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martedì 10 gennaio 2012

Incinta


Stavo leggendo il programma di Don Carlo, il nostro parroco, che aveva preparato per la gita di pasqua.
Era scritto in modo dettagliato, l’itinerario, i tempi di percorrenza del pullman, il vitto, l’alloggio nonché le località che avremmo visitato.
Non restava altro che aderire alla sua iniziativa.
Del resto la partecipazione era scontata. Per un vecchio pensionato non c’era molto da scegliere.
Le gite della parrocchia rappresentavano comunque una ottima soluzione per rompere la monotonia di una vita noiosa, ormai giunta al capolinea.
Questa volta però avrei chiesto a Don Carlo di evitare di farmi sedere vicino alla Signora Gina. Una vecchia baldracca, perennemente in calore.
E’ fissata per il cazzo, una vera ossessione. Una volta, durante la soste in un autogrill, mi ha seguito nei bagni degli uomini. Ha avuto la faccia tosta di infilarsi dietro di me. Poi ha chiuso la porta impedendomi di uscire. Ho devoto accontentarla, però quella volta le ho permesso di farmi solo un pompino.
Non c’era anziano in paese che non abbia fatto sesso con lei.
Qualche volta, devo ammettere, che ho ceduto volentieri alle sue lusinghe. Del resto, anche alla mia età, ho ancora qualche cartuccia da sparare e trovo ridicolo ricorrere all’autoerotismo quando c’è lei, disponibile, che si offre con molta generosità e senza limiti. Solo che non si accontenta mai, una vera ninfomane ossessiva, che se non le ponessi un freno ti consumerebbe fino all’osso.
Per questo motivo, le volte che non ho bisogno di lei, cerco sempre di evitarla.

Quel giorno, mentre ero intento a pensare a quelle porcate suona il telefono.

Rispondo e dall’altro capo trovo Alberto, mio figlio, che vive con la sua famiglia a Milano.

“Ciao pà! Tutto bene?
“Si! è un delitto lamentarsi! Poi alla mia età ogni giorno è sempre un miracolo se sei ancora in vita!
“Ti riconosco! Sei il solito pessimista! Non dovresti con la salute che ti ritrovi!
“A proposito Amanda come sta! Se non sbaglio dovrebbe essere già al settimo mese di gravidanza!
“E già! Sta bene! Ti chiamo proprio per lei!
“E’ successo qualcosa?
“No! Va tutta bene! Però abbiamo bisogno del tuo aiuto!
“Certamente! Se è necessario!
“Lo sai che Amanda ha una gestazione ansiosa!
“Si lo so!
“Il suo compagno, Alessio, non è quello che si dice una buona spalla su cui appoggiarsi!
“E’ meglio stendere un velo pietoso! Dimmi piuttosto cosa posso fare per lei!
“Le cose stanno così! Alessio è stato ammesso a frequentare un master in Inghilterra! È un ottima occasione per la sua carriera e, da quello che mi è sembrato di capire, non ha nessuna intenzione di rinunciare! Così si è rivolto a me! Del resto la mia situazione tu la conosci perfettamente! Carla mi ha lasciato per un ragazzino! Un mese fa ho incontrato un donna che potrebbe rivelarsi una compagna ideale per me. E’ un periodo difficile se mi dovessi occupare di Amanda dovrei trascurare lei, quindi non vorrei ripetere gli stessi errori che mi hanno allontanato da Carla! Mi capisci papà?
“Si ti capisco perfettamente! anche se non condivido il tuo ragionamento! Lo sai per me i figli arrivano prima. di qualsiasi cosa, ora lasciamo perdere le polemiche inutili! quanto durerebbe sto corso!
“Tre settimane!
“Tre settimane? Alessio è un incosciente! Ma ci ha pensato bene? Amanda è quasi all’ottavo mese!
“Papà è meglio lasciar perdere!
“Va bene! Mi occuperò io di Amanda! E quando verrebbe da me?
“Se la cosa non ti disturba! Domani mattina presto, prenderà un treno, credo che per mezzogiorno dovrebbe esser lì!
“In treno? Cazzo ma che razza di uomini siete tu ed Alessio! Cribbio avete perso il senno!
“Papà credimi è l’unica soluzione che abbiamo trovato! Ci sono problemi grossi qui, che non sto a spiegarti!
“Va bene! Va bene! Domani allora l’aspetto alla stazione. Ciao stammi bene!

Chiusi la comunicazione con una rabbia in corpo che se avessi toccato qualcuno lo avrei senza altro fulminato all’istante.
Erano dei grandi incoscienti a lasciare viaggiare una ragazzina di venti anni, da sola, per giunta incinta.

Per prima cosa informai Don Carlo che non avrei partecipato alla gita, gli spiegai i motivi e lui, comprensivo, mi incoraggiò ad affrontare i problemi offrendosi di aiutarmi in caso ci fossero state delle complicazioni.

Passai tutta la giornata a pulire e rassettare la casa. La stanza di mio figlio Alberto fu rimessa a lucido. L’unico inconveniente era il bagno, non era attiguo alla stanza ed era l'unico per tutti e due.
La cosa non mi dava alcuna preoccupazione, Amanda era una ragazza pratica e disinibita. Tutte le volte che l’avevo ospitata spesse volte me l’ero trovata in bagno completamente nuda, senza badare a quello che stavo facendo entrava nel box doccia. Anzi alcune volte mi intratteneva in lunghe chiacchierate, con le paratie della doccia aperte, avendomi di fronte a lei,  mentre continuava a godersi lo scroscio dell’acqua.
Da parte mia non c’era alcun coinvolgimento emotivo a vederla nuda. Era la mia nipotina, praticamente l’avevo vista crescere finoa quando si è sviluppata in una donna bella ed attraente.

Il Treno intanto viaggiava con venti minuti di ritardo, pari a venti minuti di angoscia; maledissi l’efficienza delle ferrovie italiana. Mille pensieri si accavallavano nella mia mente. Ero preoccupato per Amanda, pensavo al peggio.
Speravo che avesse incontrato almeno un anima gentile, disponibile ad aiutarla se ce ne fosse stata la necessità.
Quel dannato treno sembrava che non arrivasse mai, la mia disperazione aumentava di conseguenza.
Me la presi con un giovane ferroviere che mi passò vicino, gliene dissi di tutti i colori, nella speranza di allentare la tensione che mi aveva messo lo stomaco in subbuglio.
Finalmente un fischio e poi la voce degli altoparlanti che annunciava l’arrivo dell’intercity.

Amanda scese dal treno, aiutata da una signora, manco a dirlo era Gina.
Per la prima volta non mi dispiacque di averla incontrata. Sicuramente è stata una ottima compagna di viaggio, premurosa ed attenta, soprattutto se ha scoperto che Amanda era mia nipote.

Amanda e Gina si avvicinano.

“Mario! Ti devo tirare le orecchie! Perché non mi hai detto che avevi una nipote così simpatica! E per giunta bellissima!
“Ciao Gina! Sono contento che Amanda abbia incontrato te!
“Nonno! Non mi dire che ti sei preoccupato!
“Preoccupato? Disperato è la parola giusta!
“Dai vieni qui ed abbracciami! Senza stringere però!

Mi abbracciai mia nipote, con le lacrime agli occhi. Ero vecchio ma riuscivo ancora a commuovermi, soprattutto in quella occasioni.

Gina: “Vuoi uomini siete tutti uguali! Fate i duri e poi ecco che piangete per niente! Amanda dammi la valigia che la porto io!
“Gina! Faccio io! Non ti devi disturbare!
“Caro Mario! Credo che mi vedrai più spesso a casa tua! Ho promesso ad Amanda di aiutarla! E penso che le donne per certe cose siano più adatte, ci siamo capiti? Devo telefonare a Don Carlo e dirgli che non andrò più in gita!

Bestemmiai dentro di me, dicendone di tutti i colori. Anche se per un momento ho pensato che mi avesse fatto piacere l'incontro tra lei e Amanda, mi rimangiai le parole e maledissi quella dannata baldracca che si stava approfittando dell'occasione per infilarsi nella mia vita.
Già immaginavo che cosa mi aspettava. A quella porcona ninfomane non gli importava un granché di mia nipote, perché avrebbe sfruttato ogni circostanza per ficcarsi nel mio letto.

Mentre stavamo rientrando a casa, in auto, Amanda rompe il silenzio e da ragazza disinibita che era, senza peli sulla lingua, mi disse!
“Nonno! Anche io debbo tirarti le orecchie!
“Perché
“Perché la signora Gina mi ha confidato che sei un mandrillone!
“Cosaaaaa?
“Dai nonno! Non fare il finto tonto! Mi ha raccontato che spesse volte vi incontrate e ne fate di tutti i colori!
“Amanda ti prego evita certi argomenti! Non credi che siano fatti miei? Quella stronza di Gina non perde occasione per tenere la bocca chiusa!
“Insomma te la scopi o no?
“Amandaaaaaaaa ma come parli!
“Nonno non ti arrabbiare! Sono piombata improvvisamente nella tua vita! E non vorrei che per colpa mia dovessi cambiare le tue abitudini! Soprattutto quelle abitudini!
“Non è come pensi tu!
“Ma nonno, guarda che è una cosa naturale! Per me puoi continuare a far sesso con lei, anche se sono in casa! Non mi scandalizzo affatto! Lo so mi sento ridicola e non ti nascondo che ho difficoltà ad immaginarti mentre fai sesso con Gina! Ahahahah
“Amandaaaa ora stai superando il limite della decenza!
“Scusa! Scusa! Ora ti do un bacio!

Mi abbracciò stringendomi le spalle e dandomi un bacio sulla guancia.

“ahahahah”
“Cosa hai da ridere?
“Si… insomma… ahahah non so come dirlo. Mi viene da ridere… hahahah
“Che cosa vuoi dire?
“Giuri che poi non ti arrabbi?
“Ora sono curioso e voglio sapere cosa c‘è di così divertente?
“Mi è venuta in mente la signora Gina! Hahah
“Gina? È pazzesco! Non capisco!
“Ora capirai! In treno mi ha confidato che quando aspettava il suo primo figlio, il marito non ne voleva sapere di far sesso, mentre lei ne aveva una voglia matta! E lo sai cosa si è inventata per farlo?
“E ti pareva che il discorso non cadeva su quello! Che cosa ti ha detto?
“In preda alla disperazione si è confessata con Don Carlo, lui non solo l’ha ascoltata ma consolata, provvedendo anche a soddisfare la voglia di sesso che non la feceva dormire da mesi! ahahahahahahah
“Amandaaaaaaaaa! Ginaaaaaaaaaa che puttanaaa. Quella stronza!
“Scusami! Ma te l’avevo detto che poi ti arrabbiavi! Me lo hai detto tu di raccontarlo!

“Don Carlo! E?
“Si! Proprio lui! Non lo sapevi?
“Certo tutti lo sanno in paese! Carlo e Gina erano amanti dai tempi in cui tuo padre faceva il catechismo per la prima comunione! E vuoi sapere chi era la catechista!
“Gina!
“Già!
“ahahahahahah

Questa volta ridemmo insieme. Amanda era così, per lei la vita non doveva essere complicata, secondo lei erano gli altri che se la complicavano.

“Sai una cosa nonno?
“Cosa mi devo aspettare ancora?
Ahahah, mi fai ridere, l’argomento è piccante, ma riguarda una curiosità personale! Posso chiederti alcune informazioni!
“Amanda quando parli così mi spaventi!
“Nulla di personale! Se vuoi puoi anche non rispondere!
“Avanti! Che altro vuoi sapere?
“Quando la nonna era incinta di papà tu… insomma tu… facevi sesso con lei?
“Ma come cavolo ti vengono in mente certe idee!! cazzo se prendo quella baldracca di Gina giuro che l’ammazzo! È stata lei a ficcarti certi discorsi in testa! Vero?
“Per certi aspetti si! Però mi ha fatto riflettere molto su una cosa!
“Sentiamo?
“Io ritengo la gravidanza una situazione normale, che non dovrebbe cambiare certe abitudini! Si insomma! Se ami una persona e la desideri, sessualmente intendo, la gravidanza non dovrebbe essere un ostacolo! Non credi?

Io le donne non le capirò mai. Ricordo che la mia vecchia, nel periodo di gestazione, aveva un gran voglia di chiavare. Ogni sera la dovevo accontentare, diceva che erano le voglie. La cosa non mi dispiaceva affatto, perché sapevo di amici che dovettero attendere la fine della gravidanza per potersi fare una sana scopata con la propria moglie.
Mentre la mia era un vero e proprio satanasso. Dopo il parto ritornò tutto come prima, e le scopate divennero sempre più rade. Quasi la preferivo in stato di gravidanza.

“Allora nonno! Hai intenzione di rispondermi?
“Si! La gravidanza non aveva interrotto nulla!
“Quindi tu e nonna facevate sesso?
“Si! Mi dici perché vuoi sapere queste cose?
“Nonno! È la prima volta che riesco a parlare di certe cose senza dovermi controllare! Con te mi viene tutto naturale! Come sempre del resto! Vedi, Alessio, da quando sono in questo stato, non si è mai avvicinato di un centimetro, manco se avessi la lebbra!
“Amanda! Cosa vuol dire? Magari ha paura di farti male!
“Ma nonno! Tu avevi paura di fare male alla nonna? Papà e nato, quindi vuol dire che non era sbagliato farlo!
“Amanda! Non vuol dire nulla! Non è una cosa fisica ma psicologica! Le donne non sono più le stesse, insomma con quel pancione davanti non è facile! Te ne rendi conto?
“Ma tu e la nonna come facevate? Eppure lo facevi e magari anche con foga, considerato che eravate ancora giovani!
“Amanda che ti devo dire! Ci sono uomini che magari non sono attratti dalle donne con il pancione! Non era il mio caso! Anzi devo dire che tua nonna era ancora più attraente!
“Lo vedi! Alla fine è una questione di desiderio! Alessio non mi desidera più! Tutto qui!
“Come la fai tragica! Vedrai che dopo il parto tutto ritorna come prima!
“Nonno forse non mi sono spiegata! Io non voglio aspettare dopo! Io avrei voluto che Alessio fosse stato attento ora, ed invece non ha capito nulla! Mi ha trascurata. Tutti sono convinti che la mia sia una gravidanza ansiosa ed invece si sbagliano! Nonno te lo dico come te lo direbbe la signora Gina! Avevo una gran voglia di sesso e lui se ne sbattuto i coglioni! Tutto qui!
“Amandaaaaaa ma come cazzo parli!
“Cosa è che ti disturba? sapere che alla nipotina gli piace il cazzo? Dopo tutto non sono diversa dalla nonna, penso che sia stata lei a scoparti e non viceversa!
“Ma Amanda! Capisco che uno ha voglia di confidarsi! Ma ci sono dei limiti a tutto! Ti sei dimenticata che stai parlando con tuo Nonno? Ed io che ti ho anche dato retta! Che idiota!

Il resto del tragitto lo facemmo in silenzio. Eppure le sue parole mi avevano colpito. Il suo non era semplice sfogo ma un grido di dolore. Aveva ragione, e questo mi faceva incazzare. Non avevo molta stima di Alessio, dopo quello che avevo udito avevo altri motivi per disprezzarlo. Quello idiota stava rovinando la vita di mia nipote. Dopo il parto le cose sarebbero cambiate tra loro, in peggio. Amanda aveva le idee chiare e quello che voleva se lo sarebbe preso, a qualsiasi costo.
Era facile prevederlo, Senz’altro si sarebbe fatta scopare da tutti gli idioti che le attraversavano la strada, e, con il passare degli anni, sarebbe diventata tale e quale a Gina, una baldracca da quattro soldi disposta più a scopare che a parlare.

Dopo che si era sistemata nella stanza del padre, restò in camera tutto il pomeriggio, fino a sera. Intanto avevo preparato la cena. La sera ci guardammo un film, poi, prima di andare a dormire.

“Nonno!
“Si tesoro!
“Ti devo chiedere un gran favore! È una cosa particolare!
“Amanda! Tu sei qui perché hai bisogno di me! È naturale che io ti aiuti!
“Mi dovresti dare una mano a rasarmi!
“Ti vuoi tagliare i capelli!
“ahahahaha No.. Non sono i capelli che mi devo tagliare! Insomma…
“Nooo Amanda ti prego questo no è una cosa così intima. Non ci riuscirei!
“Ti prego nonno è facile e poi io voglio che sia tu a farlo e no quella baldracca di Gina hahahahah

Dopo un tira e molla di un'ora. Mi convinse.

“Nonnooooooo vieni sono pronta!

Entrai in camera e la trovai nuda, allungata sul letto, con il pancione che si ergeva dal suo ventre. Le gambe erano oscenamente spalancate e lo scoscio si evidenziava totalmente. La peluria era abbondante e copriva quello che era rimasto del monte di venere, ormai parte integrante del pancione, la vagina e parte dell’interno coscia.

“Dai nonno fammi un bella insaponata e poi vai con il rasoio, mi raccomando fai un lavoro pulito! No voglio finire in ospedale come una barbona! Ahahahah
Cazzo mi tremavano le gambe perché era un esperienza nuova.
Alla fine mi calmai e mi convinsi che in fondo non c’era nulla di male, era pur sempre la mia amata nipotina, anche se quel momento mi sembrava estremamente imbarazzante.
Mi inginocchiai tre le sue cosce aperte, e presi ad insaponare tutto lo scoscio. Quando la schiuma candita aveva coperto per bene ogni parte.

“Ora stai ferma, non vorrei tagliarti!

Cominciai a radere le parti più facili, il monte di venere, l’interno coscia, alla fine rimase la vagina. Per prima cosa dovevo individuare le fenditure delle figa per regolarmi con il rasoio.
Allora con il dito indice tastai quello che mi sembrava il clitoride. Appena ebbe luogo il contatto il suo corpo vibrò, come se fosse stato colpito da una scarica di corrente elettrica.

“Amanda non ti muovere, altrimenti rischio di tagliarti!
“E’ una parola nonno! Non dimenticarti che stai lavorando sulle parte del corpo più sensibile! È difficile ignorare le sensazioni che sto provando!
“Amanda non mi dire che ti stai eccitando!
“Si! È stupido negarlo! In questo momento mi sento eccitata!
“Ok! Ok! Cerchiamo di finire in fretta prima che la situazione degeneri!

Allora con il dito solcai quello che mi sembrava la fenditura delle piccole labbra, poi un po’ alla volta le ho ripulite dalla schiuma.

“Mmmm nonno mi piace! Scusami non riesco concentrarmi su niente altro

In effetti qualcosa era successo. Dopo che avevo finito di pulire le fenditure della figa mi ritrovai la punta delle dita cosparse di un sostanza oleosa. Quel satanasso si era bagnata ed aveva segreto umori in abbondanza.
Devo ammettere che quella circostanza mi stimolò i sensi, e un incipiente erezione stava già crescendo nei pantaloni.

Per radere le parti della labbra esterne dovetti afferrare parte della vulva affinché il rasoio potesse scorrere agevolmente.

“Mmmm nonno ooooo mi dispiace non ci riesco a resistere!
“Bene adesso ho finito!
“Aspetta! Questa è acqua di colonia! Dovresti passarla sulla pelle rasata! Per evitare arrossamenti!

Porca puttana pure il dopo barba. Era diventato un vero calvario. Ormai mi ero eccitato come uno stallone. Stentavo a sopportare quella situazione imbarazzante. Il cazzo era diventato duro e pulsante. Avevo un gran voglio di sbatterlo dentro quella figa imberbe.

Iniziai a cospargere l’acqua di colonia, e nello stesso istante dovevo massaggiare la pelle rasata, quando toccai le labbra grosse, Amanda strinse le gambe intrappolando la mano tra le sue cosce.

"Oooo nonno mi fai impazzire!"

Quelle parole mi penetrano nelle orecchie come colpi di cannone. Mi destai dalle fantasie erotiche e mi ritrovai con una mano che stava vagando tra le cosce di Amanda. Fui scioccato. Mi alzai veloce e corsi via da quella situazione incandescente. Mi rifuggiai nella mia stanza a piangere a causa del senso di colpa che stava devastando la mia mente.
Mi sentivo un meschino, un pazzo che per un istante aveva desiderato scopare con la propria nipote.
Amanda era una ragazza disinibita e senza peli sulla lingua, sarebbe stato difficile per me tenerla a bada.
Dovevo comunque evitare ad ogni costo situazioni ambigue e pericolose.

La serata non era ancora finita. A mezzanotte preciso, Amanda si presenta nella mia camera da letto.

“Nonno!
“Che cosa c’è? Lo sai che a quest’ora dovresti essere a letto!
“Mi sento male!
“Cazzo! Allora corriamo subito all’ospedale! Porca miseria!

Mi stavo già agitando. Dovevo portarla immediatamente all’ospedale, dopo avrei pensato ad altro.

“Nonno! Calmati! Non è come pensi?
“Cosa c’è allora?
“Mi sento angosciata! Potrei dormire con te stanotte! Ti prego nonno! Non me la sento di stare da sola!

Porco diavolo no! Questa non ci voleva. Non sapevo cosa rispondere. Avrei voluto volentieri evitare quel contatto ravvicinato.
Con voce implorante, quasi disperata.

“Nonno ti prego! Non voglio stare da sola!
“Va bene! Va bene!

Non feci in tempo a finire la frase che si infilò velocemente nel letto.

“Adesso dormi! Ok

Per evitare problemi le diedi le spalle. Lei ne approfittò per incunearsi dietro di me, facendomi sentire il suo grosso pancione contro la schiena.

“Nonno! Lo senti! Sta scalciando!
“Si è vero lo sento!
“Nonno! Girati e dammi la mano! Mi piacerebbe che tu la posassi sulla pancia!

Era troppo bello per rifiutare quell’offerta, poi mi sentivo felice di toccare la sua creatura.
Appena posai la mano sulla pancia mi accorsi che Amanda si era tirato la sottana sopra i fianchi scoprendo la pancia.
La sua mano era posata sulla mia e la guidava nei punti dove avvertiva i calci.
Ad un tratto mi accorsi che le dita erano arrivate fino alle fenditure della figa.

“Ti prego nonno toccami qui! Stasera sono eccitata!
“Amanda! Sei impazzita!
“Nonnoooo ti pregoo toccami!
“Non ho nessuna intenzione di farlo!
“Bene! Se non lo fai tu! Ora esco e mi faccio scopare dal primo che incontro!
“Amanda sei impazzita!
“No non sono pazza! Semplicemente ho una gran voglia di sesso! E solo tu poi soddisfarmi!

Così dicendo allungò la mano e la infila nel pigiama, fino a raggiungere il cazzo.

“Con questo! Lo immaginavo che ti eri eccitato! Cribbio che palo! Ed è anche pronto per l‘uso! Nonno ti prego!
“Amanda! È il diavolo che ti manda! Ho cercato di resisterti! Ma dopo tutto sono un comune mortale! E tu sei una donna con tutti gli attributi giusti! Solo un pazzo saprebbe respingerti! Tuttavia mi vergogno di fare il primo passo, ora me ne sto fermo, e tu fai quello che devi!

“OK nonno! Faccio tutto io!

Per prima cosa mi sfilò il pigiama, poi andò in apnea sotto le coperte ed iniziò a succhiarmi il cazzo, direi con molta maestria.
Dopo alcuni istanti, si sfilò la sottana da notte, restando completamente nuda. Il seno era abbondate ed il corpo, a causa della gravidanze, era bello e rotondo. Dopo avermi menato il cazzo, venne sopra di me cavalcandomi come un amazzone, incuneandosi con il culo sopra il mio cazzo.
Lo tenne fermo con una mano, quindi puntò la grossa cappella contro la vulva vaginale. Diede una forte spinta facendosi impalare con il resto del nerbo. La penetrazione avvenne senza difficoltà a causa degli umori secreti in abbondanza.

"Ooooo sii finalmente che bellooo"

A questo punto intervenni io. Sentire il calore della sua figa che avvolgeva il cazzo come una fucina incandescente, mi diede una scarica talmente forte da farmi perdere i sensi. Non potevo restare inerte.
Così, in preda alla bramosia più estrema e con gli ultimi retaggi morali ridotti a pezzi, l’abbracciai dolcemente e lentamente cominciai a muovermi dentro di lei, mentre la mia bocca si saziava succhiando le sue meravigliose tette.

“oo nonnooo è bellissimo dopo mesi di astinenza!
“Sei un diavolo! Mi dici come siamo arrivati a questo punto!
“Gina! È stata colpa di Gina! Mi ha raccontato tutto di te! Mi ha detto che sei il suo migliore amanteee ed io mi sono ingelosita! Quella baldracca non ti avrà mai più!
“Amandaaa mmmm vai pianoo sei incintaaaaa
“Nonno! Va tutto beneeee lasciami godere questi momenti fantastici!

Continuammo a fare l’amore in tutte le posizioni consentite dalle sua condizioni di salute.
Amanda divenne una amante diabolica e spudorata, come Gina, perché aveva in comune con lei l’ossessione per il cazzo, non le bastava mai…


Cosi va la vita...

by Guzzon59 (Claudiogusson@ymail.com)

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