naufrago che cercava di lenire i pungoli della fame,
dopo una lunga odissea in mare.
Ed
era vero. Il vecchio vedovo stava saziando la voglia di sesso. Una vera e
propria crisi di astinenza. La mente stava sfogando il desiderio che aveva
accumulato in più di un anno di vedovanza, caratterizzato di seghe sparate davanti
alla televisione, quando c’erano le ballerine mezze nude che si esibivano
mostravano cosce perfette e culi rotondi, e ampliavano la sua fantasia.
“Mmmmm
non ce la faccio più… ho voglia di chiavarti! Ora….
Gli
tenne le cosce flesse verso il viso e si inginocchiò davanti, poi spinse la
punta del cazzo verso il basso, facendola scivolare tra le fessure umide della
figa. Quando vide la cappella sprofondare dentro quella carne morbida e calda,
spinse ancora di più il bacino, facendo scompire il resto
del corno, dentro quella fucina rovente come l’inferno.
Sandra,
che fino ad allora non aveva detto nulla, perché domata dalla forte personalità
di suo nonno. Lo aveva lasciato fare quasi per rispetto reverenziale.
Ma,
di fronte al fatto compiuto, in presenza di quella invasione potente della sua
intimità, appena avvertì il cazzo del vecchio muoversi dentro di lei, si liberò
di quello stato di catalessi e lanciò un urlo liberatorio.
“finalmente
sei risorta! mmmm to to ,,,, mi hai provocato con le tue cosce! Sei una
puttanella lo sai? Mmmm
“si
si mmmm mi piace chiavare mmmmmm dio mmmm mi sembra impossibile che tu mi stai
scopando! Mmm si divino mmmm nonno mmmm si si mmmm più forte mmmm
“ai
tuoi ordini mmm quanto ho sognato questo momento mmmm volevo andare a puttane
lo sai?
“Perché?
Sfogati con me mmmm sarò io la tua puttana mmmmm più forte mmm
“si
mmmm cribbio mmmm sarai la mia puttana! To to to … che bello sentire il caldo
di una figa dopo tanto tempo mmmmmm mmmmm
“mmm
nonno come è finita la partita? Mmmm
“chi
se ne fotte della partita mmmmù
“ahahahhaha
mmmm si si si mmmm
Erano
al centro del letto. Il vecchio gli teneva le gambe sollevate in aria; Lui appoggiato con il ventre sopra di lei, spingeva
il cazzo in profondità. Era uno spettacolo osservare le smorfie del viso della nipote,
mentre incassava il suo ardore. Più la chiavava e più la sentiva agitarsi come
un’anguilla.
Per
il vecchio era un piacere sublime godersi quel giovane corpo, sodo, magro e
privo di smagliature, che fremeva sotto di lui.
I
due chiavavano con grande slancio e non sospettavano che in quel momento c’era
uno spettatore non invitato.
Era
Saverio, il nonno materno di Sandra.
Appena
finita la partita era passato a salutare il consuocero, con cui divideva la
stessa situazione di vedovanza. Aveva la copia delle chiavi di casa. Erano
molto amici e col tempo, il rapporto di consuocero, aveva rafforzato quel
legame, come fratelli.
Quella
sera, dopo la partita di calcio, aveva deciso di incontralo per chiacchierare
sulle azioni salienti della gara. Certamente non si aspettava di trovare uno
spettacolo inconsueto e sconvolgente.
I
due amanti erano talmente concentrati a scopare che non si erano accorti di
essere spiati. Saverio stava sulla porta a guardare l’evoluzione di quella chiavata
incestuosa.
Quando
era giunto, c’era già il vecchio consuocero che si trovava abbondantemente
incastrato tra le cosce spalancate della nipote.
Non
disse nulla. Anzi, scopri qualcosa di sconvolgente che si stava agitando nella
sua testa. La scena lo aveva sedotto ed era talmente eccitante che in pochi
secondi ebbe una possente erezione. In quella circostanza esaltante il viagra
non avrebbe avuto gli stessi effetti.
Il
corpo mezzo nudo di Sandra era una meraviglia, ed era sublime vederlo agitarsi
sotto i fendenti del vecchio consuocero. La scena gli suscitò una voluttà
incontrollata. In lui si destò un forte desiderio sessuale per la nipote.
Gli
venne naturale tirarsi fuori il cazzo e menarlo allo stesso ritmo degli affondi
del vecchio amico.
Man
mano che gli amanti incalzavano uno nell'altro, la sua mano agitava con forza un
cazzo infiammato dal desiderio.
Alla
fine, quando gli istinti divennero impossibili da trattenere, si avvicinò al
bordo del letto, con il cazzo duro che spuntava dal grembo.
Il
primo a vederlo fu il vecchio consuocero.
“Cazzo
Saverio!
Lo
spavento si placò subito appena scorse il cazzo duro dell’amico che stava
menando con energia. Sorrise.
Sandra
invece, imbarazzata, si era nascosta la faccia sotto il cuscino. Saverio:
“Tranquilla!
Nipotina cara! Se permetti anche io vorrei approfittare dell’occasione! Dio
quando sei bona!
Il
vecchio consuocero:
“ahahah
Vieni! Ti lascio il posto!
Si
alzò, lasciando Sandra al centro del letto con le cosce spalancate. La vulva vaginale incorniciata da un pelo bagnato, era rosa e
slabbrata dall'azione del cazzo.
Saverio,
fissando la nipote, con affanno, si spogliò in un lampo e dopo alcuni secondi
era già sopra di lei che stava pompando con grande foga nella figa.
“mmmmmmm
che gioia… tu si che sei una nipote d’oro… ci rendi felice mmmm to to
to mmmmmmm dio mmmm sto sognando mmmm
to mmmmmmm dio mmmm sto sognando mmmm
L’amico:
“ahahah non stai sognando! E non sarà l’ultima! Sadrina mi ha detto che da oggi
sarà la nostra puttana hahahha ci pensi? Mmmm
“si
mmmm si la nostra puttana mmmm to to mmmm
Sandra:
“mmmm
è meraviglioso…. Dio quando godo… sto godendo… mmmm nonno più forte mmmm
I
due arzilli anziani se la scoparono a turno con gronde slancio. Quando uno la chiavava
l’altro se lo faceva succhiare e viceversa fino ad arrivare al momento clu, quando Saverio, che aveva una passione per il buco del culo, lavorò l’ano di Sandra per bene, poi quando l’orifizio si era dilatato abbastanza:
l’altro se lo faceva succhiare e viceversa fino ad arrivare al momento clu, quando Saverio, che aveva una passione per il buco del culo, lavorò l’ano di Sandra per bene, poi quando l’orifizio si era dilatato abbastanza:
“mmmmm
dio ooooooo mmmm mi stai spaccando il culo mmmmm aaaa ooooooo
“Tranquilla…
ancora un paio di colpi e poi vedrai che goduria mmmm to to
L’azione
di Saverio era travolgente. Sandra era a pecorina, lui piegato come un fantino
in piena corsa, gli aveva infilato il cazzo nel culo e spingeva forte, facendo
pendolare i coglioni tra le cosce aperte.
“te
lo avevo detto! To to to mmm cazzo come sei stretta! Dai prova tu ora!
Il
consuocero prese il posto di Saverio e continuò a martellare il culo di Sandra,
in modo devastante.
Saverio,
intanto, si era seduto davanti alla ragazza e gli aveva ficcato il cazzo in
bocca. I due anziani mandrilli se la stavano scannando a colpi di minchia.
Saverio,
il più perverso tra i due, propose di fare un sandwich. Fece impalare Sandra in una sublime smorza candela,
poi da dietro, gli infilò il cazzo nel culo. I movimenti prima convulsi, poi
diventarono più regolari.
Alla
fine si trasformò nell’apoteosi del piacere e Sandra per la prima volta
assaporò un godimento unico e straordinario, che mandarono i suoi sensi alle
stelle.
La
ragazza in pieno delirio:
“Mmmmmm
cazzo mmmmm è incredibile mmm le sensazioni che sto sentendo mmmmm dio sto
impazzendo si si si si si mmmm siete tremendi… porca puttana mmm sto godendo
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa siete due diavoli mmmmm cazzo sto godendo oooo
mmmmmmmmmmmmm
Anche
i vecchietti erano giunti al capolinea e il primo a sborrare fu Saverio, che
dopo
una serie continua ed energica di fendenti devastanti dilagò nel culo di Sandra, seguito subito dopo dal vecchio consuocero, che tenendo la vita della ragazza, pigiò il grembo in mezzo alle cosce spalancate e svuotò i coglioni nel giovane utero, ridotto ad una ricettacoli di sperma.
una serie continua ed energica di fendenti devastanti dilagò nel culo di Sandra, seguito subito dopo dal vecchio consuocero, che tenendo la vita della ragazza, pigiò il grembo in mezzo alle cosce spalancate e svuotò i coglioni nel giovane utero, ridotto ad una ricettacoli di sperma.
Alla
fine, spossati e sazi, si ritrovarono tutte e tre sul letto. Sandra in mezzo,
ancora scossa dalle forti emozioni, mentre si faceva coccolare dai nonni.
In
quel momento, tuttavia, era lei, non ancora appagata, a sollazzare i cazzi semi
duri, mentre i vegliardi erano concentrati a guardare la sintesi della partita
di calcio, con i commenti dei giornalisti.
“Sandra!
“si!
“Lo
sai che porti fortuna alla nazionale! Credo che ti aspetterà una stagione piena
di impegni!
“Ogni
volta che gioca la nazionale?
“Non
solo! Ogni domenica di campionato! Ma dovrai dare il massimo ai prossimi
mondiali e tenerti in forma, soprattutto per i tempi supplementari!
“ahahahahahahah
(in coro)
Così
va la vita
Guzzon59
2 commenti:
buonasera Guzzon. Sulla consapevolezza tra persone adulte consenzienti, l'ovvietà ci marcia, per il resto... tutti noi abbiamo dei limiti. I pregiudizi li hanno anche le persone che vivono la propria sessualità libera e spregiudicata. Complimenti, ottima scrittura. Il blog verrà incluso tra i preferiti. Se posso permettermi un consiglio, sarebbe interessante ampliare altri argomenti. Grazie per ora e buone feste
Sono d'accordo, i pregiudizi operano anche a livello inconscio, perché sono parte integrante della nostra cultura. Questo è un motivo per cui li affronto mettendoli a nudo. Seguirò il tuo consiglio allargando il raggio di azione anche su altri argomenti, e sono tanti che mi frullano in testa.
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